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Economia

Pitti Uomo al via con Y/Project, Kired, Sartorio, Aldo Maria Camillo e tanti altri

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Riflettori puntati su Pitti Uomo. È l’edizione numero 95 del salone della moda maschile. Appuntamento a Firenze, a Fortezza da Basso, dall’8 all’11 gennaio. Tanti gli ospiti eccellenti per il menswear di questa tornata che vede coinvolti 1230 marchi, di cui 542 esteri. C’è il designer belga Glenn Martens, direttore creativo di Y/Project, brand parigino che proporrà in un evento speciale la nuova collezione. C’è il gruppo Kiton, vanto del made in Italy sartoriale nel mondo, con due suoi marchi prestigiosi: Kired e Sartorio. Per l’azienda fondata nel 1956 da Ciro Paone (nella foto in evidenza un ritratto del fondatore di Kiton), eccellente sarto napoletano e fine conoscitore di tessuti, saranno presenti a Pitti l’amministratore delegato Antonio De Matteis e alcuni dei manager più impegnati dell’azienda sui mercati internazionali in quello che viene considerato tra i principali appuntamenti mondiali nel campo della moda. Dopo Firenze Kiton ha già tutto pronto per la settimana della moda di Milano.

Ci sarà Slam Jam, che ha saputo unire arte, musica e moda. Celebra 30 anni con un evento in collaborazione con alcuni partner all’interno del Museo Marino Marini, dove sarà presente anche un Museum Shop curato da Slam Jam con oggetti speciali creati per l’occasione.

L’8 gennaio, in apertura del salone, il Gucci Garden presenta il nuovo allestimento di due sale della Galleria, le Period Room, all’interno dello storico Palazzo della Mercanzia in Piazza della Signoria. Dopo l’omaggio a Bjork arrivano walls inediti realizzati da due artiste capaci di colloquiare con l’esterno, mentre nella boutique sarà presentata una selezione di oggetti e capi con le immagini di un’artista che per la prima volta collabora con la maison. Intanto in Dogana si terrà Art-Meets-Fashion, progetto speciale firmato Haculla Haculla, brand ispirato dal lavoro dell’artista di strada Harif Guzman e ideato dal direttore creativo Jon Koon: un’installazione dedicata all’evoluzione della street art newyorchese e alla sperimentazione di materiali innovativi. Nel fashion show della collezione FW 2019 Koon riflette sull’evoluzione di Guzman come artista.

Concept Korea il 9 gennaio presenterà la sfilata di Beyond Close in Dogana, mentre Fortezza si presenta con il nuovo tema guida, The Pitti Box, tributo al carattere comune di tutti i saloni di Pitti Immagine, quello di essere delle Surprise Box, straordinari contenitori d’idee e novità. Piazzale Centrale della Fortezza diventa area dedicata alla condivisione tra cibo, idee e momenti relax, nel set curato da Sergio Colantuoni. Per i compleanni, a 50 anni dallo sbarco di Armstrong sulla Luna, Moon Boot celebra i suoi 50 anni con un progetto-evento alla Stazione Leopolda e uno spazio tutto suo a Fortezza.

Woolrich invita a guardare al suo nuovo corso con un’installazione-evento. Diadora celebra 70 anni attraverso l’arte contemporanea con l’esposizione It Plays Something Else, dall’8 gennaio. Ecoalf, azienda pioniera del fashion sostenibile, lancia una capsule 100% made in Italy creata con materiali sostenibili e riciclati da un lavoro a quattro mani della stylist Ana Gimeno e dall’eco-designer Tiziano Guardini, in doppia location, lo stand in Fortezza e la capsule alla Limonaia di Villa Strozzi. Herno presenta la collezione Laminar – Sartorial Engineering, evoluzione tecnologica della linea Herno Laminar lanciata nel 2012 proprio a Pitti Uomo.

Barbour, il marchio rappresentato dal suo iconico giaccone cerato, festeggia 125 anni in una zona dedicata dove sarà presentata una collezione di capi classici rivisitati, una capsule in collaborazione con il designer Daiki Suzuki, una nuova linea per le temperature più rigide e una mostra di capi d’archivio. Allegri svela la nuova collaborazione con Cottweiler brand inglese disegnato da Ben Cottrell e Matthew Dainty, da cui Cottweiler for Allegri: design, eleganza e funzionalita’ in una capsule di dieci speciali raincoat. Joop! brand tedesco di lusso presenta la collezione Urban Ambassadors e la Jeans Capsule Collection Re-Invent – 1988 Original.

Nazione ospite il Portogallo con Caiagua, Ecol, Hugo Costa, Ideal & Co, Labuta, Nycole, Poente e Westmister. In programma anche la seconda edizione di Scandinavian Manifesto: collezioni firmate da designer provenienti da Danimarca, Svezia e Norvegia, all’Arena Strozzi. Infine, Tokyo Fashion Award, con le collezioni di 6 brand emergenti dal Giappone: Anei, Cinoh, Jieda, Nobuyuki Matsui, Postelegant, Rainmaker.

