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Cronache

Truffa all’Inps, due commercialisti condannati a Milano

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 Due commercialisti milanesi sono stati condannati a 1 anno e 6 mesi e a 1 anno e 4 mesi di carcere per una truffa ai danni dell’Inps che sarebbe stata commessa attraverso fittizie assunzioni seguite da fittizi licenziamenti, con lo scopo di far ottenere a chi in realtà non aveva mai prestato alcuna attività lavorativa l’indennità di disoccupazione. Indennità di cui i professionisti trattenevano una parte. A deciderlo è stata stamane la quarta sezione del Tribunale di Milano, presieduta da Angela Scalise, che ha condannato anche Stefano Giuseppe Macrì e Salvatore Giorgi, con studio in corso Vercelli, al pagamento delle spese processuali.

Il collegio ha inoltre dichiarato molte prescrizioni e ha assolto alcuni imputati. La vicenda, al centro delle indagini del pool truffe della procura, guidato dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco, è venuta galla in modo casuale per via di una denuncia presentata a Varese. In particolare, secondo la ricostruzione, le persone assunte e licenziate fittiziamente da società inattive con sede nel capoluogo lombardo, sono state una quindicina, tutte residenti stabilmente in Calabria, tra Locri e San Luca, comuni da cui non si sarebbero mai mossi. Il denaro percepito ingiustamente dai lavoratori ‘fantasma’, per un totale di qualche milione di euro, sarebbe stato poi accreditato su carte ricaricabili. Nonostante tutti gli episodi, eccetto uno, siano andati in prescrizione, l’indagine, come è stato riferito, ha consentito di squarciare il velo su un sistema “diffuso”.

L’episodio per cui oggi è stata emessa sentenza nei confronti dei due commercialisti riguarda una truffa da circa 18 mila e 200 euro ai danni dell’Istituto Nazionale di Previdenza, che è parte offesa.

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Cronache

Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Cronache

Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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Cronache

Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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