Per capire se la palla sia già rotolata oltre la linea di porta, servirebbe la goal line technology. Ma alla rete messa a segno dal Newcastle manca solo la certificazione, messa nero su bianco dalla firma che Sandro Tonali apporrà sul contratto con il club inglese. Una firma attesa in Romania, dove il centrocampista classe 2000 è impegnato con la Nazionale Under 21 per l’Europeo di categoria. Anche per questo motivo il suo agente, Beppe Riso, dopo gli incontri milanesi delle ore precedenti con gli uomini del Newcastle è partito proprio alla volta di Cluj per formalizzare l’intesa. Un accordo che sa più di contratto che di matrimonio, per quel Tonali che la tifoseria rossonera continuerà a pensare sposato a vita. Tonali, cresciuto nel mito di Gattuso e con il Milan nel cuore, e che a più riprese in passato aveva manifestato la sincera volontà di proseguire senza termini temporali la sua esperienza a Milanello. Anche per questo, la separazione fa più male al sentimento che alle casse della società, se è vero che l’accordo per il giocatore si aggirerà sugli 8 milioni per 6 stagioni e per il club su una cifra poco distante dagli 80 milioni.
Quota mai raggiunta per il trasferimento di un giocatore italiano, ben oltre anche i 57 milioni spesi dal Chelsea per portare Jorginho a Londra nel 2018 e sin qui record ineguagliato di spesa. Di certo è proprio la cifra monstre offerta dal fondo sovrano saudita a capo del Newcastle a lenire la ferita dalle parti di San Siro, dove non tutti hanno ancora digerito lo strappo con l’ex direttore dell’area tecnica, Paolo Maldini, lo scorso 6 giugno. Allora come oggi, l’oltraggio alla bandiera fu uno dei reati più contestati dal popolo milanista, in maggioranza molto scettico nel chiudere il rapporto con il dirigente che da giocatore aveva vinto 26 trofei con la maglia del Milan. E non è forse un caso che su certi tasti abbia battuto in giornata proprio la moglie dell’ex capitano rossonero, Adriana Fossa, che postando sui social delle immagini del marito Paolo ha corredato il tutto con una frase aperta a molte interpretazioni: “Non tutto il male vien per nuocere”, la libera traduzione dallo spagnolo dello scritto. Il tempismo con il caso Tonali non è sfuggito a chi, in orbita Milan, non ha mancato di sottolineare una volta di più la distanza tra il milanismo d’appartenenza a quello proiettato alla contemporaneità e al futuro.
Non serve però l’algoritmo caro al nuovo corso per far di conto su ciò che con 80 milioni il Milan potrà fare: sì, perché il mercato in uscita finisce per finanziare quello in entrata. Il passo primo porta in direzione di Davide Frattesi, centrocampista del Sassuolo che di Tonali potrebbe essere l’erede sul campo, lui che a sua volta è assistito da Riso. Da vincere in questo caso c’è la concorrenza dell’Inter, da cui potrebbe varcare il Naviglio anche Romelu Lukaku. Due colpi a cui il Milan potrebbe affiancare quello di Marcus Thuram, nato a Parma e da sempre milanista dichiarato, nonostante i trascorsi del padre Lilian con la maglia della Juventus. A dimostrazione che il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce.