Collegati con noi

Cronache

Piazza Loggia: respinta richiesta revisione Tramonte

Pubblicato

del

Un processo non si riapre e un altro invece potrebbe iniziare nei prossimi mesi. Sono gli ultimi due capitoli relativi alla strage di Piazza della Loggia di Brescia del 28 maggio 1974, quando morirono otto persone e ne rimasero ferite 102. Da una parte la Corte d’appello di Brescia ha rigettato l’istanza di revisione del processo avanzata da Maurizio Tramonte, condannato in via definitiva all’ergastolo. Dall’altra la Procura dei minori e quella ordinaria hanno chiesto il rinvio a giudizio per Marco Toffaloni, all’epoca 17enne, e Roberto Zorzi, che aveva 20 anni nel 1974. Per gli inquirenti sono gli esecutori materiali dello scoppio di matrice neofascista avvenuto nel cuore della citta’ 48 anni fa. Sul fronte della revisione Tramonte, ex informatore dei Servizi segreti, aveva chiesto un quarto grado di giudizio sostenendo di essere vittima di un errore e spiegando, anche intervenendo in video collegato dal carcere di Melfi, che non era presente in piazza della Loggia il giorno dell’attentato smentendo una foto che, nell’ambito del processo che nel 2015 aveva portato alla sua condanna all’ergastolo davanti alla Corte d’assise di Milano, era finita agli atti come prova contro lo stesso Tramonte. “Il rigetto della revisione e’ in linea con le richieste dell’accusa e delle parti civili. Bene cosi’, ma aspettiamo di leggere le motivazioni” commenta il procuratore generale Guido Rispoli, che ha rappresentato l’accusa in aula. “Questa decisione rafforza la sentenza di condanna diventata definitiva nel 2017”, dice Manlio Milani, presidente della Casa della Memoria e marito di Livia Bottardi, una delle 8 vittime della strage bresciana. Il legale di Tramonte, l’avvocato Baldassare Lauria annuncia gia’ ricorso in Cassazione: “Non ci fermiamo perche’ riteniamo che Tramonte non abbia avuto un giusto processo”. Il no a un nuovo processo per Maurizio Tramonte, che oggi ha 70 anni, arriva a pochi giorni dalla richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di coloro che gli inquirenti ritengono essere gli esecutori della strage. Marco Toffaloni, 65 anni compiuti a giugno vive in Svizzera ed e’ cittadino elvetico, mentre Roberto vive negli Stati Uniti con passaporto americano e gestisce un allevamento di dobermann che ha chiamato “Il Littorio”. Per chi indaga, Toffaloni, finito sotto inchiesta della procura dei minori in quanto non ancora 18enne nel 1974, “in concorso con Carlo Maria Maggi (deceduto), Maurizio Tramonte e Roberto Zorzi, allo scopo di attentare alla sicurezza interna dello Stato, appartenendo all’organizzazione eversiva Ordine Nuovo, ha collocato l’ordigno in Piazza della Loggia a Brescia in un cestino portarifiuti provocandone l’esplosione”. Per chi indaga, Toffaloni era in piazza il giorno della strage, mentre Zorzi e’ accusato di “aver partecipato alle riunioni in cui l’attentato veniva ideato, manifestando la propria disponibilita’ all’esecuzione e comunque rafforzando il proposito dei correi”. Dopo la chiusura delle indagini, nei mesi scorsi, i due indagati non si sono fatti interrogare dalla Procura e nemmeno hanno depositato una memoria scritta. Ora attendono la fissazione dell’udienza preliminare. “E’ un procedimento difficilissimo. L’aspetto interessante e’ il contesto storico che sta alla base di questa strage”, spiega il procuratore aggiunto Silvio Bonfigli, che con la collega Caty Bressanelli ha coordinato l’inchiesta della Procura ordinaria.

Advertisement

Cronache

Aggrediscono un uomo dopo una lite, arrestati due fratelli

Pubblicato

del

I carabinieri della compagnia di Cefalù hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Termini Imerese, su richiesta della procura, nei confronti di due fratelli di 39 e 35 anni, di origine balcanica, accusati di lesioni personali aggravate, violazione di domicilio e minaccia. Le indagini sono scattate dopo una lite tra i due indagati e un 40 enne loro connazionale in un bar a Campofelice di Roccella, scoppiata una sera ad inizio del mese di aprile. In poco tempo i militari sono riusciti a risalire agi autori del raid che dopo il diverbio hanno organizzato una spedizione punitiva contro la vittima. Gli indagati infatti, avrebbero rintracciato la vittima e l’avrebbero aggredita nel suo appartamento con calci e pugni davanti alla moglie e al figlio minore.

Continua a leggere

Cronache

G7: Scontri al corteo, polizia respinge gli antagonisti

Pubblicato

del

Serata di tensione, nel centro di Torino, per il corteo contro il G7 promosso dal centro sociale Askatasuna e dai collettivi studenteschi, nel primo giorno della riunione dei ministri dell’Ambiente alla Reggia di Venaria. La polizia ha usato prima gli scudi per respingere i manifestanti poi ha fatto ricorso a idranti e lacrimogeni, infine anche a qualche manganellata. I manifestanti, che volevano dirigersi verso gli alberghi che ospitano le delegazioni e Palazzo Madama, sede della serata di gala, hanno continuato a spostarsi nel centro cittadino cercando varchi, ma i cordoni di polizia hanno chiuso ogni possibile accesso. Dal corteo sono state lanciate a più riprese uova, fumogeni e qualche bottiglia contro le forze dell’ordine. Il primo momento caldo a poche decine di metri dalla partenza del corteo, da Palazzo Nuovo, la sede universitaria dove militanti dei centri sociali e dei collettivi studenteschi si erano riuniti in assemblea. La polizia ha subito fatto indietreggiare i manifestanti all’imbocco di via Po. Il corteo si è poi ricomposto e diretto verso altre zone del centro nel tentativo di avvicinarsi il più possibile alle zone transennate, dove si sono verificati altri momenti di tensione. Vicino al cinema Massimo alcuni antagonisti hanno lanciato tavolini di un dehors e sono stati fatti indietreggiare anche con qualche manganellata. Nel pomeriggio erano stati gli attivisti di Extinction Rebellion a prendersi la scena salendo a sorpresa sul tetto di un edificio in piazza Carlo Emanuele II, sede della facoltà di biologia, da dove hanno mostrato uno striscione con la scritta ‘The king is nake, G7 is a scam’ (Il re è nudo, il G7 è una presa in giro’.). Poi gli attivisti avevano bloccato una strada ballando al ritmo della musica techno: una cinquantina le persone identificate dalla Digos della questura di Torino che durante le perquisizioni ha sequestrato corde da arrampicata e coltellini modello svizzero.

Continua a leggere

Cronache

Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

Pubblicato

del

Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto