Collegati con noi

Esteri

Reporter incinta respinta da Nuova Zelanda accolta da talebani

Pubblicato

del

 Una giornalista neozelandese incinta e’ stata accolta dai talebani a Kabul dopo che, a causa delle norme anti-Covid, il suo Paese non l’ha autorizzata a rientrare dal Qatar. Charlotte Bellis, questo il nome della reporter che ha raccontato la sua storia “brutalmente ironica” al New Zealand Herald, in agosto aveva lavorato in Afghanistan per Al Jazira assieme al suo compagno, il fotografo belga Jim Huylebroek. Era rientrata al quartier generale di Doha a settembre quando si e’ accorta di essere incinta. Essendo illegale in Qatar aspettare un figlio senza essere sposati la giornalista ha deciso di rientrare in Nuova Zelanda ma le rigide norme anti-Covid imposte nel suo Paese le hanno impedito l’ingresso. A quel punto lei e il suo compagno si sono trasferiti in Belgio ma non avendo un permesso di soggiorno non e’ potuta restare. L’unico altro Paese per il quale la coppia aveva il visto era l’Afghanistan e cosi’ Charlotte ha deciso di rivolgersi ai suoi contatti tra alti funzionari talebani. “Siamo felici per te, puoi stare qui, non avrai nessun problema”, le hanno detto aggiungendo di dire di essere sposata ma qualora si venisse a sapere che non lo e’ di “chiamarli”. “Andra’ tutto bene”, l’hanno rassicurata. Bellis, che dovrebbe partorire una bambina a maggio, non e’ ancora riuscita a tornare in Nuova Zelanda ma ha detto che raccontare la sua storia ha velocizzato la procedura per l’ingresso. Il ministro neozelandese per l’emergenza Covid Chris Hipkins ha chiesto verifiche sul suo caso.

Advertisement

Esteri

Un giudice minaccia di sospendere WhatsApp in Brasile

Pubblicato

del

Un giudice del Tribunale di Giustizia dello stato di Goiás, nel Brasile centrale, ha ordinato che Meta ripristini l’accesso al giornalista Abadio Moises Filho di WhatsApp Business, uno strumento che utilizzava per attività professionali. In caso di inadempimento, l’azienda sarà multata e persino affrontare la sospensione dell’applicazione in tutto il Brasile, riporta il portale Poder360. La decisione è stata emessa l’altroieri da Luiz Antônio Afonso Júnior, del tribunale di Catalão, città di 120mila abitanti in un processo intentato dal giornalista che afferma che la sospensione del suo Whatsapp è avvenuta “senza spiegazioni”.

Se Meta non rispetterà l’ordine del tribunale entro la mezzanotte di oggi, 12 febbraio, sarà applicata una multa giornaliera di 500 euro (3.000 reais) fino a un massimo di 8.300 euro (50mila reais). Il giudice ha determinato che “in caso di nuove violazioni, la multa potrà essere nuovamente aumentata e potranno essere applicate altre misure coercitive, inclusa la possibilità di blocco dei conti bancari o la sospensione temporanea delle attività nel paese (il Brasile)”. Nella sua sentenza, Afonso Júnior ha affermato che la perdita di accesso a WhatsApp Business ha causato “seri impatti” al giornalista, compromettendo la sua comunicazione e risultando in “notevoli danni finanziari”. (

Continua a leggere

Esteri

Nuovo decreto Trump richiama all’ordine il corpo diplomatico Usa

Pubblicato

del

Donald Trump ha emanato un decreto in cui invita il corpo diplomatico degli Stati Uniti a parlare con una voce sola, interpretando la linea dettata dal presidente. Nel provvedimento, il presidente americano ricorda che “tutti i funzionari o dipendenti incaricati dell’attuazione della politica estera degli Stati Uniti devono farlo sotto la direzione e l’autorità del presidente”. “La mancata attuazione fedele delle politiche del Presidente costituisce motivo di provvedimenti disciplinari, fino alla rimozione”, ha aggiunto nel decreto intitolato “Una voce unica per le relazioni internazionali dell’America”. L’ordinanza è rivolta sia ai diplomatici di carriera sia alle migliaia di civili del Dipartimento di Stato, un vasto ministero che conta fino a 80.000 dipendenti in tutto il mondo. Il Segretario di Stato Marco Rubio ha il compito specifico di “riformare il servizio estero per garantire un’attuazione fedele ed efficace della politica estera del presidente”. I Il decreto arriva addirittura a menzionare la “revisione o sostituzione di manuali o linee guida” che sarebbero contrari alla politica del presidente.

Continua a leggere

Esteri

A Panama centinaia di arresti durante una protesta

Pubblicato

del

Nella capitale di Panama, durante una giornata di mobilitazione contro un piano governativo per aumentare l’età pensionabile, sono stati arrestati più di 450 manifestanti e almeno 15 agenti di polizia sono rimasti feriti. Gli scontri sono scoppiati tra la polizia e i manifestanti che avevano aderito a una giornata di mobilitazione indetta dal sindacato edile Suntracs, che hanno lanciato pietre e bloccato il traffico su una delle arterie principali della capitale panamense.

Il direttore della polizia Jaime Fernandez ha dichiarato che 15 agenti sono rimasti feriti a causa delle pietre e di altri materiali da costruzione lanciati dagli operai dal tetto di un ospedale pediatrico in costruzione, dove si erano rifugiati. “Siamo riusciti ad arrestare più di 450 persone”, ha detto Fernandez.

Il presidente panamense José Raúl Mulino ha condannato le azioni dei manifestanti, da lui definite “terroristi”. Il segretario generale del sindacato Suntracs, Saul Mendez, ha affermato che le proteste continueranno, accusando il governo di voler “rubare soldi ai pensionati e ai lavoratori per darli alle banche”. I manifestanti contestano un disegno di legge all’esame dell’Assemblea nazionale, volto ad aumentare di tre anni l’età pensionabile legale, a 60 anni per le donne e a 65 anni per gli uomini, per ridurre il deficit del sistema pensionistico, a rischio fallimento.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto