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San Siro fatale per la Lazio, Kessie su rigore fa vedere la Champions ai rossoneri

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A oltre quattro mesi dall’ultima volta, il Milan ottiene un rigore, trasformato da Kessie nel gol vittoria nello scontro diretto per la Champions con la Lazio, che rimane a -6 punti, con una partita da recuperare ma alle spalle della Roma e dell’Atalanta, che nel Monday Night avrà la possibilità di riagganciare i rossoneri al quarto posto. Non proprio spettacolare ma dura e intensa, la partita si e’ conclusa con una zuffa fra i giocatori delle due squadre, con Milinkovic-Savic, Luis Alberto e Kessie fra i piu’ esagitati. Con in palio tre punti che possono cambiare il senso di una stagione, il nervosismo si e’ fatto sentire in coda a un match deciso a 11′ dal novantesimo. Poco prima, al 31′ della ripresa, Rocchi assegna al Milan un rigore per fallo di mano di Acerbi, ma riguardando l’episodio al video cambia decisione, coerentemente con quanto spiegato dal designatore Rizzoli lunedi’. Ma due minuti piu’ tardi, al 33′ l’arbitro non ha dubbi su un goffo intervento di Durmisi, entrato da poco, su Musacchio. E’ rigore: come l’ultima volta, il 2 dicembre contro il Parma va sul dischetto Kessie che spiazza Strakosha e segna il suo quinto gol in campionato.

Dopo la settimana surriscaldata dalle proteste post Juventus, il Milan esce soddisfatto e vincente da San Siro, a differenza di Inzaghi, espulso poco dopo il gol per le proteste relative all’ammonizione di Luis Alberto. E nel recupero ancora piu’ eclatanti sono le protesta di tutta la panchina laziale per un contatto fra Milinkovic-Savic e Rodriguez, che sfiora la palla prima dell’avversario, come conferma il Var a Rocchi. La trasferta con il Milan a San Siro resta un tabu’ trentennale per la Lazio, che davanti a 61mila spettatori ha piu’ occasioni e a tratti gioca meglio, ma non va oltre le insidie create da Immobile, che impegna Reina e prima dell’intervallo colpisce l’ottavo palo in campionato. L’attaccante, sotto gli occhi del ct Mancini, mette non poco in difficolta’ la difesa dei rossoneri, che invece sono piu’ prevedibili quando costruiscono, e commettono diversi errori con Calhanoglu, Kessie e Suso, mentre Piatek ha pochi palloni, e in un paio di occasioni e’ pericoloso di testa. Nella ripresa cala il ritmo ma non l’aggressivita’. Dopo 2′ la Lazio perde Correa, sostituito da Caicedo, ed a meta’ tempo nel Milan vanno ko Calabria (ginocchio) e Romagnoli (guaio muscolare): Gattuso inserisce Laxalt e Zapata, varando la difesa a tre e affidando la fascia di capitano a Suso, contestato poco prima dal pubblico per un paio di errori. Non sbaglia invece Kessie dal dischetto in un finale rovente, come si annunciano le ultime sei partite della corsa alla Champions.

 

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Calcio: Di Lorenzo, lo scudetto? tutto è nelle nostre mani

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“Si parla di scudetto nello spogliatoio, siamo a un punto cruciale. All’inizio sembrava irraggiungibile, ora siamo lì: difficile, ma ce la giochiamo. Tutto è nelle nostre mani. Con il lavoro e con il sacrificio siamo lì e ce la giochiamo, sapendo che sarà difficile e che finora non abbiamo fatto niente”. Lo ha detto il capitano del Napoli Giovanni Di Lorenzo a Radio Crc. Su quando il gruppo abbia capito davvero di essere inserito nello sprint scudetto, Di Lorenzo ha detto: “Non c’è stato un momento preciso. Partita dopo partita ci siamo costruiti questo percorso. Ora serve l’ultimo passo: il gruppo è unito, crede nell’obiettivo. Quando sei primo per tanto tempo non è mai per caso”.

