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Cronache

Ronda razzista per le strade di Brindisi, feriti due immigrati: uno è grave. Fallito un terzo raid

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Una ronda razzista (oltre che illegale) in giro per le strade di Brindisi avrebbe ferito due immigrati. Una terza aggressione sarebbe fallita grazie all’intervento di un passante. È successo venerdì sera “ad opera di una banda xenofoba armata di mazze da baseball contro due immigrati finiti entrambi in ospedale, uno in gravi condizioni”. La denuncia è del “Forum provinciale per cambiare l’ordine delle cose”, che in una nota esprime solidarietà ai due aggrediti: Elija K., da tempo integrato e residente a Brindisi con un lavoro, oltre che segretario della comunità ghanese di Brindisi; ed un giovane senegalese. Elija è stato aggredito, secondo Forum provinciale per cambiare l’ordine delle cose “mentre tornava a casa dal lavoro, il secondo mentre stava per raggiungere la Caritas. Una terza aggressione ai danni di un giovane migrante è stata evitata in tarda serata sempre di venerdì grazie al senso civico di un brindisino che ha urlato al commando razzista che avrebbe chiamato la polizia”.

Il segretario della comunità Ghanese ha rimediato 30 giorni di prognosi. È andata peggio al ragazzo del Senegal, ricoverato in ospedale dopo essere stato colpito alla testa con mazze da baseball. Secondo il comitato brindisino “Gli aggressori hanno agito, con vigliaccheria, in due contro uno, nel caso del segretario della comunità del Ghana, e in cinque contro uno negli altri casi accertati”. Il Forum censura ogni forma di violenza e il clima razzista che si è creato in città. Abbiamo piena fiducia nelle forze dell’ordine e nella magistratura affinché siano individuati i colpevoli di questa violenza. Noi non vogliamo che razzismo e xenofobia crescano nelle società e nelle democrazie europee. Per questo vogliamo lavorare tutti insieme per far crescere e condividere diritti e opportunità per la costruzione quotidiana di una società sempre più aperta e solidale.

 

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Cronache

Tentativo di evasione con le lenzuola ieri notte ad Avellino

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Hanno tentato di scappare utilizzando un lenzuolo i due detenuti che ieri hanno provato a evadere dal carcere di Bellizzi, ad Avellino. I due carcerati sono stati però bloccati dalla polizia penitenziaria, mentre cercavano di superare il muro di recinzione. Un terzo, che come gli altri due si era allontanato dalla sezione di isolamento, sentendosi braccato, ha invece deciso di rientrare. Nel frattempo, all’esterno, era già scattato il piano predisposto per il contrasto alle evasioni dai penitenziari: il carcere è stato cinturato dalle forze dell’ordine e il funzionario della Polizia di Stato delegato dal questore di Avellino Pasquale Picone, raggiunto il complesso penitenziario, ha coordinato la “macchina organizzativa” tenendo costantemente informati sia il questore, sia l’autorità giudiziaria. Sono state anche fatte arrivare ulteriori pattuglie per presidiare le vie di fuga dalla città. I due detenuti, identificati, sono posti in altra cella sotto stretto controllo della polizia penitenziaria. Solo a notte fonda la situazione è rientrata.

“Il sistema penitenziario campano oramai è allo sbando – commentano il presidente e il segretario regionale dell’Uspp Giuseppe Moretti e Ciro Auricchio – oramai tra i detenuti si è diffuso un senso di impunità perché non vengono applicati criteri sanzionatori. Chiediamo ai vertici del dipartimento nonché alla politica di valutare l’operato del provveditore della Campania perché a tutt’oggi non è riuscito neanche a mandare un supporto al carcere di Avellino”. “Oramai in Campania la situazione è fuori controllo”, dichiara il segretario regionale del Sappe in Campania Tiziana Guacci. Siamo molto preoccupati per la situazione del carcere di Avellino ma anche degli altri istituti penitenziari campani. Da tempo aspettiamo segnali dai vertici dipartimentali: abbiamo richiesto un tavolo di confronto con il prefetto al fine di trovare soluzioni condivise visto che la situazione rischia di compromettere l’ordine pubblico”.

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Incendio in negozio a Milano, morti tre giovani cinesi

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È di tre morti il bilancio di un incendio avvenuto ieri sera intorno alle 23.00 a Milano in un emporio di articoli cinesi in via Ermenegildo Cantoni 3. Le vittime sono tutte giovani e di nazionalità cinese: si tratta di due fratelli di 19 e 17 anni ed un’altra di 24 anni. Sul posto sono intervenuti cinque mezzi del Comando di Milano che hanno lavorato tutta la notte per domare le fiamme e poi procedere alla messa in sicurezza del magazzino.

Carabinieri e polizia scientifica stanno indagando per capire le dinamiche dell’evento. Sul posto anche 118 e polizia locale. I Vigili del fuoco stanno ancora lavorando per procedere al raffreddamento degli ambienti ed al conseguente smassamento.

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Cronache

Incidente sul lavoro, operaio muore schiacciato nel Bresciano

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Nuova vittima sul lavoro in provincia di Brescia. Un operaio di 55 anni è infatti morto travolto da un carico. È accaduto nei capannoni della Bettoni Plastiche di Torbole Casaglia. L’uomo stava movimentando un carico quando ha perso l’equilibrio e il peso lo ha schiacciato.

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