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Cronache

Roma, detenuto nel reparto psichiatrico aggredisce detenuti e ferisce 6 poliziotti in carcere

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Nella tarda serata di ieri al reparto psichiatrico della Casa Circondariale di Roma Regina Coeli dove sono ristretti circa venti detenuti, un giovane africano in carcere per oltraggio e lesioni, dopo una colluttazione tra detenuti si è rifiutato di andare presso l’infermeria per le cure e agli inviti del personale di Polizia Penitenziaria ha reagito con pugni al volto dell’ispettore presente e poi ha aggredito altri agenti con calci e morsi. Ciononostante gli agenti sono riusciti ad accompagnarlo al reparto isolamento ma anche lì il giovane ha aggredito il personale ed il bilancio della serata alla fine era di sei poliziotti penitenziari accompagnati in ospedale per ferite di varia gravità tra cui l’ispettore aggredito per primo con probabili fratture al volto. A dare la notizia è stato il Segretario Generale dell’Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria), Leo Beneduci. “È questa la situazione delle carceri Italiane e né i Soloni dell’Amministrazione penitenziaria centrale, il D.A.P., nè il Ministro della Giustizia Bonafede sembrano rendersi conto che i poliziotti penitenziari italiani non sono adeguatamente retribuiti e forniti degli strumenti professionali e tecnici necessari ad affrontare ogni giorno offese, minacce e lesioni di vario genere provenienti da detenuti che se non hanno alcunchè da perdere sono comunque giustificati dal fatto di vivere nel carcere benchè in condizioni di grave e comprovato disagio psichiatrico. Il grave errore compiuto dalla politica negli anni scorsi di attribuire a poche e inesistenti Rems sul territorio, dopo la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, l’onere di allocare detenuti affetti da infermità psichiatrica con il risultato di riversarne migliaia nelle carceri ordinarie e con il conseguente tributo in danno dell’incolumità fisica dei poliziotti penitenziari fa il paio con l’incompetenza e il pressappochismo dell’attuale politica che non sa neanche lontanamente come affrontare la continua emergenza carceraria e non dota i Poliziotti Penitenziari di strumenti di prevenzione e di difesa”.

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Cronache

Ancora un forte terremoto fa tremare Napoli e i Campi flegrei: serata di paura

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Ancora una forte scossa di terremoto di magnitudo 4 a dopo  le 22 avvertita a Napoli. Epicentro Campi Flegrei, ipocentro a circa 6,o k. di profondità. Molte persone hanno avvertito il movimento tellurico. Sui social network sono comparsi subito i primi post di persone che commentavano il terremoto. Con ogni probabilità si tratta di scosse che rientrano nello sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei. L’evento maggiore registrato è forse proprio quello delle 3,30 circa di qualche giorno fa. Molte persone hanno avvertito nitidamente la scossa soprattutto nella zona occidentale di Napoli e nel quartiere collinare del Vomero. Molte telefonate arrivate ai centralini delle forze dell’ordine e le telefonate all’Osservatorio Vesuviano.

Da alcune settimane, come segnalato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, è in corso uno sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei, con moltissimi eventi poco più che strumentali e tanti altri anche di magnitudo superiore a 3 che vengono avvertite e generano paura nella popolazione. Al momento, però, nel corso di queste settimane,  da tutte le verifiche al momento non sono stati segnalati danni.

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Cronache

Coppia di Acerra muore in un incidente stradale, gravi i due figli

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Una notte di tragica fatalità ha colpito Acerra, una cittadina in provincia di Napoli, quando un terribile incidente stradale ha sconvolto una famiglia, lasciando dietro di sé una scia di dolore e interrogativi.

La notte scorsa, intorno alle 4 del mattino, una Fiat 600 bianca stava facendo ritorno a casa dopo una serata trascorsa fuori. A bordo c’erano quattro persone: Rino Losco, 65 anni, Lina Iannone, 45 anni, e i loro due figli, una bambina di 8 anni e un bambino di 3 anni. La loro serata si è trasformata in una tragedia quando la loro auto è entrata in collisione con una Opel Astra guidata da un uomo di circa 40 anni. Lo schianto è avvenuto in via Volturno, una strada periferica di Acerra, vicino al rione Tappia.

L’impatto è stato così devastante che i due genitori sono stati sbalzati fuori dall’abitacolo e sono finiti in un terreno privato nelle vicinanze. Purtroppo, per loro non c’è stato nulla da fare, e sono deceduti sul colpo. Per estrarre i loro corpi dalle lamiere contorte dell’auto, è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco di Afragola.

I due bambini, gravemente feriti nell’incidente, sono stati trasportati d’urgenza in codice rosso all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli, dove la loro prognosi rimane riservata. La situazione è drammatica per la giovane famiglia, e le speranze sono rivolte a un recupero miracoloso.

Le forze dell’ordine sono intervenute prontamente sulla scena. Gli agenti della Polizia di Stato del commissariato di Acerra, in collaborazione con i carabinieri del nucleo radiomobile di Castello di Cisterna, stanno indagando sull’incidente. Il conducente dell’Opel Astra, anch’egli residente ad Acerra, non ha riportato ferite significative nell’incidente. Tuttavia, il sospetto di un possibile comportamento imprudente pesa su di lui, poiché è stato sottoposto al drug-test, il quale ha rivelato un risultato positivo. In base a questa scoperta, l’uomo è stato fermato con l’accusa di “omicidio stradale.”

Sorgono domande sul possibile coinvolgimento di sostanze stupefacenti nella tragedia, in particolare la cocaina, che potrebbe aver compromesso la capacità di guida del conducente dell’Opel Astra. L’indagine in corso cercherà di gettare luce su questo aspetto, mentre la comunità di Acerra e l’intera regione di Napoli si uniscono nel cordoglio per questa terribile perdita e nell’auspicio di un pronto recupero per i due bambini sopravvissuti.

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Cronache

Illegalità e falso in arresti, nove poliziotti indagati

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Otto agenti della questura di Piacenza sono indagati con le accuse di arresto illegale, calunnia, falso in atto pubblico, mentre un nono poliziotto è accusato di false dichiarazioni all’autorità giudiziaria. Ne riferisce questa mattina il quotidiano Libertà precisando che l’inchiesta, condotta dai carabinieri e coordinata dalla sostituto procuratrice Daniela Di Girolamo, riguarda episodi del periodo tra gennaio e luglio 2022, con una più recente coda relativamente alle false informazioni fornite al pubblico ministero. Gli indagati operavano sulle volanti. Le accuse a loro carico sono state mosse anche sulla base di intercettazioni.

 

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