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Pogba calvario infinito, stagione già chiusa per il campione francese

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Un altro stop e la stagione di Paul Pogba può dirsi conclusa. “Lesione di basso grado del retto femorale della coscia sinistra” la diagnosi degli esami strumentali cui il francese si è sottoposto oggi, con la Juventus che ha fissato in 15-20 giorni i tempi di recupero. Con l’ultimo impegno dei bianconeri in programma il prossimo 4 giugno a Udine, considerando anche i precedenti infortuni del francese, sembra davvero complicato rivedere il Polpo a disposizione di Allegri. In tanti potrebbero obiettare che la stagione di Pogba, di fatto, non sia mai cominciata, anche se questa sembrava davvero la volta buona.

Messi alle spalle i problemi al ginocchio accusati in estate e che lo hanno tormentato fino ai primi mesi del 2023, superati gli acciacchi fisici e muscolari che lo avevano colpito dopo il lungo iter riabilitativo, senza considerare tutti i guai extra-calcistici con il sequestro in famiglia che lo ha coinvolto a marzo del 2022, Pogba sembrava finalmente uscito dal tunnel e pronto a ripartire dopo i gettoni a singhiozzo dal derby di fine febbraio in avanti. Il tecnico Allegri lo aveva scelto tra gli undici titolari per sfidare la Cremonese, Pogba aspettava dall’aprile dell’anno scorso una chance di questo genere. La sua gara da trequartista alle spalle di Vlahovic era cominciata anche bene, un tiro contratto da Chiriches e qualche dialogo con Chiesa sembravano il preludio a una serata da incorniciare, poi il nuovo infortunio poco dopo il 21′: un innocuo cross in mezzo gli ha procurato una fitta alla coscia sinistra, è calato il gelo sul suo volto e allo Stadium. E oggi il responso: stagione finita dopo appena 108′ giocati in campionato. “Ha le spalle larghe, supererà anche questa” l’incoraggiamento di Massimiliano Allegri.

Questa mattina, al J Medical, l’espressione di Pogba era quella di un uomo disperato e arrabbiato allo stesso tempo, quasi infastidito dai tifosi che gli chiedevano un selfie in un momento così delicato e drammatico. Pogba ha comunque risposto alle urla di affetto e incoraggiamento con un cenno d’intesa, poi ha ripreso nuovamente con i lavori differenziati. A questo punto, però, saranno con vista sulla prossima stagione, considerando che questa ormai è andata. Con la Juve che, inevitabilmente, sta ragionando su come gestire il francese anche da un punto di vista economico: quello che si sta concludendo è il primo dei quattro anni di contratto a cifre monstre, circa otto milioni di euro netti. L’apporto del Polpo, però, è stato pressoché zero.

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Calcio: Di Lorenzo, lo scudetto? tutto è nelle nostre mani

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“Si parla di scudetto nello spogliatoio, siamo a un punto cruciale. All’inizio sembrava irraggiungibile, ora siamo lì: difficile, ma ce la giochiamo. Tutto è nelle nostre mani. Con il lavoro e con il sacrificio siamo lì e ce la giochiamo, sapendo che sarà difficile e che finora non abbiamo fatto niente”. Lo ha detto il capitano del Napoli Giovanni Di Lorenzo a Radio Crc. Su quando il gruppo abbia capito davvero di essere inserito nello sprint scudetto, Di Lorenzo ha detto: “Non c’è stato un momento preciso. Partita dopo partita ci siamo costruiti questo percorso. Ora serve l’ultimo passo: il gruppo è unito, crede nell’obiettivo. Quando sei primo per tanto tempo non è mai per caso”.

Di Lorenzo ha parlato della sfida di sabato a Lecce e della forza del gruppo azzurro: “Ci tengo prima di tutto – ha detto – a mandare un abbraccio alla famiglia del fisioterapista del Lecce, la notizia ci ha colpiti molto. Sarà una partita difficile: loro lottano per salvarsi, e questa tragedia ha reso l’atmosfera particolare. Ma noi vogliamo portare a casa la vittoria. La forza di questo Napoli è il gruppo. Dietro ogni grande vittoria e ogni grande squadra c’è infatti un gruppo solido. Quando ci si vuole bene davvero, si affronta tutto meglio. Le difficoltà arriveranno, come sempre, ma ciò che conta è come reagiamo. Se il gruppo è sano, superare i limiti diventa più semplice”.

Il terzino destro ha parlato anche del rapporto con Conte e con i nuovi arrivati la scorsa estate: “Da capitano – ha detto – sono il più vicino all’allenatore, passo i suoi messaggi alla squadra. Fin dal primo giorno c’è stato un legame diretto, sincero e leale. La base è la sincerità: Conte è un allenatore forte, conoscevo già le sue qualità da avversario e in questi mesi le ha confermate. Siamo felici di averlo con noi. Sulla fascia destra ci conosciamo bene, da anni. Sappiamo leggere i movimenti l’uno dell’altro, ed è una qualità che ci portiamo dietro nel tempo. Ma il merito è anche del mister, che tiene alta l’intensità e coinvolge tutti. Anche chi gioca meno dà un contributo importante: è questo spirito che porta i risultati. I nuovi arrivati a Napoli? Spesso sono io a muovermi verso di loro, per metterli a loro agio e per farli inserire, magari con un messaggio o una chiamata. Gli consiglio le stesse cose che dissero a me quando arrivai, la cosa fondamentale è vivere la città come una persona normale e non sentendosi diversi. Io esco spesso in centro, scendo e non vivo male la città”. Di Lorenzo risponde anche su chi ha lasciato la maglia azzurra a gennaio, Kvaratskhelia: “Ieri sera – ha detto – ho visto la sua partita con il Psg: è fortissimo e gli auguro il meglio, anche di vincere la Champions League”.

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Castel di Sangro si prepara al ritiro estivo del Napoli

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Castel di Sangro tifa per il Napoli campione d’Italia e si prepara per il ritiro estivo che si terrà tra fine luglio e inizio agosto. Le date devono ancora essere stabilite, ma nel capoluogo sangrino è partita la macchina organizzativa per accogliere i partenopei per il quinto anni di fila. Tra le possibili novità l’allestimento del Palasport che, spera il sindaco Angelo Caruso, che è anche presidente della Provincia dell’Aquila, “possa ospitare il trofeo perché l’Abruzzo finora ha portato bene al Napoli. Da quando gli azzurri si allenano nei nostri impianti hanno vinto uno scudetto e una Coppa Italia. Ora speriamo che arrivi il secondo scudetto”.

L’anno scorso, nei sedici giorni di ritiro, in centomila hanno raggiunto Castel di Sangro (L’Aquila) per assistere agli allenamenti e alle quattro amichevoli degli azzurri. Un numero più basso dell’anno precedente quando erano state registrate 140mila presenze proprio per l’effetto Coppa. “Lo stadio Teofilo Patini ha una portata massima di 7.500 persone – ricorda Caruso – si procederà con l’allestimento straordinario del Palasport che servirà eventualmente a esporre la Coppa e a ospitare momenti celebrativi e conferenze. L’effetto Conte sicuramente si è visto”. Parte quindi il tifo per il Napoliperché l’eventuale conquista dello scudetto riporti i grandi numeri nel centro d’Abruzzo.

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Champions: Inter perde Lautaro, risentimento muscolare

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L’Inter perde Lautaro Martinez per infortunio. Il capitano nerazzurro si è fermato dopo 43′ nel primo tempo della semifinale di Champions League contro il Barcellona in corso allo stadio Olimpico di Montjuic: dopo uno scatto, l’argentino si è tenuto la coscia sinistra ed è uscito dal campo quasi in campo per farsi medicare, stringendo i denti per gli ultimi minuti del primo tempo e venendo poi sostituito da Mehdi Taremi a inizio ripresa. Per Lautaro si tratta di un risentimento muscolare ai flessori della coscia sinistra che dovrà essere valutato nei prossimi giorni.

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