Collegati con noi

Cronache

Trasporti a Napoli, in arrivo assunzioni: sciopero revocato

Pubblicato

del

La revoca dello sciopero dei trasporti cittadini di Napoli previsto per domani non rappresenta solo un sollievo per i pendolari, ma è anche un segnale positivo per il futuro della mobilità in città. Dietro questa decisione si nasconde un’importante svolta che promette di migliorare il servizio pubblico.

La revoca dello sciopero e la svolta nelle assunzioni

Lo sciopero era stato indetto in seguito a una delibera del Comune di Napoli dello scorso agosto, che aveva imposto limitazioni alle spese delle partecipate. Questa decisione aveva bloccato lo scorrimento delle graduatorie per le assunzioni nell’Azienda Napoletana Mobilità (Anm), causando disagi anche nei servizi essenziali come le metropolitane.

Tuttavia, con l’approvazione di un nuovo documento da parte del Comune che riconosce l’“eccezionalità temporanea”della situazione di Anm, si sono aperte le porte per le assunzioni. Questo passo avanti consentirà non solo il rispetto dei programmi di sviluppo del servizio, ma anche una gestione più efficiente della mobilità urbana.

Linea 6: il prolungamento delle corse è vicino

La novità sulle assunzioni avrà un impatto diretto sul prolungamento della Linea 6 della metropolitana, attualmente operativa solo fino al primo pomeriggio. Il personale assegnato a nuove mansioni andrà a supportare i servizi della metropolitana, permettendo di estendere l’orario delle corse fino alla sera.

L’assessore ai trasporti Edoardo Cosenza spiega che, oltre al personale di stazione, sarà necessario assumere nuovi macchinisti e tecnici specializzati per la sala di controllo. «Entro la fine dell’anno, contiamo di rendere operativo il prolungamento del servizio della Linea 6», ha dichiarato fiducioso l’assessore.

Gli obiettivi per il 2024

L’estensione delle corse della Linea 6 non è l’unico traguardo in vista. L’amministrazione punta anche alla riapertura della funicolare di Chiaia e all’inaugurazione della stazione Centro Direzionale della Linea 1.

«Entro la fine dell’anno vogliamo raggiungere questi importanti obiettivi – ha detto l’assessore Cosenza – celebrando il 2024 come un anno d’oro per i trasporti. Dopo l’attivazione dell’ascensore del Monte Echia e la riapertura della Linea 6, arriveremo a riaprire la funicolare, inaugurare la nuova stazione della Linea 1 e prolungare definitivamente la Linea 6. È un potenziamento senza precedenti».

Sfide e prospettive future

Nonostante i progressi, ci sono ancora alcune difficoltà. Alla funicolare di Chiaia prosegue il montaggio dei componenti, mentre alla stazione del Centro Direzionale della Linea 1 si stanno completando gli ultimi dettagli. Inoltre, l’introduzione di nuovi convogli sulla Linea 1 e Linea 6 richiederà l’assunzione di ulteriore personale specializzato.

Guardando al futuro, il Comune di Napoli punta a obiettivi ancora più ambiziosi entro il 2025. Tra questi, il completamento della metropolitana verso l’aeroporto di Capodichino e il miglioramento dei collegamenti tra Napoli e la città metropolitana. Sono previsti anche nuovi progetti di pedonalizzazione e corsie preferenziali, a partire dalla Riviera di Chiaia, che beneficerà del definitivo prolungamento della Linea 6.

Advertisement

Cronache

Muore a 38 anni dopo intervento estetico in una clinica privata di Caserta

Sabrina Nardella, 38 anni di Gaeta, è morta durante un intervento estetico alla clinica Iatropolis di Caserta. Disposta l’autopsia per chiarire le cause del decesso.

Pubblicato

del

Sarà l’autopsia a stabilire con precisione che cosa ha provocato la morte di Sabrina Nardella (nella foto), 38 anni, madre di due figli piccoli, deceduta giovedì scorso nella clinica privata Iatropolis di Caserta durante un intervento di chirurgia estetica. La donna, residente a Gaeta, si era recata in Campania per sottoporsi a quello che le era stato prospettato come un intervento di routine, in anestesia locale e in day hospital.

Il malore improvviso e le indagini in corso

Durante l’operazione, però, Sabrina ha avuto un improvviso malore che l’ha portata a perdere conoscenza. I medici hanno tentato la rianimazione, ma ogni tentativo è stato vano. I vertici della clinica hanno subito avvertito i carabinieri, che su disposizione della Procura di Santa Maria Capua Vetere hanno sequestrato la cartella clinica e identificato l’équipe medica. I componenti saranno presto iscritti nel registro degli indagati in vista dell’autopsia, che servirà a chiarire cause e responsabilità.

Una comunità sconvolta dal dolore

La città di Gaeta è sotto shock. Il sindaco Cristian Leccese ha ricordato Sabrina con parole di grande commozione: «Era una persona dolce, un’ottima madre, conosciuta e stimata da tutti. La sua improvvisa scomparsa ha lasciato un profondo vuoto nella nostra comunità».

I precedenti inquietanti della clinica

La clinica Iatropolis non è nuova a casi simili. Un anno fa, la pianista Annabella Benincasa è morta dopo 14 anni di stato vegetativo, conseguenza di uno shock anafilattico subito nel 2010 proprio in questa struttura. In quell’occasione, i medici furono condannati per lesioni gravissime. Altri episodi di reazioni avverse all’anestesia si sono verificati negli anni, alimentando polemiche sulla sicurezza degli interventi praticati nella clinica.

