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Esteri

Taiwan, Xi: la riunificazione della patria sarà realizzata

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La riunificazione “della patria ci sarà e sarà sicuramente realizzata”. Lo ha detto il presidente Xi Jinping, trattando la questione Taiwan nel discorso di apertura del XX Congresso del Pcc, strappando la standing ovation dei delegati.  Durante il suo discorso, Xi è tornato più volte a citare la questione Taiwan. In particolare, ha ribadito che il Pcc non ha mai promesso di rinunciare all’uso della forza per “la riunificazione”, ad appena due mesi dalla controversa visita della presidente della Camera Usa Nancy Pelosi che ha fatto infuriare Pechino fino al punto di dare vita a manovre militari senza precedenti intorno all’isola. Taiwan, infatti, è considerata dalla Repubblica popolare una parte “inalienabile” del suo territorio da riunificare anche con la forza, se necessario, pur non avendola mai controllata. “Risolvere la questione di Taiwan è un affare del popolo cinese e spetta al popolo cinese decidere”, ha aggiunto Xi, strappando qualcosa di molto simile a una standing ovation. “Insistiamo sulla prospettiva di una riunificazione pacifica con la massima sincerità e i nostri migliori sforzi, ma noi non prometteremo mai di rinunciare all’uso della forza e ci riserveremo di prendere tutte le misure necessarie” soprattutto in risposta alle “forze esterne”. Perché, ha assicurato, “la riunificazione completa della nostra madrepatria deve essere realizzata e sarà sicuramente realizzata”.

Taiwan replica subito al discorso di apertura del XX Congresso del Partito comunista cinese fatto dal presidente Xi Jinping, assicurando che nessuna ipotesi di compromesso sarà possibile su sovranità e democrazia, mentre il confronto militare non può essere un’opzione percorribile. Il portavoce dell’Ufficio presidenziale di Taipei, Chang Tun-han, ha affermato che secondo popolo di Taiwan “la sovranità territoriale, la democrazia e la libertà non possono essere compromesse”. Una risposta ai duri avvertimenti di Xi, secondo cui Pechino “non prometterà mai di rinunciare all’uso della forza per la riunificazione”.

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Economia

Corte russa sequestra 463 milioni beni a Unicredit Russia

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Una Corte di San Pietroburgo ha posto sotto sequestro conti e proprietà di Unicredit in Russia per un valore di quasi 463 milioni di euro. La decisione è stata presa su istanza della Ruskhimalyans, un’impresa per la produzione di gas liquido partecipata di Gazprom, nell’ambito di un contenzioso. Lo riferiscono le agenzie russe. La misura riguarda Unicredit Russia e Unicredit Ag, la banca tedesca del gruppo che controlla la filiale russa.

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Esteri

Seattle, uccide figlio di 9 mesi mentre dorme e incolpa i demoni

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Dion Lamont Montgomery, un uomo di 35 anni di Seattle, è stato arrestato e accusato di omicidio di primo grado per aver sparato al figlio di 9 mesi mentre stava dormendo. L’uomo e’ rinchiuso nel carcere di King County con una cauzione di 5 milioni di dollari. Montgomery ha detto che aveva assunto una droga che può causare allucinazioni, deliri ed estrema agitazione, e ha incolpato i demoni di quanto successo. Come riportano i media Usa, la polizia è stata chiamata per una sparatoria intorno alle 18.30 di mercoledi’ in un’abitazione del quartiere Magnolia, e una volta sul posto una donna ha detto loro che suo figlio era stato colpito. Il bambino è stato dichiarato morto sul posto, e dai documenti del tribunale emerge che dopo la sparatoria Montgomery ha sparato a due persone e poi e’ scappato, ma nessuno è rimasto ferito. L’uomo ha detto agli inquirenti di aver fatto uso di fenciclidina, una sostanza allucinogena di sintesi a base di piperidina, mentre la madre del bimbo (arrestata e poi rilasciata), ha dichiarato che si trovava in bagno quando ha sentito gli spari.

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Esteri

Ucraina: immagini satellite confermano, distrutti 3 caccia russi

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Nuove immagini satellitari che mostrano le conseguenze di un attacco ucraino alla base aerea di Belbek, nella Crimea occupata, hanno confermato la distruzione di tre caccia russi, oltre ai danni subiti da un quarto velivolo da combattimento: le immagini, riporta Ukrinform, sono state pubblicate su X dal giornalista investigativo del New York Times, Christiaan Triebert. “Nelle immagini di Maxar, due MiG-31 e un Su-27 sono stati completamente distrutti e un MiG -29 è stato danneggiato nella base aerea di Belbek dell’Aeronautica russa nella Crimea occupata – ha scritto Triebert -. Anche un deposito di carburante vicino alla pista principale della base aerea è stato distrutto e i detriti hanno continuato a bruciare” dopo l’attacco avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì.

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