Di Lorenzo ha parlato della sfida di sabato a Lecce e della forza del gruppo azzurro: “Ci tengo prima di tutto – ha detto – a mandare un abbraccio alla famiglia del fisioterapista del Lecce, la notizia ci ha colpiti molto. Sarà una partita difficile: loro lottano per salvarsi, e questa tragedia ha reso l’atmosfera particolare. Ma noi vogliamo portare a casa la vittoria. La forza di questo Napoli è il gruppo. Dietro ogni grande vittoria e ogni grande squadra c’è infatti un gruppo solido. Quando ci si vuole bene davvero, si affronta tutto meglio. Le difficoltà arriveranno, come sempre, ma ciò che conta è come reagiamo. Se il gruppo è sano, superare i limiti diventa più semplice”.

Il terzino destro ha parlato anche del rapporto con Conte e con i nuovi arrivati la scorsa estate: “Da capitano – ha detto – sono il più vicino all’allenatore, passo i suoi messaggi alla squadra. Fin dal primo giorno c’è stato un legame diretto, sincero e leale. La base è la sincerità: Conte è un allenatore forte, conoscevo già le sue qualità da avversario e in questi mesi le ha confermate. Siamo felici di averlo con noi. Sulla fascia destra ci conosciamo bene, da anni. Sappiamo leggere i movimenti l’uno dell’altro, ed è una qualità che ci portiamo dietro nel tempo. Ma il merito è anche del mister, che tiene alta l’intensità e coinvolge tutti. Anche chi gioca meno dà un contributo importante: è questo spirito che porta i risultati. I nuovi arrivati a Napoli? Spesso sono io a muovermi verso di loro, per metterli a loro agio e per farli inserire, magari con un messaggio o una chiamata. Gli consiglio le stesse cose che dissero a me quando arrivai, la cosa fondamentale è vivere la città come una persona normale e non sentendosi diversi. Io esco spesso in centro, scendo e non vivo male la città”. Di Lorenzo risponde anche su chi ha lasciato la maglia azzurra a gennaio, Kvaratskhelia: “Ieri sera – ha detto – ho visto la sua partita con il Psg: è fortissimo e gli auguro il meglio, anche di vincere la Champions League”.

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Castel di Sangro si prepara al ritiro estivo del Napoli

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Castel di Sangro tifa per il Napoli campione d’Italia e si prepara per il ritiro estivo che si terrà tra fine luglio e inizio agosto. Le date devono ancora essere stabilite, ma nel capoluogo sangrino è partita la macchina organizzativa per accogliere i partenopei per il quinto anni di fila. Tra le possibili novità l’allestimento del Palasport che, spera il sindaco Angelo Caruso, che è anche presidente della Provincia dell’Aquila, “possa ospitare il trofeo perché l’Abruzzo finora ha portato bene al Napoli. Da quando gli azzurri si allenano nei nostri impianti hanno vinto uno scudetto e una Coppa Italia. Ora speriamo che arrivi il secondo scudetto”.

L’anno scorso, nei sedici giorni di ritiro, in centomila hanno raggiunto Castel di Sangro (L’Aquila) per assistere agli allenamenti e alle quattro amichevoli degli azzurri. Un numero più basso dell’anno precedente quando erano state registrate 140mila presenze proprio per l’effetto Coppa. “Lo stadio Teofilo Patini ha una portata massima di 7.500 persone – ricorda Caruso – si procederà con l’allestimento straordinario del Palasport che servirà eventualmente a esporre la Coppa e a ospitare momenti celebrativi e conferenze. L’effetto Conte sicuramente si è visto”. Parte quindi il tifo per il Napoliperché l’eventuale conquista dello scudetto riporti i grandi numeri nel centro d’Abruzzo.

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Champions: Inter perde Lautaro, risentimento muscolare

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L’Inter perde Lautaro Martinez per infortunio. Il capitano nerazzurro si è fermato dopo 43′ nel primo tempo della semifinale di Champions League contro il Barcellona in corso allo stadio Olimpico di Montjuic: dopo uno scatto, l’argentino si è tenuto la coscia sinistra ed è uscito dal campo quasi in campo per farsi medicare, stringendo i denti per gli ultimi minuti del primo tempo e venendo poi sostituito da Mehdi Taremi a inizio ripresa. Per Lautaro si tratta di un risentimento muscolare ai flessori della coscia sinistra che dovrà essere valutato nei prossimi giorni.

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