Governo e maggioranza prendono tempo, i tassisti in piazza esultano. L’esame dell’art. 10 del ddl concorrenza, che affronta il tema della liberalizzazione del settore dei taxi, e’ stato rinviato a lunedi’ in commissione Attivita’ produttive alla Camera, per dare modo all’esecutivo, spiegano fonti parlamentari, di riflettere sulle diverse ipotesi, che vanno dallo stralcio a una riformulazione del testo. L’ ipotesi di una riscrittura dell’articolo senza quindi cancellarlo sembrerebbe per ora prevalere, ma non e’ chiaro al momento quale possa essere la sintesi. Non c’e’ infatti ancora sul tavolo una proposta organica, nemmeno dopo la riunione di maggioranza alla Camera con il ministro delle Infrastrutture e della Mobilita’ sostenibili Enrico Giovannini. Il ministro, che successivamente si e’ recato a Palazzo Chigi, ha ascoltato i rilievi mossi dalla commissione Attivita’ produttive. Intanto non si placa la protesta dei tassisti nelle piazze italiane e a Roma, anche oggi, lo scenario e’ stato lo stesso di ieri: centinaia di manifestanti in Via del Corso, tenuti a distanza da Palazzo Chigi da un cordone di polizia, cori contro il governo e Uber accompagnati da fumogeni e forti esplosioni di petardi. Blindate tutte le vie d’accesso ai palazzi istituzionali, con agenti in tenuta antisommossa, idranti ed elicotteri a sorvolare il cielo della capitale. Cori di esultanza, nel primo pomeriggio, si sono levati dai manifestanti alla notizia che l’esame dell’art. 10 del ddl concorrenza sarebbe stato rinviato a lunedi’. Ma si e’ udito anche con chiarezza lo slogan: “Oltranza! Oltranza!”, lasciando intendere che la protesta non si fermera’ fino a quando non saranno accolte le richieste della categoria, che restano lo stralcio dell’articolo, la prosecuzione della riforma del servizio gia’ avviata nel 2019, la riapertura di un tavolo di confronto con l’esecutivo. Intanto i cinque rappresentanti sindacali dei tassisti che, da martedi’ scorso, si sono incatenati davanti Palazzo Chigi, annunciano che resteranno “ancora incatenati fino al termine di questa vicenda”. Mentre il governo valuta le diverse ipotesi in campo, la politica preme sempre di piu’ verso lo stralcio dell’articolo. “Sull’articolo 10, relativo al trasporto pubblico non di linea, quasi tutti i gruppi parlamentari hanno confermato il proprio emendamento per lo stralcio”, ha affermato il deputato di Liberi e Uguali Stefano Fassina, spiegando che “il governo ha preso l’impegno a un’ulteriore riflessione. Dopo giornate cosi’ difficili per i tassisti e per i cittadini a Roma, Milano e Torino sarebbe importante un ritorno alla normalita’. Il Parlamento ha ascoltato i messaggi arrivati da tutti i lavoratori e le lavoratrici”. Da Forza Italia invece, tramite il senatore Maurizio Gasparri, arriva l’appello al governo per la riapertura di un confronto: “Invece di chiedere nuove inutili deleghe il governo incontri le categorie interessate, avvii oggi stesso un negoziato non stop. Evitando tensioni e scioperi e trovando una soluzione”. Critico il giudizio delle associazioni dei consumatori, con l’Unc che affonda: “Ci aspettavamo che il governo Draghi fosse diverso e piu’ serio di quelli precedenti e che, quindi, non cedesse alle pressioni e alle provocazioni illegali dei tassisti”.