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Tennis: Sinner e Musetti volano, a Montecarlo stop Alcaraz

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 La linea verde del tennis grande protagonista a Montecarlo. Anche per l’Italia che sulla terra del Country Club al Masters 1000 del Principato, il terzo della stagione tennistica, vede avanzare i due suoi giovani piu’ lanciati: Jannick Sinner e Lorenzo Musetti si regalano infatti gli ottavi battendo rispettivamente il finlandese Emil Ruusuvuori e il canadese Auger Aliassime. Sul “Court des Princes” il 20enne di Sesto Pusteria, n.12 ATP e nona testa di serie, dopo un esordio non facile contro il croato Borna Coric, ha sconfitto 7-5 6-3, in poco meno di un’ora e tre quarti di gioco, il finlandese n.81 ATP, promosso dalle qualificazioni. Sinner si era imposto in tre delle quattro sfide precedenti anche se nella piu’ recente – giocata tre settimane fa al secondo turno del “1000” di Miami. A compiere l’impresa, sulla carta decisamente piu’ difficile, e’ stato Musetti, n.83, che sul “Court Ranieri III” dopo aver eliminato all’esordio il francese Benoit Paire, ha superato anche l’ostacolo Felix Auger-Aliasime, n.9 del ranking mondiale e 6 del seeding, in due set 6-2, 7-6 in un’ora e 42 minuti di gioco. E’ il secondo top ten battuto in carriera dal ventenne di Carrara, che domani agli ottavi dovra’ vedersela con un altro osso duro, l’argentino Diego Schwartzman, n.16 del ranking e 12 del seeding, gia’ battuto in tre set al primo turno di Acapulco lo scorso anno sul cemento.

Niente da fare invece per Lorenzo Sonego: il torinese, n.26 della classifica mondiale ha dovuto salutare il torneo battuto con un doppio 6-4 dal serbo Laslo Djere, n.62 del ranking. Ma la vera sorpresa di giornata e’ l’uscita di scena all’esordio di Carlos Alcaraz: lo spagnolo, baby prodigio, gia’ n.11 mondiale, attesissimo alla sua prima partecipazione al torneo di Montecarlo, e’ stato superato in tre set (7-6, 6-7, 6-3) dallo statunitense Sebastian Korda. Un altro Next Gen, e pure figlio d’arte, in una famiglia di grandi sportivi: papa’ Petr e’ infatti ex della racchetta oggi allenatore, le sorelle Nelly e Jessica sono tra le leader mondiali nel golf. Il 21enne della Florida (le origini sono cieche) si e’ preso cosi’ la rivincita, parziale, per la finale del Masters Next Gen dell’anno scorso proprio quando il piu’ giovane rivale spagnolo, da tutti ritenuto ormai un predestinato per il n.1 mondiale, sembrava in un gran momento di forma, confermato dalla vittoria nel Masters 1000 di Miami. “Non pensavo alle aspettative che incombevano su di me. Mi sono concentrato solo su me e su cosa dovevo fare” le parole dello spagnolo, dopo il match con Korda durato oltre tre ore. Troppi errori per il 18enne iberico che non e’ riuscito a imporre il suo gioco su un avversario che si e’ mostrato abilissimo a rete. “E’ stata una partita difficile, ma mi sento mentalmente pronto per questo tipo di gare, lunghe e tirate. Mentalmente e fisicamente sono a posto”, ha detto, sottolineando di essere “pronto per tornare ad allenarsi” concentrato sui prossimi tornei.

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MotoGp: prima volta Marquez Jr a Jerez,Bagnaia sul podio

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Prima vittoria in MotoGP per Alex Marquez, che trionfa sulla Ducati del Team Gresini a Jerez e torna in testa al Mondiale. Ora lo spagnolo ha 1 punto di vantaggio su suo fratello Marc, scivolato nel corso del terzo giro e dodicesimo al traguardo con la sua Ducati ufficiale danneggiata. Sul podio anche Fabio Quartararo su Yamaha e Francesco Bagnaia che si ritrova così a -20 punti dal leader della classifica. Ai piedi del podio ha chiuso la Ktm Tech 3 di un convincente Maverick Vinales, seguito dalla Ducati VR46 di Fabio Di Giannantonio. Domenica invece da dimenticare per Franco Morbidelli, che prima ha commesso un errore in partenza, poi è riuscito a rimontare, ma ha chiuso la sua gara nella ghiaia al 17° giro.

Il team ha fatto sapere che la botta gli è costata un problema alla cervicale che mette a rischio la sua presenza nei test di lunedì. Al 6° e 7° posto hanno tagliato il traguardo le Ktm ufficiali di Binder e Acosta, mentre al 9° si è piazzata l’altra Tech 3 di Bastianini. In zona punti anche Marini con la Honda ufficiale (10°) e Bezzecchi con l’Aprilia ufficiale (15° dopo un lungo al primo giro e una gara tutta nelle retrovie). Sul circuito di casa trionfa il Marquez che non t’aspetti: in assenza del fratello maggiore, ci pensa Alex a far gioire il pubblico spagnolo. Dopo cinque anni e mezzo in MotoGP e ben otto secondi posti tra Sprint e GP in questa stagione è stata finalmente la domenica di Alex. Davanti al proprio pubblico il catalano ha potuto festeggiare la prima vittoria nella classe regina al termine di una gara senza storia. Fatto passare qualche giro di studio, il pilota del Team Gresini sorpassa Bagnaia e si piazza in seconda posizione all’inseguimento di Quartararo partito in pole position. Il francese della Yamaha (che torna sul podio dopo due anni) si difende, ma deve arrendersi all’undicesimo giro, quando Marquez Jr piazza l’attacco alla prima staccata.

Il francese accusa il colpo e viene subito braccato anche da Bagnaia. Pecco non riesce a passare e intanto Alex prende il largo, toccando un vantaggio superiore ai due secondi. È il momento decisivo. Marquez vola verso la vittoria, mentre Quartararo si difende egregiamente. Ottimo quarto posto per Maverick Vinales, vicino al podio. “È stata una sensazione meravigliosa – commenta la sua prima vittoria Alex Marquez- Non mi potevo immaginare una prima vittoria a Jerez, in Spagna, davanti al nostro pubblico, è stato impressionante. Lo meritava anche il pubblico, le curve 9-10 sono un patrimonio dell’umanità. Meritavano di essere salutati. Sono super contento, penso che abbiamo fatto un capolavoro tutto il weekend, è impressionante. Da ieri a oggi abbiamo fatto un passo avanti. Ci è mancato il passo per sabato, ma dalla Sprint a oggi siamo migliorati. Questa mattina la moto era migliore, ed era chiaro che potevamo lottare con la media dietro. Con Marc in pista non so se avremmo potuto vincere, ma almeno lottare sì”.

Tutto sommato soddisfatto anche Bagnaia: “Nei primi giri ero molto tranquillo, ho fatto la bagarre con Marc Marquez, dopo mi sono messo a spingere per andare a prendere Quartararo, ma una volta che gli sono arrivato sotto, non ho mai avuto lo spunto per riuscire a passarlo e da lì in avanti ho faticato molto. Purtroppo non avevo il mio punto forte, che in questa pista sono sempre state le Curve 11 e 12, che invece Alex riusciva a fare veramente forte. Non mi piacciono questo tipo di gare, perché forse per evitare errori non mi metto nelle condizioni di arrivare vicino. L’anno scorso non ho mai avuto questo tipo di problemi, dovremo analizzare e capire. In ogni caso – conclude il pilota italiano della Ducati ufficiale – ho visto che Marc non era più nelle posizioni di testa e quindi era una buona giornata per recuperare punti”.

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McTominay si gode la doppietta e il soprannome: “Mcfratm è il più bello”

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Scott McTominay si prende la scena e il cuore dei tifosi del Napoli. Dopo la doppietta decisiva contro il Torino, che ha regalato agli azzurri una vittoria per 2-0 al Maradona, il centrocampista scozzese si è raccontato ai microfoni di Dazn con entusiasmo e gratitudine.

“Mcfratm è il miglior soprannome”

«Mcfratm è il miglior soprannome che i tifosi potessero inventare» ha dichiarato McTominay, sorridendo. Il soprannome, che gioca con il termine napoletano “fratm” (fratello), ha colpito particolarmente il giocatore, ormai sempre più integrato nel tessuto emotivo della città.

Numeri da protagonista

Con la doppietta di ieri sera, McTominay ha raggiunto quota 11 gol in campionato, con ben 5 reti realizzate nelle ultime tre partite. Una striscia entusiasmante, impreziosita da due doppiette consecutive contro Empoli e Torino, che conferma il suo momento di forma straordinario.

“Calma e lavoro: questa la chiave”

Parlando delle ambizioni del Napoli, McTominay ha ricordato l’approccio mentale della squadra: «Ci dicevano sin dall’inizio di stare calmi, di lavorare partita per partita e vedere che cosa sarebbe successo. Non abbiamo pensato di emulare il Napoli campione di due anni fa, che era di altissimo livello, ma ci siamo concentrati sul nostro percorso, con umiltà e determinazione».

 

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Vanoli: il Torino ha perso contro una grandissima capolista

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“Oggi abbiamo perso contro una grandissima squadra, che merita la posizione in classifica, ma dobbiamo capire che per fare un passo nella nostra crescita non possiamo prendere in una partita due gol molto simili come stasera contro il Napoli”. Lo ha detto il tecnico del Torino Paolo Vanoli dopo il ko al Maradona, sottolienando che nella ripresa “abbiamo provato a reagire – ha detto – siamo stati bravi ma abbiamo pagato contro una grande squadra, ma anche se abbiamo perso abbiamo dimostrato di poterci gicoare questo finale di stagione”.

Vanoli ha sottolineato che “ora in questo finale – ha detto – dobbiamo essere un esempio per la maglia che indossiamo, l’ho detto ai ragazzi. In questo girone di ritorno e stasera l’abbiamo dimostrato. Ora riposiamo e poi andiamo carichi a Venezia, in casa vogliamo questi tre punti. Come Conte gestirà il finale di stagione? Lo mostra quello che ha già vinto in carriera, io devo prendere consigli. Ho avuto la fortuna di stare con un grande allenatore nel passato e lo sta dimostrando anche qui a Napoli”.

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