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Politica

Regionali Campania, il centrodestra schiera le sue liste al fianco di Cirielli

Depositata la candidatura ufficiale di Edmondo Cirielli alla presidenza della Regione Campania. Presentate le liste del centrodestra con Fratelli d’Italia, Forza Italia e la civica “Cirielli Presidente”.

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Il centrodestra ha ufficializzato la corsa per la presidenza della Regione Campania con la presentazione delle liste a sostegno del candidato Edmondo Cirielli.
La candidatura dell’ex ministro è stata formalmente depositata in Corte d’Appello a Napoli, mentre nei cinque capoluoghi di provincia sono state presentate le liste dei principali partiti della coalizione.

La civica “Cirielli Presidente” e il colonnello Mazzarese Fardella capolista

A guidare la lista “Cirielli Presidente”, diretta emanazione del candidato governatore, sarà il colonnello Claudio Mazzarese Fardella Mungivera, vice comandante dell’Arma dei Carabinieri della Regione Campania.
Tra i candidati figurano nomi noti come la consigliera Maria Muscarà, eletta nel 2020 con il Movimento 5 Stelle, e l’avvocato Angelo Pisani, da anni impegnato nelle battaglie per la legalità e la tutela dei cittadini.

Forza Italia, capolista Guido Grillo e il ritorno di Pasquale Di Fenza

Anche Forza Italia ha depositato la propria lista, guidata a Napoli dal medico Guido Grillo.
Nel gruppo azzurro figura anche Pasquale Di Fenza, ex esponente di Azione, espulso lo scorso agosto dopo la diffusione del video che lo ritraeva con la tiktoker Rita De Crescenzo nella sede del Consiglio regionale.
In lista anche il consigliere comunale Salvatore Guangi.

Fratelli d’Italia, Sangiuliano capolista a Napoli

Per Fratelli d’Italia, il capolista a Napoli è Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura ed ex direttore del Tg2.
La lista, intitolata “Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni per Cirielli”, comprende 27 candidati per Napoli e provincia. Tra questi:

  • Francesca Marino, docente di nutrizione e moglie del rettore della Federico II, Matteo Lorito;

  • Ira Fele, imprenditrice e moglie del deputato Michele Schiano di Visconti;

  • Ione Abbatangelo, figlia dell’ex parlamentare Massimo Abbatangelo;

  • Marco Nonno, ex coordinatore cittadino del partito;

  • Michele Riggi, avvocato.

Rastrelli e Iannone: “Coalizione pronta a vincere”

Il senatore Sergio Rastrelli, commissario cittadino di FdI a Napoli, ha precisato che la lista del partito è stata “la prima a essere depositata, completa e regolare”.
Rastrelli ha chiarito anche l’“errore materiale” sull’anno di nascita di Sangiuliano, definendolo un refuso corretto al momento del deposito.

La lista di Fratelli d’Italia è composta da candidati rappresentativi e competitivi – ha dichiarato Rastrelli – e garantirà la spinta decisiva verso la vittoria di Edmondo Cirielli”.
Il commissario regionale Antonio Iannone ha aggiunto: “Con Cirielli, Fratelli d’Italia e tutto il centrodestra parte la cavalcata verso la vittoria. La nostra squadra è pronta e unita per il cambiamento in Campania”.

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Politica

Errore clamoroso sui documenti: Sangiuliano “nato nel 1862”, ma il Tribunale corregge

Clamoroso errore nei documenti elettorali: Gennaro Sangiuliano registrato come nato nel 1862. L’ex ministro rischiava l’esclusione, ma il Tribunale ha corretto i dati.

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«Gennaro Sangiuliano detto Genny, nato a Napoli il 6 giugno 1862».
Così, con un errore degno di un romanzo storico, è stata presentata la candidatura dell’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano come capolista di Fratelli d’Italia in Campania.

Un refuso clamoroso, che avrebbe fatto risalire la nascita del politico a 163 anni fa, appena un anno dopo l’unità d’Italia, trasformandolo — almeno sulla carta — nel candidato più longevo della storia repubblicana.


Rischio esclusione evitato in extremis

L’errore, comparso nella documentazione depositata per la presentazione della lista, avrebbe potuto escludere Sangiuliano dalle elezioni per incongruenza anagrafica.
L’ex direttore del Tg2 non era a conoscenza dell’errore, scoperto soltanto al momento del controllo formale dei documenti da parte dell’ufficio elettorale.

Il Tribunale competente è intervenuto rapidamente, disponendo la correzione dei dati anagrafici e ripristinando la data reale di nascita dell’ex ministro, 6 giugno 1962, evitando così qualsiasi conseguenza sulla candidatura.


Ironie e commenti sul web

La notizia, circolata rapidamente sui social, ha scatenato una serie di commenti ironici, con molti utenti che hanno scherzato sul “ministro immortale” e sul “decano della politica italiana”.

L’episodio si è comunque chiuso con una risata generale, ma ha ricordato quanto anche un semplice errore burocraticopossa creare imbarazzo e potenziali grattacapi in piena campagna elettorale.

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Politica

Europa-Israele, il Pd si smarca: Lucia Annunziata rinuncia alla missione della delegazione Ue a Gerusalemme

Lucia Annunziata, eurodeputata Pd, rinuncia alla missione del Parlamento europeo in Israele dopo il voto della Knesset sulla sovranità in Cisgiordania: “Non è pronta per la pace”.

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La missione di eurodeputati del Parlamento europeo a Gerusalemme, che segnerà la ripresa dei rapporti diretti con la Knesset dopo quattro anni di interruzione, si farà. Ma senza la partecipazione della dem Lucia Annunziata, che ha deciso di ritirarsi dalla delegazione.