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Effetto Trump, bruciati in Borsa 6.500 miliardi in 100 giorni

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Nei primi cento giorni di presidenza Trump ci sono stati 70 giorni di scambi a singhiozzo sui mercati finanziari e 32 giorni di perdite, con oltre 6.500 miliardi di dollari cancellati dal valore delle società quotate. Lo scrive il New York Times, secondo cui per i mercati finanziari il calo del 7% dell’indice S&P 500 rappresenta il peggior inizio di mandato presidenziale da quando Gerald R. Ford subentrò a Richard M. Nixon nell’agosto del 1974, dopo lo scandalo Watergate. La crisi, sottolinea il quotidiano, è persino peggiore di quando scoppiò la bolla tecnologica all’inizio del secolo, e George W. Bush ereditò un mercato già in caduta libera. Al contrario, Trump ha ereditato un’economia solida e un mercato azionario in ascesa da un massimo storico all’altro. La situazione è cambiata rapidamente quando Trump ha annunciato i suoi dazi il 2 aprile, facendo esplodere la volatilita’ nei mercati finanziari.

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Oxfam, compensi ad cresciuti del 50% per lavoratori solo +0,8%

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A livello globale, negli ultimi 5 anni, la retribuzione mediana degli amministratori delegati d’impresa è cresciuta del 50%, in termini reali, passando da 2,9 milioni di dollari nel 2019 a 4,3 milioni nel 2024. Un aumento che supera di ben 56 volte la modesta crescita del salario medio reale (+0,9%), registrata nello stesso periodo nei Paesi per cui sono pubblicamente disponibili le informazioni sui compensi degli ad.

E’ quanto riporta un’analisi di Oxfam diffusa in occasione del Primo maggio. Nel dettaglio, tra i Paesi in cui il campione di imprese analizzate è sufficientemente ampio, emerge che: Irlanda e Germania vantano alcuni tra gli ad più pagati con una retribuzione annua mediana rispettivamente di 6,7 milioni e 4,7 milioni di dollari nel 2024; in Sudafrica il compenso annuo mediano degli AD era di 1,6 milioni di dollari nel 2024, mentre in India ha raggiunto i 2 milioni di dollari.

“Anno dopo anno assistiamo allo stesso spettacolo a dir poco grottesco: i compensi degli ad crescono vertiginosamente, mentre i salari dei lavoratori in molti Paesi restano fermi o salgono di pochi decimali”, spiega Mikhail Maslennikov, policy advisor su giustizia economica di Oxfam Italia. L’analisi di Oxfam si è concentrata inoltre sui divari salariali di genere a livello d’impresa. Esaminando 11.366 imprese di 82 Paesi, che pubblicano informazioni sul gender pay gap aziendale, si evince che il divario retributivo di genere a livello di impresa si sia, in media, ridotto tra il 2022 e il 2023, passando dal 27% al 22%. Ma tra le 45.501 imprese di 168 Paesi con un fatturato annuo superiore a 10 milioni di dollari e che riportano il genere del proprio ad, meno del 7% aveva una donna nella posizione apicale dell’organigramma aziendale.

Per quanto riguarda la dinamica dei salari reali in Italia, secondo Oxfam se, anziché ricorrere agli indici generali dell’inflazione, si facesse riferimento alla variazione dei prezzi del carrello della spesa (come approssimazione dei beni maggiormente consumati dai lavoratori con basse retribuzioni), il salario lordo nazionale registrerebbe, in media, una perdita cumulata di circa il 15% nel solo quadriennio 2019-2023 e la dinamica positiva del 2024 non rappresenterebbe che un placebo per i lavoratori con le retribuzioni più basse.

“Fino ad oggi, nell’azione del Governo è del tutto assente una chiara politica industriale, orientata alla creazione di posti di lavoro di qualità, che scommetta su innovazione, transizione verde e formazione, senza lasciare indietro nessuno. – conclude Maslennikov – Il Governo stenta a intervenire sul rafforzamento della contrattazione collettiva e sulla revisione del sistema di fissazione dei salari e ha affossato il salario minimo legale che rappresenta una tutela essenziale per i lavoratori più fragili”.

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Wsj, cda di Tesla cerca un nuovo ceo per sostituire Musk

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Il consiglio di amministrazione di Tesla ha iniziato a cercare un nuovo CEO per sostituire il fondatore Elon Musk. Lo riporta il Wall Street Journal. Secondo il quotidiano la decisione è stata presa dopo il crollo delle azioni e degli utili di Tesla. Alcuni investitori ritengono che Musk sia troppo impegnato con il suo lavoro di capo del Dipartimento per l’Efficienza Pubblica (DOGE), che pure sembra volgere al termine. Non è stato reso noto se Musk sia stato informato della decisione.

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