Continua a leggere

Cronache

Cadavere nel lago, è un 51enne morto forse per un malore

Pubblicato

del

E’ un 51enne di Calvizzano (Napoli) l’uomo trovato senza vita nel lago di Lucrino a Pozzuoli. La salma è stata sequestrata per esami autoptici. Tra le ipotesi più accreditate c’è quella di un malore.

Continua a leggere

Cronache

Verso Conclave tra suffragio e diplomazia, domani la data

Pubblicato

del

Secondo il testo liturgico che definisce le regole e le modalità di cosa avviene dopo la morte di un Papa – l’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis -, il Conclave inizia tra il 15/o e il 20/o giorno dal decesso, quindi tra il 5 e il 10 maggio prossimi. Oppure tra il 6 e l’11 maggio se si conta dal giorno successivo alla morte. Anche questo ‘busillis’ sarà risolto domattina, quando la quinta congregazione generale dei cardinali stabilirà la data definitiva. Il calendario della settimana prevede congregazioni la mattina alle 9.00 e, nel pomeriggio alle 17.00, le messe dei ‘novendiali’ nella Basilica vaticana: il ciclo dei nove giorni di suffragio, iniziato ieri con la messa esequiale presieduta in Piazza San Pietro dal cardinale decano Giovanni Battista Re, si esaurirà domenica 4 maggio.

Dopo di che il possibile ingresso in Sistina e l'”extra omnes” che apre il Conclave. I 135 ‘elettori’ (134 considerando il forfait per motivi di salute del cardinale di Valencia Antonio Canizares Llovera) stanno convergendo a Roma. Molti si conosceranno direttamente nelle congregazioni, dove, in tema di strategie che porteranno all’elezione del nuovo Papa, conterà molto anche il peso di non-elettori, cioè i cardinali ‘over-80’, che mantengono la loro capacità di influenza e di orientare consensi. Una sorta di ‘grandi elettori’, insomma, anche se poi nel chiuso della Sistina ognuno risponde a sé stesso e, secondo quello che è il metro cattolico, allo Spirito Santo. Tra questi ‘grandi vecchi’ c’è sicuramente il 91/enne decano Re, mentre non si sa tra gli italiani quanto potranno esercitare un ruolo di indirizzo ex presidenti Cei come Camillo Ruini e Angelo Bagnasco.

Fra gli stranieri con capacità di spostare voti, e non presenti in Conclave, ci sono il cardinale di Boston Sean Patrick O’Malley, il più attivo promotore della lotta agli abusi sessuali, quello di Vienna Christoph Schoenborn, fine teologo ex allievo di Joseph Ratzinger e fiduciario di papa Bergoglio in ruoli-guida di vari Sinodi come quelli sulla famiglia, o l’ex prefetto dei vescovi, il canadese Marc Ouellet, influente anche in America Latina, da ex presidente della Pontificia Commissione competente. Intanto oggi, la scena tra i ‘papabili’ è stata tutta per Pietro Parolin, già segretario di Stato, che ha presieduto in Piazza San Pietro la seconda messa dei ‘novendiali’, davanti ai 200 mila partecipanti al Giubileo degli adolescenti.

Da stretto collaboratore di papa Bergoglio, la sobrietà, il piglio sicuro ma anche affabile e umano con cui ha portato avanti la celebrazione ha ricordato quelli dell’allora prefetto per la Dottrina della fede e decano del Collegio cardinalizio Joseph Ratzinger nell’officiare venti anni fa i funerali di Giovanni Paolo II, uscendone come l’unico vero candidato alla successione. Nella messa di oggi, in cui ha assimilato la tristezza, il turbamento e lo smarrimento per la morte di Francesco a quelli degli “apostoli addolorati per la morte di Gesù”, Parolin è come se avesse esposto sinteticamente una sorta di suo ‘programma’, sulla scia del grande pontificato appena concluso. Ha spiegato che l'”eredità” del Pontefice “dobbiamo accoglierla e farla diventare vita vissuta, aprendoci alla misericordia di Dio e diventando anche noi misericordiosi gli uni verso gli altri”.

“Solo la misericordia guarisce e crea un mondo nuovo, spegnendo i fuochi della diffidenza, dell’odio e della violenza: questo è il grande insegnamento di Papa Francesco”, ha sottolineato, a proposito di un Pontefice che alla misericordia dedicò anche un Anno Santo straordinario. Papa Francesco “ci ha ricordato che non può esserci pace senza il riconoscimento dell’altro, senza l’attenzione a chi è più debole e, soprattutto, non può esserci mai la pace se non impariamo a perdonarci reciprocamente, usando tra di noi la stessa misericordia che Dio ha verso la nostra vita”. Una misericordia che è guida anche nell’azione diplomatica della Santa Sede, come si è visto ancora ieri nell’incontro in Basilica tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky, in una foto che ha fatto il giro del mondo ed è rimasta l’emblema della giornata: non pochi l’hanno definita “l’ultimo miracolo di papa Francesco”.

Zelensky ieri ha anche incontrato proprio Parolin, capo della diplomazia d’Otretevere, ringraziando poi su X “per il sostegno al diritto dell’Ucraina all’autodifesa e al principio secondo cui le condizioni di pace non possono essere imposte al Paese vittima”. E oggi, per l’incontro in Basilica, l’ambasciatore ucraino Andrii Yurash ha riconosciuto con l’ANSA “il grande sostegno della Santa Sede”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto