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Solidali con l’Ucraina, domani conferenza di Parigi

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Ottenere un massimo di aiuti d’emergenza per aiutare l’Ucraina a superare il duro inverno della guerra scatenata da Vladimir Putin: questo l’obiettivo della conferenza internazionale in sostegno alla resistenza civile ucraina a Parigi. “Domani a Parigi discuteremo degli interventi immediati per l’Ucraina”, ha dichiarato, al termine del consiglio Ue a Bruxelles, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, aggiungendo che l’Italia “ha già dato un forte contribuito, con l’invio di molte tonnellate di materiale elettrico perché possa essere ripristinata la rete elettrica nel Paese, domani diremo che siamo pronti a fare la nostra parte per la ricostruzione”.

Intitolata ‘Solidali con il popolo ucraino’, la riunione verrà co-presieduta dal presidente francese Emmanuel Macron e dall’omologo ucraino Volodymyr Zelensky, in videoconferenza da Kiev, con una settantina di partecipanti tra capi di Stato e di governo, ministri e rappresentanti di altrettante cancellerie e organizzazioni internazionali partner dell’Ucraina. Obiettivo, spiegano fonti francesi, “rispondere ai bisogni urgenti degli ucraini per superare l’inverno, in particolare, rispetto all’accesso all’elettricità, al riscaldamento e all’acqua mentre le infrastrutture civili del Paese continuano ad essere obiettivo dei bombardamenti russi”. La riunione, precisano a Parigi, è chiamata a dare risposte “concrete” di “brevissimo termine”, in modo “complementare” rispetto a precedenti incontri internazionali, come quelli di Varsavia o Lugano, concepiti per preparare la ricostruzione del Paese su un calendario più esteso.

All’incontro convocato nelle ex-tipografie nazionali trasformate in centro congressi non lontano dalla Tour Eiffel, sono attesi in presenza, tra gli altri, il premier ucraino, Denys Chmyhal e la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. Domani si tratterà soprattutto di garantire “la resilienza delle infrastrutture in cinque settori chiave: accesso all’energia, accesso all’acqua, agroalimentare, salute e trasporti”, spiegano le fonti, aggiungendo che Macron annuncerà nuovi aiuti finanziari oltre che l’invio di materiale in sostegno alla popolazione civile, tra cui una settantina di generatori elettrici. Proprio oggi a Bruxelles è stato deciso di incrementare di 2 miliardi di euro l’European Peace Facility, lo strumento utilizzato dall’Ue per finanziarie l’assistenza militare all’Ucraina mentre i responsabili del G7, riuniti per un summit virtuale, hanno annunciato la creazione di una “piattaforma” incaricata di “coordinare l’aiuto finanziario all’Ucraina”, secondo quanto riferito dal cancelliere tedesco Olaf Scholz.

Gli aiuti a Kiev saranno un compito molto grande, equiparabile al ‘piano Marshall’ dopo la seconda guerra mondiale, ha aggiunto Scholz alla vigilia della conferenza sulle rive della Senna. In parallelo, sempre a Parigi, si terrà una conferenza bilaterale franco-ucraina ‘per la resilienza e la ricostruzione’ in presenza di rappresentanti di circa 500 imprese d’Oltralpe convocate al ministero dell’Economia. Lo scopo è rafforzare l’impegno del settore privato nel sostegno d’emergenza e nella ricostruzione dell’Ucraina. Intanto, la First Lady ucraina Olena, Zelenska è stata ricevuta all’Eliseo dalla Première Dame di Francia, Brigitte Macron: hanno parlato di aiuti alla ricostruzione di ospedali e domani visiteranno una scuola parigina che accoglie bimbi fuggiti dalla guerra.

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Blackout in Spagna e Portogallo: indagini in corso, ipotesi anche di un cyberattacco

Spagna e Portogallo colpiti da un blackout elettrico: disagi nei trasporti e nelle comunicazioni. Il governo indaga, possibile anche un cyberattacco.

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Poco dopo le 12 di oggi, migliaia di cittadini in tutta la Spagna continentale e in Portogallo sono stati colpiti da un improvviso blackout elettrico. Come riportato dal quotidiano “El País”, il governo spagnolo ha attivato diversi team tecnici di vari ministeri per indagare sulle cause dell’interruzione, anche se al momento non esiste ancora una spiegazione ufficiale.

Secondo quanto riferito da Red Eléctrica, l’azienda pubblica responsabile della gestione del sistema elettrico nazionale, si sta lavorando intensamente per ripristinare la fornitura di energia. Anche l’Istituto nazionale di cybersicurezza è coinvolto nelle analisi, valutando la possibilità che il blackout possa essere stato causato da un attacco informatico, sebbene non ci siano ancora conferme in tal senso.

Reti di comunicazione e trasporti in tilt

Il blackout ha avuto ripercussioni su diversi settori strategici: sono stati colpiti reti di comunicazione, aeroporti e linee ferroviarie ad alta velocità in Spagna e Portogallo. Problemi sono stati segnalati anche nella gestione del traffico stradale, con numerosi semafori fuori servizio, oltre che in centri commerciali e strutture pubbliche.

La ministra spagnola della Transizione ecologica, Sara Aagesen, ha fatto visita al centro di controllo di Red Eléctrica per seguire da vicino le operazioni di ripristino. L’azienda ha attivato un piano di emergenza che prevede il graduale ritorno alla normalità, iniziando dal nord e dal sud della penisola iberica.

Coinvolta anche la Francia meridionale

Le interruzioni non hanno riguardato esclusivamente la Spagna e il Portogallo: alcune aree del sud della Francia, interconnesse con la rete elettrica spagnola, hanno subito disagi simili. Le autorità francesi stanno monitorando attentamente la situazione in coordinamento con le controparti spagnole.

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Wsj, Putin sta espandendo basi e truppe ai confini Nato

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A circa 160 chilometri dal confine con la Finlandia, nella città russa di Petrozavodsk, gli ingegneri militari russi stanno espandendo le basi militari dove il Cremlino prevede di creare un nuovo quartier generale dell’esercito per supervisionare decine di migliaia di soldati nei prossimi anni. E’ quanto scrive il Wall Street Journal. I soldati, molti dei quali ora in prima linea in Ucraina, dovrebbero costituire la spina dorsale dell’esercito russo in chiave anti-Nato. Il Cremlino sta ampliando il reclutamento militare, rafforzando la produzione di armi e potenziando le linee ferroviarie nelle zone di confine.

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Ft: accuse a Orban, 1 miliardo sussidi a media filogovernativi

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Due organi di informazione ungheresi, Magyar Hang e una seconda testata coperta dall’anonimato, intendono presentare oggi una denuncia alla Commissione europea, sostenendo che il governo di Viktor Orbán ha concesso più di un miliardo di euro di sovvenzioni illegali ai media filogovernativi. Lo riporta il Financial Times online. Secondo le due testate, le entrate pubblicitarie sarebbero state convogliate verso giornali, emittenti televisive e piattaforme online filo-Orbán tra il 2015 e il 2023 per per garantire il sostegno al partito al potere Fidesz e per escludere il giornalismo critico.

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