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Sousa: la Salernitana può guastare la festa al Napoli

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“Sullo slittamento della partita come allenatore posso solo aggiungere che ha influenzato la preparazione della partita, i carichi di lavoro e cambiato anche la preparazione della gara successiva ma dobbiamo adattarci ed essere bravi a gestire tutto questo. In generale credo che sia necessario prendere decisioni all’altezza del livello del calcio italiano in Europa, ci vuole maggiore professionalità. Questo campionato merita che i riflessi all’esterno si avvicinino sempre di più ai risultati che le squadre italiane stanno ottenendo in Europa”. Il tecnico della Salernitana, Paulo Sousa sa che il derby con il Napoli non è una gara come le altre. “Siamo convinti di poter competere contro qualsiasi avversario sia in casa che in trasferta – aggiunge – e questo mi rende felice e orgoglioso per tutto il lavoro che stiamo facendo. Siamo sempre più consapevoli dei nostri mezzi e dei nostri limiti e tutto questo mi dà fiducia per il futuro”.

Il tecnico portoghese è consapevole delle difficoltà della sfida ma ha chiesto ai suoi di gettare il cuore oltre l’ostacolo. “Sono un grande estimatore di Spalletti, è un allenatore di altissimo livello che dà grande qualità al gioco. Il Napoli è meritatamente al primo posto in classifica, una squadra molto forte con grande circolazione di palla e mobilità. Dobbiamo essere fieri del nostro modello di gioco ed essere capaci di mantenere le nostre idee e la concentrazione sulla nostra strategia fino alla fine. Servirà spirito di sacrificio e capacità di fare continui raddoppi. Dobbiamo provare ad avere il possesso del pallone per più tempo possibile e proporre il nostro gioco. Bisogna avere il coraggio di fare le nostre cose, dobbiamo crederci consapevoli che possiamo metterli in difficoltà e che se saremo capaci di stare in partita fino alla fine possiamo vincerla. Sperando che la fortuna durante la partita sia sempre a nostro favore perché sappiamo che ci saranno momenti in cui bisognerà soffrire”. Sousa ha poi aggiunto: “Sappiamo gli spazi che i nostri avversari ci possono concedere, sarà la nostra bravura a determinare se saremo capaci di mantenere un livello alto. In tutte le difficoltà che ci possono essere vedo delle opportunità di crescita. Per noi deve essere la partita più importante, non possiamo permetterci di pensare alle gare successive quindi la formazione non sarà condizionata dai prossimi impegni”. Il tecnico ha quindi concluso: “Credo che gli allenamenti a porte aperte debbano essere fatti con più continuità. I bambini sono la nuova generazione del calcio e per loro poter stare sul campo accanto ai propri idoli è qualcosa di unico che deve essere ripetuto in continuazione. Ogni tanto mi fa piacere anche far vedere alla stampa e ai tifosi che molte delle mie decisioni vengono influenzate dal lavoro in allenamento”.

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Coppa Italia alla Juve, Vlahovic stende l’Atalanta

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La Juventus si aggiudica la 15esima Coppa Italia della sua storia. La squadra di Max Allegri si impone 1-0 sull’Atalanta, nella finale andata in scena allo stadio Olimpico di Roma, grazie al gol del suo centravanti Dusan Vlahovic e può festeggiare la conquista del trofeo, staccando ulteriormente Inter e Roma con 9 a testa. Inoltre Allegri diventa il primo allenatore nella storia a vincere cinque volte la Coppa Italia, superando a quota quattro Sven-Göran Eriksson e Roberto Mancini. Risveglio amaro per l’Atalanta di Gasperini che alla sua sesta finale deve rimandare il bis dopo quella vinta nell’edizione 1962-1963. I nerazzurri cercheranno di rifarsi in Europa League il 22 maggio a Dublino con il Bayer Leverkusen.

