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Cronache

Via alla raccolta dello zafferano, nasce turismo sui campi

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ìIl fascino dello zafferano è senza tempo e senza confini: è una spezia citata nella Bibbia e in uso tra i Fenici e nell’Impero Romano, in Egitto Cleopatra lo usava come schiarente del suo incarnato, in Toscana i Medici per impreziosire e colorare i tessuti, in medicina, secondo studi in corso dell’università di L’Aquila e Chieti, è un valido antistress e ha effetti benefici per l’apparato digerente e gli occhi, mentre in cucina è sempre più utilizzato a tutto pasto, dal risotto al gelato. Peraltro la preziosa spezia disidratata si conserva per anni.

E ora è anche un attrattore turistico come dimostra il numero crescente di viaggiatori di ogni età in arrivo in Abruzzo, nei 13 Comuni della Dop, affascinati dalla fioritura di queste preziose piante, il cui nome botanico è Crocus sativus. “il costo di questa spezia rara è elevato, circa 30 euro al grammo, perché per produrre un chilogrammo di zafferano in fili sono necessari circa 100mila fiori e oltre 420 ore di manodopera” precisa Sonia Fiucci, presidente dell’associazione “Vie dello zafferano” che col maestro gelatiere Francesco Dioletta organizza “Raccogli, conosci e degusta” a San Pio delle Camere (L’Aquila) che nel mese di raccolta attira 150 visitatori al giorno che assistono alla raccolta mattutina e poi alla cernita e alla essiccazione sulle braci per poi assaggiarne l’inconfondibile carica aromatica.

Lo zafferano, come sottolinea il giovane produttore Niccolò Papini, “è la spezia più lavorata sulla faccia della terra. Il sudore di interminabili ore di lavorazioni fa parte del suo valore. La raccolta in campo si protrae per quattro, cinque ore, poi serve il tempo per sfiorare e per l’essiccazione sulla brace con una perdita di almeno il 70% del peso originario, e infine il minuzioso confezionamento. Ed è sempre stata la spezia più contraffatta al mondo. Ma c’è una differenza abbissale tra lo zafferano di L’Aquila Dop in stimmi e una bustina generica che può anche contenere elementi aggiunti. Anche nella resa in cucina: se lo zafferano è di qualità uno chef sa ricavarne almeno 20 porzioni di risotto, con la bassa qualità tre-quattro porzioni al massimo”. La raccolta nei 13 Comuni della Dop abruzzese, che comprende anche la città di L’Aquila, è in corso ed è difficile fare una stima con la natura che fa il suo corso tra giornate di scirocco e piogge improvvise.

“Il cambiamento climatico ci sta rompendo molto – osserva Papini – con una raccolta altalenante. Per questo è preferibile farla a livello familiare, con l’elasticità di lavorare al massimo nelle giornate di grande fioritura, senza i costi fissi della manopera che sono comunque alti per una lavorazione così di precisione”. La geografia dello zafferano spesso coincide con quella del tartufo, coi bulbi che trovano ideale dimora in altopiano e località interne, in Abruzzo dove lo zafferano di L’Aquila vanta una Dop che comprende 13 Comuni, ma anche nel basso Lazio, in Toscana, e in Sardegna.

“Per produrre un grammo di zafferano – precisa il coltivatore e produttore Massimiliano Aloisi – si utilizzano 250 fiori all’incirca e per un mese tutti i giorni gli esemplari raccolti vengono sfiorati, si separano cioè gli stimmi dai fiori, e tutti i giorni essiccati. E’ una coltura di fatto biologica, viene messo il letame un anno prima per preparare il terreno e poi nulla più.. Il clima quest’anno ha ritardato la raccolta, temiamo che non sarà un grande annata. Sarebbe servita più pioggia , ma qualcosa è uscito”. Per l’assessore regionale all’Agricoltura Emanuele Imprudente “oggi identificare un prodotto con un territorio è un valore aggiunto. Il food ha una capacità comunicativa senza eguali e lo zafferano diventa un volano di sviluppo facendo capire ai visitatori dell’Abruzzo quanto lavoro c’è dietro un risotto, ritrovando l’antica vocazione aquilana dove è nato il più grande mercato d’Italia”.

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Terremoto di magnitudo 2.9 ai Campi Flegrei

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Una scossa di terremoto di magnitudo 2.9 è stata registrata alle 3:30 in provincia di Napoli, nella zona dei Campi Flegrei. Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a soli tre chilometri di profondità ed epicentro a due km da Pozzuoli. Non risultano danni a persone o cose. Tre giorni fa la stessa zona è stata interessata da due terremoti di magnitudo 3.6 e 3.7.

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Fuoco a ristoranti e veicoli, fermato un 29enne a Napoli

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I carabinieri della compagnia Centro a Napoli hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un 29enne nigeriano, senza fissa dimora, irregolare sul territorio italiano e già noto alle forze dell’ordine. E’ ritenuto gravemente indiziato di alcuni incendi appiccati in più punti nei quartieri Chiaia e San Ferdinando di Napoli. Secondo quanto ricostruito dai militari dopo l’intervento sul posto e aver raccolto le denunce di alcuni commercianti del centro città, il 29enne avrebbe incendiato, nella notte tra il 7 e l’8 maggio, due ombrelloni posizionati all’esterno di altrettanti ristoranti tra via Verdi e via Santa Brigida.

Avrebbe poi dato alle fiamme due motorini parcheggiati in strada e tentato di incendiare i dehors di alcuni locali. Le fiamme hanno lambito i palazzi vicini alle attività commerciali colpite e sono state spente dai vigili del fuoco Il 29enne, individuato nella Galleria Umberto I dopo un’intensa attività di indagine, è stato portato in carcere, in attesa dell’udienza di convalida.

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Turista travolta e uccisa a Palermo da auto pirata

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Una turista è stata investita e uccisa a Palermo da un pirata della strada. L’incidente è avvenuto la scorsa notte in corso Tukory, una strada del centro nei pressi della stazione centrale. Dopo l’impatto l’automobilista è fuggito via. La donna stava attraversando quando un’auto, una Smart secondo alcune testimonianze, l’avrebbe falciata lasciandola senza vita sull’asfalto. A costatare la morte i sanitari del 118. La Polizia municipale e la Polizia di Stato hanno avviato le ricerche per risalire all’auto pirata che sarebbe già stata rintracciata. I rilievi sono stati eseguiti dalla sezione infortunistica della Polizia municipale.

La donna investita è uccisa è una turista polacca, Patrycja Bartosik Weder, di 31 anni. Era insieme al marito. Stava attraversando la strada. Soccorsa dai sanitari del 118 è stata portata in ospedale, ma era già morta.

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