Collegati con noi

Cronache

Rapina a mano armata al portavalori nel Modenese, arresti a Napoli e Foggia

Pubblicato

del

Tra Napoli, Apricena e San Severo, in provincia di Foggia, i carabinieri del comando provinciale di Modena, con il supporto dell’Arma territoriale di Napoli e Foggia, hanno dato esecuzione a una misura di custodia cautelare in carcere emessa dal gip modenese nei confronti di due persone per concorso in rapina a mano armata. Il ‘colpo’ in questione era quello ai danni della Coop Service avvenuto il 20 gennaio di un anno fa l’esterno del centro commerciale Grandemilia di Modena. Quella mattina, vigilantes della ditta incaricata di raccogliere l’incasso del centro commerciale sono stati aggrediti da tre persone con il volto coperto da passamontagna che sono riuscite a impossessarsi sia del denaro che stavano per mettere del furgone blindato, tre sacchi contenenti 150.000 euro, sia della pistola Beretta calibro 9 di una delle guardie giurate.

Due rapinatori avevano bloccato una delle guardie giurate che spingeva il carrello utilizzato per trasportare i valori al furgone, e uno di loro, armato di un fucile a pompa, le aveva sottratto la pistola di servizio; il terzo rapinatore, anche lui con un fucile a pompa, teneva sotto tiro l’autista del furgone, che tuttavia e’ riuscito a ingranare la marcia e sottrarre il mezzo ai rapinatori. I tre si erano allontanati a bordo di un’Alfa Romeo Giulietta bianca con una targa clonata risultata poi rubata qualche giorno prima in provincia di Campobasso, auto trovata poi dai carabinieri a poco piu’ di un chilometro, con l’abitacolo cosparso di una polvere bianca che era stata spruzzata da un estintore per cancellare ogni traccia biologica.

Le indagini sono partite da sopralluoghi sulla scena della rapina e da perizie sulla vettura utilizzata dai rapinatori. I filmati delle telecamere di sorveglianza dell’area e di altre zone hanno permesso di ricostruire il percorso fatto dai rapinatori. Altri accertamenti nei caselli autostradali e analisi tabulati telefonici hanno consentito di raccogliere prove a carico delle due persone destinatarie della misura. I due hanno fatto almeno due sopralluoghi al centro commerciale modenese nel dicembre 2019 e anche nel Foggiano in tempi e luoghi coincidenti con il furto di una vettura utilizzata per la rapina.

 

Uno dei due indagati a marzo 2020 e’ stato arrestato in flagranza di reato a Torino durante un inseguimento di due auto che si erano sottratte all’alt dei militari dell’Arma; nella vettura a bordo della quale viaggiava c’erano giubbotti antiproiettile, scaldacollo, guanti e fucili a pompa, ma anche targhe clonate e chiodi a tre punte. Le indagini si sono spostate sul suo ambito familiare e sulle sue amicizie e cosi’ sono emerse le frequentazioni con l’altro arrestato. Uno degli indagati stava per imbarcarsi su una nave per una crociera di 8 giorni nel Mediterraneo con partenza dal porto di Napoli; per questo e’ scattato il blitz e l’uomo e’ stato arrestato prima della partenza della nave.

Advertisement

Cronache

Ucciso a colpi di pistola in auto mentre fa benzina

Pubblicato

del

Omicidio questa mattina in una stazione di benzina di Mondragone, comune del litorale casertano. Un commerciante, L.M., è stato ucciso a colpi di pistola da un uomo, un imprenditore, che ha fatto fuoco mentre la vittima era in auto, per poi allontanarsi sotto gli sguardi terrorizzati del gestore del distributore, situato sulla statale Domiziana, e di altri avventori. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno avviato le indagini.

Continua a leggere

Cronache

Ucciso con una fiocina, l’omicidio in assenza di una minaccia

Pubblicato

del

In assenza di una minaccia diretta, per sé e per la propria compagna, uccise un 23enne con un colpo di fiocina sparata da un fucile subacqueo in via Cilea a Sirolo (Ancona) il 27 agosto del 2023: un omicidio che non sarebbe scaturito dall’iniziale “diverbio stradale” ma dal successivo intervento dei fratelli della vittima, uno dei quali lo colpì con un pugno per il quale l’omicida intese “vendicarsi”.

