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Pnrr alla meta, il governo chiude gli ultimi file

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 Il tempo sta per scadere ma non servirà nessun rush finale perché è tutto praticamente già pronto per rispettare gli impegni del secondo semestre e ottenere i 19 miliardi della terza rata del Pnrr. Tutti i ministeri hanno rispettato gli obblighi: poche ore prima di Natale quello dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e il dipartimento del Digitale, che avevano i carichi maggiori, hanno completato tutti i loro obiettivi. E poco dopo anche il ministero dell’Università e della Ricerca, uno di quelli che accusava più ritardi, ha chiuso i suoi file, assieme a quello dell’Istruzione. Manca solo qualche dettaglio per poter completare la rendicontazione ufficiale e chiedere a Bruxelles lo sblocco dei fondi: mancano, ad esempio, due misure inserite nella manovra che domani dovrebbe ottenere dal Senato il via libera definitivo. I ministeri hanno accelerato il lavoro dopo la cabina di regia del 16 dicembre, per completare i 15 obiettivi che ancora mancavano alla meta dei 55.

Così il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha approvato il 24 dicembre il finanziamento di 22 progetti per potenziare le reti di distribuzione dell’energia elettrica, affinché assorbano meglio quella prodotta da fonti rinnovabili e spingano ad una maggiore elettrificazione dei consumi. Anche il ministro Gilberto Pichetto ha completato i compiti del suo dicastero, una settimana dopo i colleghi del Lavoro e dell’Agricoltura. Il dipartimento del digitale, che aveva ben 12 obiettivi da centrare in questo semestre, ha stretto i tempi subito dopo Natale, completando quanto mancava. Al ministero delle Infrastrutture manca solo un decreto Mit/Mef, in dirittura d’arrivo. Mentre nelle ultime settimane due ministeri hanno dovuto negoziare con Bruxelles alcuni dettagli, allungando i tempi dei provvedimenti.

Si tratta del ministero dell’Università e della Ricerca, che per raggiungere l’obiettivo di assumere 262 giovani ricercatori, ha dovuto concordare con Bruxelles la definizione dei requisiti. In pratica si considera ‘giovane’ ricercatore sia chi ha meno di 40 anni, sia chi oggi ne ha di più ma aveva maturato entro i 40 anni i requisiti per accedere ai fondi europei per incoraggiare le carriere dei giovani ricercatori. Anche il ministero dell’Istruzione ha dovuto negoziare con la Ue per centrare l’ultimo obiettivo, cioè creare 7.500 alloggi universitari. In realtà, spiegano dal ministero dell’Università, ne mancano ancora un centinaio per raggiungere il target, ma con Bruxelles è stato concordato che verranno coperti entro il periodo di assestamento (febbraio del 2023). Tra qualche giorno il governo potrà quindi chiudere il dossier 2022 e richiedere i 19 miliardi.

E potrà concentrarsi sulla nuova fase che si apre nel 2023: la revisione del Pnrr, dalla governance alla ridefinizione di alcuni progetti, soprattutto quelli i cui costi non sono più realistici. La Ue è già allertata e disposta ad aiutare purché le modifiche non tocchino le riforme ma soltanto alcuni investimenti. In gioco nel prossimo semestre c’è una rata da 16 miliardi da sbloccare dopo 27 obiettivi, tra cui l’entrata in vigore della riforma della giustizia civile e penale e del codice degli appalti. La vera sfida sarà però riuscire ad accelerare la spesa, visto che i ritardi sono già evidenti: il governo Draghi prevedeva ad inizio 2022 di spendere 40 miliardi, e invece a fine anno il bilancio faticherà ad arrivare alla metà. Intanto, il ministero delle Infrastrutture fa sapere che per mandare avanti “ventuno opere strategiche”, dalla Sicilia alla Valle d’Aosta, il Cipess ha sbloccato un maxi pacchetto da 4,55 miliardi tra opere Anas e interventi nelle Marche “fermi da troppo tempo”. Risorse che arrivano in tutte le regioni. I bandi di gara verranno pubblicati “in tempo record”, tra la fine dell’anno e gennaio 2023.

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Valditara fa retromarcia su Concia: chiuso il progetto contro la violenza e licenziati i garanti

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“Dal momento che la scuola italiana ha bisogno di serenità e non di polemiche, ho deciso di non attivare l’incarico di garanti del progetto ‘Educazione alle relazioni’ a suor Monia Alfieri, Paola Concia e Paola Zerman. Rinnovo loro i ringraziamenti per la disponibilità e la generosità dimostrate”. Lo afferma il ministro dell’Istruzione e del Mertio Giuseppe Valditara. “Il progetto ‘Educare alle relazioni’ andrà avanti senza alcun garante. Nel suo svolgimento concreto si continuerà il dialogo con le associazioni rappresentative dei genitori, dei docenti e degli studenti”, conclude il ministro.

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Mattarella a Mignano, 80 anni da prima tappa Liberazione

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La presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha suggellato oggi l’importanza dell’80esimo anniversario della battaglia di Mignano Monte Lungo, in provincia di Caserta, ai confini con quella di Cassino, la prima della guerra di Liberazione dell’Italia dal Nazifascismo cui presero parte tra l’8 ed il 16 dicembre del 1943 i soldati del ricostituito Esercito Italiano, affianco agli Alleati. Accompagnato dall’inno di Mameli, con a fianco il sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti, il Capo dello Stato ha sostato sulla terrazza del Sacrario Militare – vi giacciono i resti di 974 soldati uccisi non solo a Mignano ma anche durante la guerra di Liberazione dell’Italia – deponendo una corona di alloro. Alla cerimonia erano presenti i gonfaloni delle città insignite della medaglia d’oro dopo la guerra, cioè Mignano Monte Lungo, Bellona, Napoli e Cassino.

E’ stata letta la preghiera per la Patria, quindi Mattarella ha salutato le autorità presenti ed è sceso, accompagnato dagli applausi dei presenti, verso il museo del Sacrario, dove ha effettuato una breve visita prima di ripartire. A Mattarella sono stati regalati panettoni artigianali fatti dagli studenti di un istituto alberghiero della zona. Con Mattarella e la Rauti, tra gli altri il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di Corpo d’Armata Pietro Serino, l’ambasciatrice polacca in Italia Anna Maria Anders, studenti, parlamentari, rappresentanti delle istituzioni locali. Significativa la presenza della Anders: la battaglia di Mignano fu decisiva per quella successiva del vicino Monte Cassino, del maggio 1944, in cui i fanti polacchi agli ordini del generale Wladyslaw Anders, padre dell’ambasciatrice e comandante del Secondo Corpo d’Armata, si distinsero battendo i tedeschi e spianando la strada degli Alleati verso Roma; lo stesso Anders è seppellito al cimitero militare polacco di Montecassino.

“Questa cerimonia – ha spiegato l’ambasciatrice polacca – fa capire alla gente la parte brutta delle guerre, i morti, i cimiteri. Per questo è molto emozionante e importante essere a Mignano Monte Lungo, anche per dire di no al fascismo e al comunismo, e direi al fanatismo, che ancora oggi produce guerre in Europa e nel Mondo”. Infine, un annuncio: “Il prossimo maggio saremo a Cassino per celebrare gli 80 anni della battaglia e sarà presente anche il presidente della Repubblica Mattarella”.

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Via libera alla riorganizzazione del Ministero dell’Ambiente

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Via libera alla riorganizzazione del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. Lo prevede un Dpcm pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 7 dicembre, che entrerà in vigore il prossimo 22 dicembre. La riforma va incontro all’esigenza di un maggiore rafforzamento della struttura ministeriale, in linea con l’estensione e la complessità delle competenze del Ministero in materia di energia e ambiente e attraverso una più funzionale organizzazione delle attività dei dipartimenti e delle varie direzioni generali, che risultano incrementate.

“E’ un passo decisivo per rendere pienamente operativi gli obiettivi legati alle politiche ambientali e di sicurezza energetica in ragione della strategicita’ delle stesse -, ha dichiarato il ministro, Gilberto Pichetto -. Le scelte compiute perseguono, inoltre, lo scopo di strutturare l’organizzazione del Dicastero nella prospettiva di assicurare maggiore speditezza e celerità nei procedimenti amministrativi di competenza, quale tassello fondamentale per guidare la transizione ambientale ed energetica del Paese e assicurare la realizzazione degli obiettivi ambientali”.

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