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Esteri

Usa e Tokyo verso storico patto militare anti Cina

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Usa e Giappone sono pronti al più grande rafforzamento della loro cooperazione militare dai tempi della Seconda guerra mondiale, anche con un comando congiunto, per contrastare la crescente aggressività della Cina. L’annuncio, anticipano alcuni media internazionali, verrà dato il 10 aprile durante la visita del premier nipponico Fumio Kishida alla Casa Bianca. Si tratta di un ulteriore mossa di Joe Biden per consolidare le alleanze americane nell’Indo-Pacifico, dove Tokyo gioca un ruolo centrale insieme alla Corea del sud. Washington valuta in particolare un cambio nella struttura del suo comando nell’Asia orientale, il primo dopo decenni. La Casa Bianca intende nominare un generale a quattro stelle per supervisionare le sue forze in Giappone come controparte del capo del nuovo quartier generale delle Forze di autodifesa giapponesi (Sdf) che sovrintenderà a tutte le operazioni militari del paese.

A differenza della vicina Corea del Sud, dove le truppe statunitensi e sudcoreane possono operare sotto un comando unificato guidato da un generale a quattro stelle, le forze aeree, terrestri e marittime statunitensi in Giappone hanno un comandante a tre stelle e non hanno alcuna autorità sulle truppe giapponesi. Un generale a quattro stelle – il grado più alto in tempo di pace in qualsiasi branca dell’esercito Usa – corrisponderebbe al grado della controparte nipponica nel nuovo quartier generale, creando le basi per un futuro comando unificato. Alcuni dirigenti americani, tuttavia, vorrebbero che qualsiasi nuovo comandante a stelle e strisce fosse responsabile solo delle esercitazioni congiunte, dell’ addestramento e della condivisione di informazioni con il nuovo quartier generale Sdf. “Stiamo discutendo su come il nostro comando congiunto possa rafforzare la cooperazione con gli Stati Uniti e la Corea del Sud”, ha spiegato il portavoce del governo giapponese Yoshimasa Hayashi in una conferenza stampa.

L’agenda del vertice Biden-Kishida non è ancora stato decisa, ha aggiunto riferendosi ad una visita che sarà suggellata da una sontuosa cena di stato. Kishida vuole stabilire il quartier generale del comando congiunto entro la fine di marzo del prossimo anno. Tokyo ha affermato di avere “serie preoccupazioni” per la crescente potenza militare della Cina e per la minaccia che pone a Taiwan, a poco più di 100 chilometri dal territorio nipponico. Alla fine dello scorso anno ha nominato un funzionario governativo come addetto alla difesa di fatto a Taipei, rafforzando i legami di sicurezza con l’isola.

La mossa, come pure le congratulazioni con il nuovo presidente eletto Lai Ching-te, ha irritato Pechino, che rivendica la sovranità su Taiwan. Il Giappone è cruciale per la potenza militare americana in Asia, ospitando 54.000 soldati Usa, centinaia di aerei e l’unico gruppo d’attacco di portaerei schierato. Le basi sulle isole giapponesi consentono a Washington di proiettare la sua potenza bellica in tutta la regione e limitare l’influenza cinese. Il rafforzamento della cooperazione tra i due alleati arriva mentre Tokyo si allontana dal pacifismo del dopoguerra: alla fine del 2022 si è impegnato a raddoppiare la spesa per la difesa portandola al 2% del prodotto interno lordo, compresi i soldi per acquistare missili da crociera in grado di colpire navi o obiettivi terrestri a 1.000 km di distanza.

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Esteri

Naufraga barca di migranti alle Canarie, decine i dispersi

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Naufraga un’imbarcazione con migranti a bordo al largo de El Hierro, una delle isole Canarie, lasciando decine di dispersi in mare. Stando a quanto si apprende da diverse fonti, 9 persone sono state soccorse con un elicottero e portate sull’isola per fornite loro assistenza sanitaria e alcuni di essi, scrive l’agenzia Efe, hanno raccontato ai soccorritori che la barca si è ribaltata due giorni fa, e che in quel momento a bordo c’erano circa “60 persone”. In seguito, alcune di loro sarebbero riuscite a rigirarla e tornarvici sopra.

L’incidente, avvenuto a circa 60 miglia nautiche a sud de La Restinga (El Hierro), è stato notificato dall’equipaggio di una nave mercantile di passaggio, chiamata Beskidy. Secondo questa segnalazione, la barca dei migranti era in situazione di “semi-affondamento”. Il servizio di salvataggio marittimo spagnolo, che per ora non conferma cifre di morti e dispersi in questo naufragio, ha mobilitato per i soccorsi, oltre all’elicottero, anche un’imbarcazione di emergenza.

(la foto in evidenza è di archivio e non ha a che vedere con la vicenda narrata)

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Cronache

Le gang criminali in Svezia seducono la polizia e s’infiltrano

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Un’inchiesta giornalistica del quotidiano svedese Dagens Nyheter ha portato alla luce numerosi casi in cui agenti di polizia avrebbero divulgato informazioni sensibili a membri di gang criminali. Alcuni di questi agenti avrebbero agito sotto pressioni da parenti, mentre altri avrebbero avuto rapporti intimi con individui legati alla criminalità organizzata.

Il giornale ha reso pubblici estratti di lettere d’amore inviate da una poliziotta a un membro della nota gang Foxtrot: “Sono al lavoro. Quante ore del mio tempo lavorativo ho dedicato a te? Se solo la gente sapesse”, riporta una delle lettere citate. In un altro caso, la capo squadra ‘Camilla’, specializzata in criminalità organizzata, è stata licenziata dopo essere stata sorpresa uscire da una stanza d’albergo con un membro di una gang al tempo imputato per riciclaggio: “Ci siamo accorti che qualcosa non andava”, ha dichiarato l’ex capo di Camilla al quotidiano. “Abbiamo notato un cambiamento di comportamento nei criminali che stavamo monitorando. Come se sapessero. Questo è successo più volte.

“Molti dei suoi colleghi sono rimasti scioccati dall’improvviso licenziamento di Camilla, avvenuto senza alcuna spiegazione a causa della segretezza. Lo scoop giornalistico rivela che dal 2018 è stato presentato un totale di 514 denunce per presunte divulgazioni di informazioni, ma che non tutte hanno portato a sentenze e in diversi casi non si è riusciti a individuare la fonte della fuga d’informazioni. Durante questo periodo, 30 agenti di polizia sono stati giudicati un “rischio per la sicurezza” e sono stati licenziati o invitati a lasciare il loro incarico. Le informazioni divulgate comprendono dettagli su gang rivali, metodi investigativi e dettagli privati di agenti di polizia, nonché avvertimenti di arresto e perquisizioni. Dopo la rivelazione, il Ministro della Giustizia, Gunnar Strömmer, ha convocato una riunione con i vertici della polizia: “Si tratta di un fatto molto grave” ha dichiarato a Dagens Nyheter “La divulgazione di informazioni sensibili ai criminali è un reato e può avere conseguenze molto dannose per il lavoro condotto dalle forze di polizia. A lungo termine, rischia di minare la fiducia nel sistema di giustizia e ledere la democrazia”, ha concluso il Ministro.

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Esteri

‘Da banche Occidente in Russia 800 mln euro in tasse a Cremlino’

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Le maggiori banche occidentali che sono rimaste in Russia hanno pagato lo scorso anno più di 800 milioni di euro in tasse al Cremlino, una cifra quattro volte superiore ai livelli pre-guerra. Lo riporta il Financial Times sottolineando che le imposte pagate, pari allo 0,4% delle entrate russe non legate all’energia per il 2024, sono un esempio di come le aziende straniere che restano nel Paese aiutano il Cremlino a mantenere la stabilità finanziaria nonostante le sanzioni. Secondo quanto riportato dal quotidiano, “le maggiori sette banche europee per asset in Russia – Raiffeisen Bank International, Unicredit, Ing, Commerzbank, Deutsche Bank, OTP e Intesa Sanpaolo – hanno riportato profitti totali per oltre tre miliardi di euro nel 2023. Questi profitti sono stati tre volte maggiori rispetto al 2021 e in parte generati dai fondi che le banche non possono ritirare dal Paese”.

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