Lo scrive la Corte d’Assise di Ancona nella motivazione della sentenza con la quale, il 21 gennaio scorso, ha condannato a 18 anni di carcere Melloul Fatah, 28 anni, per l’omicidio volontario, senza l’aggravante dei futili motivi, di Klajdi Bitri, albanese 23enne. Il delitto avvenne di primo pomeriggio a seguito di un litigio per motivi stradali, all’altezza di una rotatoria. Si era creato un ingorgo di auto e dopo vari insulti, che avevano coinvolto anche parenti e amici della vittima, Fatah era tornato al proprio veicolo per prendere la fiocina e puntarla al petto del giovane poi deceduto. Subito dopo era risalito a bordo dell’auto, dove si trovava anche la fidanzata, e se ne era andato.

Era stato arrestato prima di cena, a Falconara, dai carabinieri. L’imputato, difeso dall’avvocato Davide Mengarelli, ha sostenuto di non essersi accorto del colpo mortale e di aver preso il fucile solo per spaventare il gruppetto che gli dava addosso. Secondo i giudici, però, la sua versione non è plausibile. “Ha scelto in totale autonomia di inseguire, in assenza di qualsivoglia minaccia, per sé e per la propria compagna, – scrive la Corte a proposito dell’imputato – di prelevare il fucile elastico con fiocina a tre punte, che utilizzava per la pesca subacquea, di imbracciarlo e di puntarlo alla vittima che in piedi, dietro la Mercedes, dopo pochi attimi decedeva nell’impotenza e nello sconforto generale”. Secondo la Corte, il 28enne agì per vendicare il pugno che aveva subito nella lite: “compreso di non poter prevalere e attesa l’inferiorità numerica – osserva nella sentenza il presidente della Corte Roberto Evangelisti – non reagiva e si dirigeva verso la propria auto dando l’impressione di desistere e di voler riprendere la marcia, apparenza però ingannevole poiché il fine che muoveva Melloul era antitetico”. La fidanzata “non aveva eccepito alcun pericolo, per nulla allarmata si chinava a recuperare gli occhiali caduti in precedenza al fidanzato nel corso dello scontro con la vittima e i suoi amici”.

La Corte ripercorre i drammatici attimi dell’omicidio: Fatah “ha premuto a distanza di circa due metri e mezzo il grilletto del suo fucile subacqueo munito di tridente contro Klajdi, facile bersaglio in quanto in posizione eretta, disarmato e impossibilitato a opporre qualsivoglia difesa se non tentare di disporsi in posizione di chiusura alzando il ginocchio sinistro in funzione di scudo”. I familiari della vittima erano parte civile nel processo con gli avvocati Marina Magistrelli e Giulia Percivalle.

Continua a leggere

Cronache

Indossa un passamontagna al porto di Ischia ed evade dai domiciliari: arrestato un 21enne

A Ischia, un 21enne evade dai domiciliari e tenta di imbarcarsi per Napoli con un passamontagna: riconosciuto e arrestato dai Carabinieri.

Pubblicato

del

Iniziamo questa storia dalla fine, da un epilogo inaspettato, frutto di una scelta maldestra di un 21enne di Barano d’Ischia. Il giovane si trovava in fila al porto, pronto a imbarcarsi su uno degli ultimi traghetti della giornata con destinazione Napoli. Nulla di strano, se non fosse per un dettaglio singolare: indossava un passamontagna.

Alcune persone presenti hanno manifestato curiosità, altre preoccupazione. A porsi domande sono stati anche i Carabinieri del nucleo radiomobile di Ischia, impegnati nei controlli serali. Avvicinatisi al giovane, gli hanno chiesto di mostrare il volto. A quel punto, come in un colpo di scena da film, il ragazzo ha tolto il passamontagna e si è dato alla fuga verso una pineta.

Riconosciuto e arrestato dopo l’inseguimento

I militari lo hanno inseguito, bloccato e immediatamente riconosciuto: era lo stesso giovane che poche ore prima aveva rubato uno scooter, fuggendo tra le strade di Ischia e venendo arrestato dai Carabinieri. Dopo il primo arresto, era stato sottoposto agli arresti domiciliari.

Questa volta, in manette per la seconda volta nel giro di poche ore, il 21enne dovrà rispondere anche dei reati di evasione e resistenza a pubblico ufficiale. In attesa dell’udienza in Tribunale, resterà in camera di sicurezza.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto