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“Troppa differenza d’età”, Magalli saluta la piccola Giada

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Amicizia affettuosa. Volendo rubricare il rapporto tra Giancarlo Magalli, famoso conduttore Rai, e Giada Fusaro, 22 anni, il termine giusto per inquadrare il rapporto non è amanti. Non è manco amici intimi. No, affettuosa amicizia.
Una amicizia affettuosa che Magari ha dovuto interrompere. Almeno così ha detto Magalli al settimanale Gente. Perchè? Perchè i 50 anni di differenza, le maldicenze e i modi di vivere diversi facevano soffrire soprattutto la ragazza, Giada Fusaro che Magalli aveva conosciuto nel suo programma I fatti vostri e ne era rimasto colpito. Perchè Giada è una “ragazza carina, coraggiosa”. Era andata lì per denunciare molestie sessuali subìte dal suo maestro di karate. “E grazie a lei  – confida Magalli a Gente – quell’uomo è stato arrestato e si farà 9 anni di galera. Giada ha reagito ed è andata in fondo per aiutare anche altre ragazze”.
Ma questa storia tra Magalli e Giada c’è stata, c’è, è finita, sì o no? “È stata un’affettuosa amicizia. Ci siamo visti poche volte: la prima in trasmissione, poi a cena a Roma io, lei e il suo avvocato; un’ altra volta ancora a casa sua a pranzo con i suoi genitori che volevano conoscermi. E infine lei è venuta a Roma e io l’ ho portata a visitare il Pantheon: lì siamo stati bersagliati dalle foto. Così è nata la voce della relazione. In realtà ci siamo tanto scritti e sentiti al telefono. Ripeto si è trattato di un’ amicizia più affettuosa delle altre. Ma quando mi sono reso conto che la gente cominciava a dire cattiverie sul fatto che Giada stava con un 70enne ho capito che era meglio chiudere per non danneggiarla. E non ci siamo più visti”.
E la storia delle videochiamate? “Vero – ride Giancarlo – i ragazzi fanno così: scrivono su WhatsApp, messaggini, videochiamate a tutte le ore. Ma io sono già in pigiama a mezzanotte! Ho realizzato che anche la sola amicizia con una ragazza così giovane può essere impegnativa…”.
Insomma Giancarlo e Giada si sono voluti bene, se ne vogliono, ma vivere una storia d’amore vera è un altro film.
Magalli le augura il meglio, “di trovare la persona giusta per avere un bel futuro. Ha già avuto una vita tormentata. Si merita tanta felicità”. Ma  Magalli se la sentirebbe di avere un amore di 50 anni più giovane? È la domanda ficcante. “Io reggerei psicologicamente, ma non fisicamente, e lei viceversa: ce la farebbe fisicamente, ma non psicologicamente”.

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Esteri

Blackout in Spagna e Portogallo: indagini in corso, ipotesi anche di un cyberattacco

Spagna e Portogallo colpiti da un blackout elettrico: disagi nei trasporti e nelle comunicazioni. Il governo indaga, possibile anche un cyberattacco.

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Poco dopo le 12 di oggi, migliaia di cittadini in tutta la Spagna continentale e in Portogallo sono stati colpiti da un improvviso blackout elettrico. Come riportato dal quotidiano “El País”, il governo spagnolo ha attivato diversi team tecnici di vari ministeri per indagare sulle cause dell’interruzione, anche se al momento non esiste ancora una spiegazione ufficiale.

Secondo quanto riferito da Red Eléctrica, l’azienda pubblica responsabile della gestione del sistema elettrico nazionale, si sta lavorando intensamente per ripristinare la fornitura di energia. Anche l’Istituto nazionale di cybersicurezza è coinvolto nelle analisi, valutando la possibilità che il blackout possa essere stato causato da un attacco informatico, sebbene non ci siano ancora conferme in tal senso.

Reti di comunicazione e trasporti in tilt

Il blackout ha avuto ripercussioni su diversi settori strategici: sono stati colpiti reti di comunicazione, aeroporti e linee ferroviarie ad alta velocità in Spagna e Portogallo. Problemi sono stati segnalati anche nella gestione del traffico stradale, con numerosi semafori fuori servizio, oltre che in centri commerciali e strutture pubbliche.

La ministra spagnola della Transizione ecologica, Sara Aagesen, ha fatto visita al centro di controllo di Red Eléctrica per seguire da vicino le operazioni di ripristino. L’azienda ha attivato un piano di emergenza che prevede il graduale ritorno alla normalità, iniziando dal nord e dal sud della penisola iberica.

Coinvolta anche la Francia meridionale

Le interruzioni non hanno riguardato esclusivamente la Spagna e il Portogallo: alcune aree del sud della Francia, interconnesse con la rete elettrica spagnola, hanno subito disagi simili. Le autorità francesi stanno monitorando attentamente la situazione in coordinamento con le controparti spagnole.

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Esteri

Putin ringrazia i soldati nordcoreani, ‘sono eroi’

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Il presidente russo, Vladimir Putin, ha ringraziato in un messaggio i soldati nordcoreani che hanno preso parte alla “liberazione della regione di Kursk” dalle truppe d’invasione ucraine, definendoli “eroi”. Lo riferisce il servizio stampa del Cremlino.

“Il popolo russo non dimenticherà mai l’impresa delle forze speciali coreane, onoreremo sempre gli eroi coreani che hanno dato la vita per la Russia, per la nostra comune libertà, al pari dei loro compagni d’armi russi”, si legge nel messaggio di Putin. Il presidente russo sottolinea che l’intervento è avvenuto “nel pieno rispetto della legge internazionale”, in base all’articolo 4 dell’accordo di partenriato strategico firmato nel giugno dello scorso anno tra Mosca e Pyongyang, che prevede assistenza militare reciproca in caso di aggressione a uno dei due Paesi. “Gli amici coreani – ha aggiunto Putin – hanno agito in base a un senso di solidarietà, giustizia e genuina amicizia. Lo apprezziamo molto e ringraziamo con sincerità il presidente Kim Jong-un personalmente”.

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Esteri

Media, due giornalisti italiani espulsi dal Marocco

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Due giornalisti italiani sarebbero stati espulsi ieri sera dalle autorità marocchine con l’accusa di aver cercato di entrare illegalmente nella città di Laayoune (El Aaiun). Lo rivela il quotidiano marocchino online Hespress. Matteo Garavoglia, 34 anni, giornalista freelance originario di Biella e collaboratore del ‘Manifesto’, e il fotografo Giovanni Colmoni, avrebbero tentato di entrare nella città marocchina meridionale al confine con la regione contesa del Sahara Occidentale “senza l’autorizzazione richiesta dalla polizia”.

I due erano a bordo di un’auto privata e, secondo quanto riporta il quotidiano marocchino, sarebbero stati fermati dagli agenti che hanno interpretato il tentativo di ingresso come un “atto provocatorio, in violazione delle leggi del Paese che regolano gli ingressi dei visitatori stranieri”. Sempre secondo l’Hespress, i due reporter avrebbero cercato di “sfruttare il fatto di essere giornalisti per promuovere programmi separatisti. Per questo sono stati fermati e successivamente accompagnati in auto nella città di Agadir”. Non era la prima volta che i due tentavano di entrare a Laayoune, secondo il quotidiano, ma sempre “nel disprezzo per le procedure legali del Marocco”.

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