Oggi è stata una giornata complicata per chi aveva programmi di viaggio aerei in Italia a causa dello sciopero nazionale di 24 ore del comparto aereo-aeroportuale-indotto. Questa protesta ha coinvolto il personale di terra appartenente ai sindacati di base Cub e Usb, ed è stata organizzata per richiedere il rinnovo dei contratti che sono scaduti da ben sei anni.
I maggiori disagi per i passeggeri si sono verificati soprattutto negli aeroporti del nord del Paese, tra cui Milano, Bergamo, Venezia e Verona, ma anche a Firenze e Pisa hanno registrato ritardi e cancellazioni. La Cub ha dichiarato che l’adesione allo sciopero è stata piuttosto alta, soprattutto nelle regioni del nord dove il sindacato è più radicato e influente. Anche a Catania, l’adesione è stata descritta come “abbastanza forte”, e lo stesso è stato riportato per gli aeroporti toscani.
Per quanto riguarda i dettagli dell’agitazione, a Milano, negli aeroporti di Malpensa e Linate, sono stati cancellati rispettivamente 60 e 20 voli. A Venezia, all’aeroporto Marco Polo, sono stati annullati ben 65 voli tra arrivi e partenze, e il personale addetto al ‘lost and found’ (il deposito bagagli e bagagli smarriti) ha aderito allo sciopero. A Firenze, fino a metà pomeriggio, sono stati cancellati circa 40 voli, il 50% del totale, mentre a Pisa il 25%. Tuttavia, Roma Fiumicino ha registrato relativamente pochi disagi, poiché le compagnie aeree avevano preventivamente rivisto il loro operativo, cancellando alcuni voli in anticipo e informando i passeggeri con anticipo.
Ita Airways, la compagnia aerea italiana, è stata costretta a cancellare 30 voli nazionali in tutto il network. Tuttavia, la situazione a Roma Fiumicino è rimasta “abbastanza fluida” grazie a un piano straordinario attivato dalla compagnia per minimizzare i disagi. La compagnia ha riprenotato il maggior numero possibile di passeggeri coinvolti nelle cancellazioni sui primi voli disponibili, e il 50% di loro riuscirà a volare nella stessa giornata dello sciopero.
In altri aeroporti italiani, come Catania e Palermo, sono stati cancellati alcuni voli, mentre negli aeroporti pugliesi, tra cui Bari e Brindisi, ci sono state nove cancellazioni in totale.
Gli scioperanti protestano contro le proposte inadeguate per l’aumento dei salari, l’incremento dell’orario di lavoro senza un adeguato compenso economico e lo storno di parte degli aumenti salariali a favore di enti previdenziali e sanitari privati. La Cub ha dichiarato che gli aumenti salariali proposti sono incoerenti, considerando una perdita salariale di 400 euro al mese rispetto al costo della vita, con un offerta di 250 euro complessivi spalmati su tre anni. Inoltre, invece di cancellare le 24 ore incrementaliconcesse nel precedente rinnovo contrattuale, si sta formalizzando un aumento dell’orario a 38,5 ore settimanali senza alcun adeguamento economico, denuncia il sindacato.
Lo sciopero si concluderà alle 23.59 di stasera, e i sindacati continuano a lottare per migliori condizioni contrattuali per il personale aeroportuale. Gli effetti dello sciopero rimarranno visibili per qualche tempo, ma si spera che i negoziati possano portare a un accordo che migliori la situazione sia per i lavoratori che per i viaggiatori in futuro.