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Soldati nordcoreani catturati in Ucraina: la denuncia del presidente Zelensky

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rilasciato una dichiarazione che solleva interrogativi importanti sull’espansione del conflitto in Ucraina. Due soldati nordcoreani sono stati catturati nella regione di Kursk dalle Forze armate ucraine, un episodio che conferma, secondo Kiev, il coinvolgimento diretto della Corea del Nord nel conflitto a fianco della Russia.

La cattura e il trattamento dei prigionieri

“I nostri soldati hanno catturato personale militare nordcoreano nella regione di Kursk. Due soldati, sebbene feriti, sono sopravvissuti e sono stati trasportati a Kiev, dove ora stanno comunicando con il Servizio di sicurezza dell’Ucraina”, ha dichiarato Zelensky. I prigionieri, in conformità con le leggi internazionali e gli standard umanitari, stanno ricevendo tutte le cure mediche necessarie.

Il presidente ucraino ha sottolineato la difficoltà di questa operazione: “Le forze russe e altro personale militare nordcoreano solitamente giustiziano i feriti per cancellare ogni prova del coinvolgimento della Corea del Nord nella guerra contro l’Ucraina”.

Un’operazione di successo e un messaggio al mondo

La cattura è stata possibile grazie agli sforzi del Gruppo tattico n. 84 delle Forze per operazioni speciali delle Forze armate ucraine e dei paracadutisti. “Sono grato ai soldati che hanno compiuto questa missione cruciale”, ha aggiunto Zelensky.

Inoltre, il presidente ha dato istruzioni affinché i giornalisti possano accedere ai due prigionieri nordcoreani: “Il mondo deve sapere la verità su ciò che sta accadendo”. Questo passo mira a garantire trasparenza e a svelare il ruolo della Corea del Nord nella guerra, una questione che potrebbe avere ripercussioni diplomatiche significative.

Implicazioni internazionali

La notizia della presenza di soldati nordcoreani sul fronte ucraino rappresenta un nuovo sviluppo nella guerra in corso. Il coinvolgimento diretto della Corea del Nord potrebbe portare a ulteriori tensioni tra Kiev e Mosca, oltre che a un’intensificazione delle critiche internazionali contro Pyongyang.

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Blackout in Spagna e Portogallo: indagini in corso, ipotesi anche di un cyberattacco

Spagna e Portogallo colpiti da un blackout elettrico: disagi nei trasporti e nelle comunicazioni. Il governo indaga, possibile anche un cyberattacco.

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Poco dopo le 12 di oggi, migliaia di cittadini in tutta la Spagna continentale e in Portogallo sono stati colpiti da un improvviso blackout elettrico. Come riportato dal quotidiano “El País”, il governo spagnolo ha attivato diversi team tecnici di vari ministeri per indagare sulle cause dell’interruzione, anche se al momento non esiste ancora una spiegazione ufficiale.

Secondo quanto riferito da Red Eléctrica, l’azienda pubblica responsabile della gestione del sistema elettrico nazionale, si sta lavorando intensamente per ripristinare la fornitura di energia. Anche l’Istituto nazionale di cybersicurezza è coinvolto nelle analisi, valutando la possibilità che il blackout possa essere stato causato da un attacco informatico, sebbene non ci siano ancora conferme in tal senso.

Reti di comunicazione e trasporti in tilt

Il blackout ha avuto ripercussioni su diversi settori strategici: sono stati colpiti reti di comunicazione, aeroporti e linee ferroviarie ad alta velocità in Spagna e Portogallo. Problemi sono stati segnalati anche nella gestione del traffico stradale, con numerosi semafori fuori servizio, oltre che in centri commerciali e strutture pubbliche.

La ministra spagnola della Transizione ecologica, Sara Aagesen, ha fatto visita al centro di controllo di Red Eléctrica per seguire da vicino le operazioni di ripristino. L’azienda ha attivato un piano di emergenza che prevede il graduale ritorno alla normalità, iniziando dal nord e dal sud della penisola iberica.

Coinvolta anche la Francia meridionale

Le interruzioni non hanno riguardato esclusivamente la Spagna e il Portogallo: alcune aree del sud della Francia, interconnesse con la rete elettrica spagnola, hanno subito disagi simili. Le autorità francesi stanno monitorando attentamente la situazione in coordinamento con le controparti spagnole.

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Wsj, Putin sta espandendo basi e truppe ai confini Nato

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A circa 160 chilometri dal confine con la Finlandia, nella città russa di Petrozavodsk, gli ingegneri militari russi stanno espandendo le basi militari dove il Cremlino prevede di creare un nuovo quartier generale dell’esercito per supervisionare decine di migliaia di soldati nei prossimi anni. E’ quanto scrive il Wall Street Journal. I soldati, molti dei quali ora in prima linea in Ucraina, dovrebbero costituire la spina dorsale dell’esercito russo in chiave anti-Nato. Il Cremlino sta ampliando il reclutamento militare, rafforzando la produzione di armi e potenziando le linee ferroviarie nelle zone di confine.

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Ft: accuse a Orban, 1 miliardo sussidi a media filogovernativi

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Due organi di informazione ungheresi, Magyar Hang e una seconda testata coperta dall’anonimato, intendono presentare oggi una denuncia alla Commissione europea, sostenendo che il governo di Viktor Orbán ha concesso più di un miliardo di euro di sovvenzioni illegali ai media filogovernativi. Lo riporta il Financial Times online. Secondo le due testate, le entrate pubblicitarie sarebbero state convogliate verso giornali, emittenti televisive e piattaforme online filo-Orbán tra il 2015 e il 2023 per per garantire il sostegno al partito al potere Fidesz e per escludere il giornalismo critico.

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