Allegri parte dal 1′ con la coppia Vlahovic-Chiesa, mentre la novità é Iling da quinto di sinistra con Cambiaso a destra e Nicolussi Caviglia in mezzo al campo. Gasperini, invece, sceglie Lookman e De Ketelaere in avanti, con Koopmeiners a supporto e Pasalic da mediano con de Roon che scala sulla linea di difesa con Hien e Djimsiti. La Juve parte subito forte e sblocca subito il risultato e indirizza la gara. Al 4′ servizio in verticale di Cambiaso per Vlahovic che vince il duello di fisico con Hien e, davanti a Carnesecchi, lo batte per l’1-0. L’Atalanta accusa il colpo e all’8′ nuova ripartenza Juventus iniziata da un bel tacco di Vlahovic, ma sul cross finale di Iling Jr Djimsiti mette in angolo. Passa un minuto e ancora bianconeri pericolosi: cross di Nicolussi Caviglia e Gatti manda alto. L’Atalanta prova la reazione al 10′ su una palla persa di Cambiaso, Lookman calcia di prima intenzione ma respinge Danilo. La formazione di Gasperini alza i giri e al 13′ Pasalic si inserisce centralmente ma un tocco di Bremer facilita l’uscita di Perin.

I bianconeri aspettano gli avversari per ripartire, sfruttando la grande corsa di Chiesa e delle sue mezzali, oltre alla buona vena e condizione psicofisica di Vlahovic. Al 34′ ci prova De Ketelaere ma spreca calciando alto sopra la traversa. Sul finale di tempo al 44′ Pasalic conclude dal limite ma Gatti salva la sua porta in scivolata. Ad inizio ripresa l’Atalanta si riaffaccia subito in avanti e al 50′ su un cross di Ruggeri, Iling non interviene mandando fuori giri Zappacosta. Al 51′ ci prova Lookman ma la conclusione viene deviata in angolo. I nerazzurri premono e schiacciano la Juve nella sua metà campo: al 58′ Koopmeiners di testa manda al lato. La gara si innervosisce e la Juve ne approfitta.

Al 64′ altro contropiede Juventus, con Chiesa che scarica su Vlahovic che supera due avversari e conclude ma una deviazione di de Roon consente la parata di Carnesecchi. Nell’intervento però rimane a terra de Roon dopo la grande chiusura. L’olandese esce in lacrime, al suo posto Tolói. L’Atalanta continua a pressare e al 71′ su un cross di Ruggeri, di controbalzo Miranchuk manda alto. La Juve reagisce al 74′ ma il gol di Vlahovic viene annullato per fuorigioco millimetrico dal Var, con l’attaccante che aveva deviato di testa un cross di Cambiaso. La gara è intensa e al l’Atalanta sfiora il pari: al 79′ Lookman rientra sul destro e conclude di precisione ma colpisce la parte esterna del palo. La Juve trema ma risponde e all’83’ Miretti da poco entrato colpisce la traversa con una conclusione in diagonale. In pieno recupero ancora Atalanta all’arrembaggio: al 94′ Ederson sugli sviluppi di una punizione conclude ma Perin respinge. Allegri va su tutte le furie per le decisioni arbitrali e viene espulso al 95′, ma ormai è finita e la Juve può festeggiare.

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Coppa Italia: Allegri espulso al 94′, “dov’è Rocchi?”

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Un Massimiliano Allegri furioso per una punizione concessa all’Atalanta, è stato espulso al 94′ della finale di Coppa dall’arbitro Maresca. Dopo essersi strappato giacca e cravatta di dosso, Allegri ha continuato a protestare ed uscendo ha urlato più volte verso la tribuna autorità “dov’è Rocchi?”, ovvero il designatore degli arbitri.

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Napoli, terapie per Osimhen, in dubbio per la Fiorentina

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Il Napoli si è allenato questa mattina all’SSCN Konami Training Center di Castelvolturno. Gli azzurri preparano il match contro la Fiorentina in programma venerdì allo Stadio Franchi per la 37esima giornata di Serie A (ore 20.45). La squadra ha lavorato sul campo 1 dove ha iniziato la sessione con attivazione e torello.Successivamente il gruppo è stato impegnato in seduta tecnico tattica e partitina finale.Zielinski ha svolto lavoro personalizzato in campo. Per Mario Rui lavoro personalizzato in palestra e campo. Osimhen ha fatto terapie e lavoro personalizzato in palestra. Lindstrom si è allenato in gruppo.

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