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Politica

Tris a Roland Garros, Swiatek si conferma regina a Parigi

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Dalla paura di perdere alle lacrime di gioia per il bel tris al Roland Garros. Classe, potenza e un pizzico di grazia firmate Iga Swiatek, la campionessa in carica e n.1 del mondo, capace di confermarsi a Parigi per la seconda volta consecutiva contro una Karolina Muchova indomita. Dopo aver perso il primo set, infatti, la ceca si scatena vincendo il secondo e conducendo per gran parte il terzo per poi perdersi proprio all’ultimo, un po’ per inesperienza ai grandi livelli e un po’ per la tenacia della 22enne di Varsavia.

Una super emozionata Swiatek che porta in campo i colori dell’Ucraina (una coccarda sul cappellino) e finito il match corre a salutare la sua famiglia in tribuna, poi ringrazia il pubblico firmando l’obiettivo della telecamera: “grazie Parigi, è surreale”. La polacca fa cosi’ il poker di vittorie Slam, di cui ben tre al Roland Garros, e si conferma dominatrice del circuito femminile. E’ la più giovane a vincere così tanti tornei major dai tempi di Serena Williams, e la prima dai tempi di Henin a vincere per due anni di fila a Parigi. Battuta 6-2 5-7 6-4, in poco più di due ore tre quarti di partita, la ceca Muchova (n.43 WTA e da lunedì n.16 grazie alla finale giocata a Parigi), mai così avanti in un torneo di questa categoria.

La tensione e l’emozione, di entrambe, fa capolino anche durante la premiazione con Muchova che scoppia in lacrime prima del discorso di rito (“Se vi guardo in faccia mi sento come se avessi vinto io”, dice rivolgendosi al suo team), mentre la Swiatek alzando al cielo il trofeo ne fa cadere la parte superiore. Poi la sempre più regina di Parigi rende merito al valore della sua avversaria: “Prima di tutto brava Karolina: fin dai nostri primi allenamenti sapevo che ci saremmo affrontate su un palcoscenico come questo e credo che accadrà altre volte: ho sempre ammirato tanto il tuo tennis così vario”.

Quindi la n.1 del mondo si rivolge al suo team: “Lo so che per voi sono sempre un problema con la mia ansia e che è difficile sopportarmi. Ringrazio i tanti tifosi che sono venuti fin qui dalla Polonia (lo striscione “Poland Garros” sventola in tribuna). Questo è il mio torneo preferito ed è sempre un piacere giocare qui: quest’anno c’è stata un’atmosfera bellissima e spero che il prossimo lo sarà ancora di più. Non è facile giocare tornei come questi. Ringrazio la mia famiglia e – aggiunge la n.1 del mondo polacca – ho sentito il vostro amore. So che lo dico ogni anno, non conta la prestazione ma è sempre bello tornare e poter dare il 100%. Ringrazio il pubblico che ci dà energia” .

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La Rai annulla il confronto televisivo tra Meloni e Schlein per le Europee

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La Rai ha annullato il previsto confronto televisivo tra la premier Giorgia Meloni e la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, in programma per il 23 maggio. Questa decisione arriva dopo la comunicazione dell’Agcom che ha sottolineato come un confronto del genere potesse avvenire solamente con il consenso di tutti i gruppi parlamentari rappresentati, condizione non soddisfatta dato che solo quattro degli otto gruppi hanno dato il loro assenso.

Il dibattito, che avrebbe avuto luogo nel contesto delle imminenti elezioni europee e che sarebbe stato moderato dal noto giornalista Bruno Vespa, è stato cancellato per mancanza della maggioranza richiesta dall’Agcom. La decisione di annullare l’evento è stata annunciata dalla Rai attraverso una nota ufficiale in cui si spiega che “nessun confronto è possibile in assenza della maggioranza richiesta”.

La Rai ha inoltre precisato che continuerà a garantire il rispetto della par condicio nei suoi notiziari e programmi di approfondimento, seguendo le linee guida dell’Autorità di regolamentazione. Con questa mossa, il servizio pubblico italiano si impegna a mantenere un equilibrio e una correttezza nella copertura delle campagne elettorali, riconosciute e sostenute dall’Agcom.

Questo annullamento segna un momento significativo nel dibattito politico italiano, influenzando non solo la visibilità dei candidati ma anche la dinamica dell’informazione politica in vista delle elezioni europee.

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Ultima stretta sul Superbonus e tutte le nuove norme finanziarie: l’esame approfondito

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Nell’arena politica italiana, la giornata di oggi segna un passaggio cruciale con la conclusione della prima fase di esame parlamentare del decreto legge sul Superbonus al Senato. Il dibattito è stato particolarmente acceso, evidenziando le fratture interne alla maggioranza, con Forza Italia che si è distinta in opposizione a specifiche misure proposte dal governo.

Il decreto, che introduce significative modifiche normative, è stato al centro di aspre discussioni, specialmente per quanto riguarda l’introduzione della misura dello spalma-crediti su 10 anni e la retroattività di tale provvedimento per le spese del Superbonus del 2024. Inoltre, Forza Italia ha combattuto, con successo parziale, la proroga della sugar tax, supportata dal resto della maggioranza e posticipata al 1° luglio 2025.

Durante i lavori della 6a Commissione, si sono verificati momenti di tensione significativa. In particolare, Forza Italia si è astenuta durante il voto su un emendamento cruciale, che è passato solo con il sostegno del presidente della commissione, Massimo Garavaglia (Lega), e di Italia Viva, che ha giocato un ruolo decisivo. La fiducia posta dal governo sul testo è stata approvata senza sorprese con 101 voti a favore, dimostrando una solida tenuta della maggioranza nonostante le divergenze interne.

Tra le novità più rilevanti approvate, si evidenzia il fondo di 35 milioni di euro istituito per il 2025, destinato al sostegno di interventi su edifici danneggiati da sismi, non coperti da precedenti decreti. Questo si aggiunge alle modifiche alla ripartizione dei crediti di imposta e alle diverse proroghe, come quella della Plastic tax al 1° luglio 2026 e varie nuove disposizioni per le banche e le assicurazioni riguardo la gestione dei crediti del Superbonus.

Importanti anche le risorse aggiuntive destinate a migliorare la gestione delle emergenze e del demanio, con significativi aumenti di fondi destinati a vari aspetti della gestione pubblica e infrastrutturale.

Il decreto ora passerà alla Camera per l’approvazione definitiva, prevista entro il 28 maggio, in una fase in cui il governo spera di consolidare ulteriormente le misure introdotte senza ulteriori ostacoli.

In sintesi, il cammino del decreto Superbonus si dimostra emblematico delle dinamiche politiche e delle priorità economiche attuali, rappresentando un tassello fondamentale nel più ampio quadro delle politiche di incentivazione e regolamentazione fiscale italiane.

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Accolto ricorso, Ilaria Salis va ai domiciliari a Budapest

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E’ stato accolto dal tribunale di seconda istanza ungherese il ricorso presentato dai legali di Ilaria Salis che può quindi uscire dal carcere e andare ai domiciliari a Budapest. Il ricorso era stato presentato dai legali di Ilaria Salis contro la decisione del giudice Jozsef Sós che nell’ultima udienza del 28 marzo le aveva negato i domiciliari sia in Italia che in Ungheria. In appello, la richiesta è stata invece accolta e quindi la 39enne attivista milanese, candidata con Avs alle prossime Europee, potrà lasciare il carcere a Budapest dove si trova da oltre 15 mesi con l’accusa di aver aggredito dei militanti di estrema destra. Il provvedimento, che prevede il braccialetto elettronico, diventerà esecutivo non appena verrà pagata la cauzione prevista dal tribunale.

“Ilaria è entusiasta di poter finalmente uscire dal carcere e noi siamo felicissimi di poterla finalmente riabbracciare”: così Roberto Salis ha commentato la decisione del tribunale ungherese di concedere i domiciliari a sua figlia Ilaria che, dopo oltre 15 mesi, potrà lasciare il carcere dove è detenuta con l’accusa di aver aggredito dei militanti di estrema destra. “Non è ancora fuori dal pozzo – ha aggiunto ma sarà sicuramente molto bello poterla riabbracciare dopo 15 mesi, anche se finché è in Ungheria io non mi sento del tutto tranquillo”.

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