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Cronache

Piove nella Pinacoteca di Brera, nella sala Rubens: la denuncia della Cisl. Il Direttore Bradburne: “Non ci sono stati danni alle opere”

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Le infiltrazioni d’acqua in due sale della Pinacoteca di Brera hanno fatto scattare l’allarme: spostati alcuni capolavori per evitare che venissero rovinati anche perché la perdita è avvenuta nelle sale dove sono custodite opere d’arte di grande valore. La denuncia è di Giorgio Di Mauro,  segretario della Cisl Funzione Pubblica di Milano che ha postato un video dove si vede l’acqua scendere copiosa. Di Mauro ha segnalato l’episodio in una lettera inviata  al direttore del museo James Bradburne e al ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli per chiedere un incontro sulla sicurezza della Pinacoteca e sulla manutenzione. La prima perdita nella notte fra martedì e mercoledì, con l’acqua che avrebbe raggiunto la cornice di un dipinto di Bordon, fortunatamente senza intaccare la tela subito spostata altrove. La seconda perdita la notte successiva: le immagini del video mostrano il pavimento allagato della Sala Rubens dove el opere del pittore fiammingo non sono state toccate.

La risposta della Pinacoteca non si è fatta attendere: in una nota viene precisato che le non ci sono stati danni alle opere esposte e che contrariamente a quanto segnalato “non ci sono mai stati problemi dovuti a temporali ma semmai di elevata pressione dell’acqua all’interno di una tubatura che hanno causato due perdite immediatamente risolte dalla ditta di manutenzione dell’impianto” idrico del museo. Il direttore  James Bradburne ha sottolineato che la Pinacoteca è un edificio storico dove l’architettura dell’impianto progettato molti anni fa va continuamente tenuto sotto controllo, cosa che fa regolarmente la ditta che si occupa delle manutenzioni e ogni settimana riporta alla Direzione la situazione degli impianti. “L’impianto idrico del museo – è scritto anche nella nota- è dotato di un sistema manuale del blocco di acqua e si è provveduto, a seguito dell’episodio, immediatamente a prevedere la modifica di tale sistema manuale inserendo un blocco automatico in caso di rischio. Il personale del museo è stato aggiornato dapprima con una relazione tecnica e poi anche verbalmente durante le riunioni settimanali che si svolgono affinchè ci sia sempre comunicazione e informazione a tutti i livelli”.

Per fortuna non è accaduto nulla di grave o di irreparabile, ma il rischio che qualche capolavoro andasse danneggiato c’è stato e sarebbe stato davvero un peccato.

 

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Omicidio di Mondragone, arrestato imprenditore Giancarlo Pagliaro: l’accusa è di delitto volontario

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I carabinieri hanno arrestato per omicidio volontario il 67enne imprenditore Giancarlo Pagliaro, accusato di aver ucciso con un colpo di pistola il 41enne Luigi Magrino in un’area di servizio sulla statale Domiziana a Mondragone (Caserta). Pagliaro, fermato dopo il fatto, ha raccontato ai carabinieri e al sostituto della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere Stefania Pontillo di aver incontrato Magrino alla pompa di benzina e di aver violentemente litigato con l’altro. Tra i due ci sarebbe stata una colluttazione, avvenuta nell’auto della vittima; quest’ultima aveva con sé una pistola – non ancora rinvenuta dai carabinieri – che ha estratto. Pagliaro ha raccontato di aver cercato di disarmare Magrino e che sarebbe partito un colpo di pistola. Sono in corso verifiche sulla versione fornita, ma intanto il 67enne è stato condotto in carcere.

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Ferito da un colpo di pistola, 14enne in ospedale all’Aquila

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Un ragazzo di 14 anni è finito in ospedale, all’Aquila, dopo essere stato raggiunto da un colpo di pistola. Il giovane ha una ferita da arma da fuoco alla gamba ed è stato sottoposto ad un intervento chirurgico; le sue condizioni non destano preoccupazione. Poco chiara al momento la dinamica dei fatti, che sono avvenuti attorno alle 18 in località Cese di Preturo. Il ragazzo, ricostruiscono i media locali, avrebbe raccontato che, mentre era con degli amici, da un’automobile, sembra un’Audi nera, che li ha affiancati, sarebbe partito un colpo di pistola. E’ stato lo stesso 14enne, una volta tornato a casa, a raccontare quanto accaduto alla madre, che poi lo ha accompagnato in ospedale. Sull’episodio e sulla versione fornita dal ragazzo sono in corso indagini da parte della polizia.

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Blackout ferma anche il tennis a Madrid ma Arnaldi passa

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Anche il torneo di tennis di Madrid si è dovuto arrendere al black out che ha colpito poco dopo le 12.30 di oggi ma l’intera penisola iberica e parte del Sud della Francia. Dopo sole tre partite giocate, il programma è stato sospeso in attesa di un ritorno dell’energia elettrica, lasciando giocatori e pubblico in un limbo fatto di attesa e incertezza, un po’ come in una stazione o in un aeroporto per uno sciopero improvviso. Intorno alle 16.30, gli organizzatori hanno infine deciso di cancellare tutti gli incontri ancora da disputare, nel pomeriggio e in serata, per motivi tecnici e di sicurezza, scombinando i programmi di tante stelle della racchetta già stressate, anche se lautamente ricompensate, dai ritmi infernali del circuito.

Una delle poche eccezioni ha riguardato Matteo Arnaldi. L’azzurro stava portando a casa il secondo set contro il bosniaco Damir Dzumhur quando si sono spenti i tabelloni e tutte le apparecchiature a servizio del match. I due giocatori sono rimasti interdetti e la partita è stata sospesa ma quello che sembrava un inconveniente localizzato alla Caja Magica, sede del torneo, si è rivelato un problema di ben altra dimensione. L’azzurro ha però potuto in qualche modo finire opera, battendo il rivale per 6-3, 6-4 per accedere agli ottavi di finale, ma della sua vittoria non resterà traccia se non nella memoria dei due protagonisti e dello scarso pubblico presente, perchè tutto era andato in tilt. Nel primo set, Arnaldi e Dzumhur hanno faticato mezz’ora per completare i primi sei game, poi l’italiano ha fatto il break per chiudere 6-4.

Nel secondo, Arnaldi non si è fatto distrarre dall’interruzione, guadagnando la sua prima volta agli ottavo in un Masters 1000 e anche qualche ora di riposo in più rispetto al prossimo avversario, che sarà uno tra lo statunitense Tiafoe e il francese Muller. Non è andata altrettanto bene al bulgaro Grigor Dimitrov, che stava avendo la meglio sul britannico Jacob Fearnley: lo stop energetico ha lasciato una telecamera pericolosamente sospesa sul centro del campo, obbligando a sospendere definitivamente l’incontro. Dopo qualche ora di attesa, i giocatori che dovevano scendere in campo hanno avuto la notifica della cancellazione del programma e tra loro ci sono Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti, che domani, si presume, dovranno affrontare rispettivamente il britannico Jack Draper e il greco Stefanos Tsitsipas. Nel torneo Wta 1000 hanno potuto completare la partita la statunitense Coco Gauff, che ha battuto la svizzera Belinda Bencic, e la sua prossima avversaria, la russa Mirra Andreeva, che ha eliminato l’ucraina Yuliia Starodubtseva. Tutto rinviato invece per la n.1 e la n.2 al mondo, la bielorussa Aryna Sabalenka e la polacca Iga Swiatek, che è la campionessa uscente. (ANSA). 2025-04-28T18:10:00+02:00 RI ANSA per CAMERA04 NS055 NS055

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