La rinuncia arriva dopo il voto della Knesset che, mercoledì scorso, ha approvato in prima lettura l’estensione della sovranità israeliana sulla Cisgiordania, una mossa considerata da Annunziata “un segnale che il Parlamento israeliano non è pronto per la pace”.

È stata una decisione presa concordemente con il Pd a livello nazionale”, ha spiegato l’eurodeputata, che a Bruxelles si occupa di esteri e difesa per la delegazione democratica. “Il vertice del Nazareno e i colleghi del gruppo socialista sostengono pienamente la mia scelta”.


Rapporti Ue-Knesset, missione nel segno dei 40 anni di cooperazione

Il viaggio della delegazione europea – di cui restano top secret programma e date per motivi di sicurezza – avverrà in occasione del quarantesimo anniversario dell’avvio dei rapporti bilaterali tra Eurocamera e Parlamento israeliano.

Si tratta della prima missione dal 2021, dopo una lunga pausa dovuta prima a turbolenze politiche interne e poi al riaccendersi del conflitto israelo-palestinese.

Nonostante il ritiro di Annunziata, la missione non è stata annullata e dovrebbe includere eurodeputati di diversi schieramenti, tra cui anche un altro socialista. Secondo fonti parlamentari, erano previsti incontri con membri del governo israeliano e parlamentari della Knesset.


In parallelo una seconda missione: la delegazione Ue-Palestina

Mentre la missione verso Gerusalemme si prepara a partire, un’altra delegazione – quella Eurocamera-Palestina – sta tentando di organizzare una nuova visita in Cisgiordania.

L’obiettivo è ripetere la missione fallita nel febbraio 2025, quando a tre eurodeputati era stato negato l’ingresso in Israele. Anche in questo caso il programma resta riservato, ma secondo fonti interne vi parteciperà un’altra eurodeputata del Pd, determinata a portare avanti l’iniziativa a patto che le autorità israeliane non impongano nuove restrizioni.

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Politica

Mattarella: “Solo un’Europa unita può affrontare guerre, dazi e squilibri globali”

Sergio Mattarella richiama l’Europa all’unità di fronte a guerre, dazi e crisi globali: “Serve una massa critica per difendere il libero commercio”. Il presidente avverte: “Solo insieme possiamo affrontare questo tempo difficile”.

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Protezionismo, conflitti e squilibri geopolitici stanno mettendo in difficoltà le economie mondiali e anche quella italiana. È l’allarme lanciato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che dal Quirinale invita a non sottovalutare gli effetti dei dazi e delle chiusure protezionistiche. “Contrastare le iniziative che intendono forzare il libero commercio richiede massa critica, e questa è l’Unione Europea”, ha dichiarato durante la cerimonia di consegna delle onorificenze ai Cavalieri del Lavoro.

“SOLO L’EUROPA HA LE DIMENSIONI PER AFFRONTARE LE SFIDE”

Mattarella ha usato una metafora potente per descrivere la sfida europea: quella della “massa critica”, indispensabile per mantenere un ruolo da protagonista nel mondo. “Soltanto l’Europa, nel suo insieme, ha le dimensioni per affrontare da protagonista questo tempo difficile”, ha spiegato.
Il capo dello Stato ha ricordato come le guerre in corso, gli squilibri geopolitici e il protezionismo stiano causando danni anche alle economie europee, “inclusa quella italiana”.

“L’EUROPA È IL NOSTRO DESTINO”

“L’Europa è il nostro destino che abbiamo saggiamente scelto – ha sottolineato – lo sanno i giovani che si sentono cittadini europei oltre che del loro Paese”. Per Mattarella, l’integrazione europea resta l’unica strada per difendere pace, benessere e stabilità, elementi messi in discussione da un mondo “in fase di destrutturazione del multilateralismo”.

L’APPELLO ALL’IMPRESA E IL MONITO DEMOGRAFICO

Rivolgendosi al mondo imprenditoriale, Mattarella ha ricordato che “la responsabilità dell’impresa non si esaurisce nell’aumento dei profitti”. Ha poi rinnovato l’allarme sul calo delle nascite, definendo l’andamento demografico “un tema cruciale per il futuro dell’Italia”.
“Nel medio periodo – ha avvertito – rischiamo una perdita rilevante di lavoratori attivi e un impoverimento strutturale del welfare”.

IL RICHIAMO AL MULTILATERALISMO E AL RUOLO DELL’ONU

Guardando al contesto internazionale, il presidente ha invitato a non rinunciare alla difesa del sistema multilaterale che trova il suo perno nelle Nazioni Unite. “L’impegno italiano nelle Nazioni Unite è asse portante della politica estera del nostro Paese”, ha ricordato, citando l’articolo 11 della Costituzione.

Mattarella ha insistito sulla necessità di “credere e investire nelle Nazioni Unite”, definendole uno strumento essenziale per la solidarietà internazionale e il rispetto delle regole globali.

“L’ONU NON È UN ORPELLO, MA UN PILASTRO DELLA PACE”

Nel giorno dell’80º anniversario dell’Onu, Mattarella ha chiarito: “L’Onu non è un superfluo orpello diplomatico o un foro di dibattito fine a sé stesso. Da esso dipendono le sorti di una comunità di Stati pacifica e cooperativa”.

Il presidente ha poi invocato una riforma del Consiglio di Sicurezza che lo renda “più rappresentativo, responsabile ed efficace”, in grado di affrontare un mondo in rapido cambiamento.
Un messaggio netto, rivolto all’Italia e all’Europa: solo unità, regole e cooperazione internazionale possono salvare il futuro del continente.

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