Collegati con noi

Economia

Parte rinnovo bancari. Sindacati, ‘ripagare sforzi’

Pubblicato

del

Entra nel vivo la trattativa per il rinnovo dei 264mila lavoratori del comparto bancario con la presentazione della piattaforma dei sindacati all’Abi nel primo incontro formale. Al tavolo di Palazzo Altieri i segretari generali di Fabi, First Cils, Uilca, Fisac Cgil e Unisin hanno illustrato i punti della proposta, votata a larghissima maggioranza dalle assemblee dei lavoratori e già inviata alla controparte lo scorso 6 luglio. I sindacati hanno battuto il tasto sui forti utili realizzati dalle banche, realizzati anche grazie allo sforzo dei lavoratori che si trovano di fronte agli aumenti dell’inflazione per chiedere l’accettazione della proposta economica (435 euro) oltre a diverse misure sull’orario di lavoro, il lavoro da remoto e le politiche commerciali.

In particolare il segretario della Fabi Lando Sileoni, nel suo intervento ha rilevato come sia “arrivata l’ora di ripagare anche i lavoratori dei sacrifici e degli sforzi che hanno consentito” al settore bancario “utili così elevati con il giusto riconoscimento economico”. Sileoni ha sciorinato una serie di dati aiutandosi con grafici e tabelle: “Gli utili del settore dopo la perdita complessiva di 2,5 miliardi nel 2012, si sono attestati a 3,7 miliardi nel 2015, 15,7 miliardi nel 2019, 25 miliardi nel 2022; in 10 anni +1.000%. Rispetto alla crescita degli utili i costi del personale sono cresciuti molto meno: in 10 anni solo +17%” ha rilevato. Un tema ripreso dalla segretaria Fisac Susy Esposito, mentre il segretario della Uilva Fulvio Furlan ha invitato la controparte a cogliere “la lungimiranza e il valore della piattaforma”.

E il quello della First Cisl Riccardo Colombani ha auspicato che “la trattativa sul contratto nazionale sia impostata nel modo giusto e il rinnovo raggiunto in tempi brevi”. Parole di apertura anche dalla presidente del Casl Ilaria Dalla Riva “lavoreremo per realizzare una convergenza e quindi definire il nuovo contratto collettivo nazionale di categoria in grado di fornire a tutte le lavoratrici, a tutti i lavoratori e a tutte le imprese bancarie un quadro certo di regole e di trattamenti al passo con i tempi per continuare ad affrontare positivamente i profondi e complessi cambiamenti in atto”. Il prossimo incontro è ora fissato per il 26 luglio.

Advertisement

Economia

Aci, 4 automobili su 10 in Italia hanno oltre 15 anni

Pubblicato

del

Quattro automobili su dieci sulle strade italiane hanno più di 15 anni. Più insicure e inquinanti, rendono il parco macchine nazionale il più vecchio d’Europa e ancora quasi immune alla penetrazione delle auto elettriche. Seppure in crescita, queste ne rappresentano solo lo 0,4% alla fine dello scorso anno. L’Aci-Automobile club d’Italia e Fondazione Caracciolo descrivono le elettriche come “per troppi ancora un lusso” e avanzano una proposta per accelerare il ricambio generazionale delle macchine con il ‘noleggio sociale a lungo termine’, nella Conferenza del traffico e della circolazione. Il modello è quello del leasing sociale introdotto in Francia, che vedrà a gennaio la consegna delle prime auto ecologiche a famiglie in difficoltà economica.

Sul tema è in corso un confronto tra l’Aci e i ministeri dei Trasporti, delle Imprese e dell’Ambiente che si sarebbero mostrati interessati. Secondo il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini “il principio è sacrosanto, vediamo come metterlo a terra senza esporci a controindicazioni”. Il suo timore è che possa rivelarsi “una sorta di auto di cittadinanza”, visto l’abuso di certi strumenti in passato, ma invita ad approfondire. Nello specifico l’idea dell’Aci è che lo Stato acquisti tra le 3 e le 5 mila auto ecologiche tra modelli di bassa gamma – termici, ibridi o elettrici – e le noleggi per cinque anni ai cittadini che non riescono a sostituire le loro vecchie auto con gli incentivi più classici.

La rata, calcolata in base all’Isee, all’anzianità dell’auto da rottamare e del modello noleggiato, andrebbe da 75 a 125 euro al mese. I primi fondi individuati da utilizzare sono quelli rimasti dalle ultime campagne di incentivazione, a partire dai 100 milioni per le auto elettriche per i quali non ci sono state richieste. “L’auto di domani deve essere sicura, sostenibile e accessibile”, ha affermato il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, ricordando che sono 11 milioni e 500 mila le auto euro zero, uno, due e tre e che per almeno un trentennio la percentuale di veicoli termici datati sulle strade resterà significativa. Ne deriva un problema per le emissioni, e anche per la sicurezza.

Le nuove tecnologie avrebbero potuto evitare, negli ultimi 10 anni, il 28% degli scontri frontali, il 21% di quelli laterali e l’11% degli incidenti con i pedoni, secondo l’Aci. Sul tema incide anche la crisi demografica – come ha segnato Rapporto sulla mobilità degli italiani a cura di Isfort – con una popolazione sempre più anziana che si muove di meno e, per farlo, non rinuncia alla sua vecchia auto, per quanto inquinante e poco sicura. L’Automobile club invita ad accelerare nell’adeguare la normativa e le infrastrutture ai veicoli con sistemi avanzati di assistenza alla giuda e a quelli a guida autonoma e a formare gli automobilisti di domani a partire dai programmi di esame per le patente di guida. Un altro appello è quello a non sottovalutare il contributo significativo alla decarbonizzazione che può venire dai biocarburanti avanzati.

Continua a leggere

Economia

Roma fuori con 17 voti, Expo a Riad

Pubblicato

del

Roma è fuori da Expo con appena 17 voti. Riad è la candidata che ha vinto con 119 voti. Busan ha ottenuto 29 voti. – Festa saudita a Issy-les-Moulineaux, dove la vittoria di Riad nella gara per aggiudicarsi l’Expo 2030 è andata molto oltre le previsioni. Fra gli arabi è festa grande, tra canti tradizionali, baci e abbracci nel Palais des Congrès dopo la decisione dei delegati del Bie, che hanno votato in 165 su 182.

Continua a leggere

Economia

Expo 2030, oggi a Parigi si decide fra Roma, Busan e Riad. Testimonial Bebe Vio, Impacciatore e Trudy Styler

Pubblicato

del

Oggi a Parigi verrà deciso quale città del mondo ospiterà l’Expo 2030: con Roma in Italia le altre candidate sono Busan in Sudcorea e Riad in Arabia Saudita, adesso è caccia agli utlimi voti. Inutile dire che la ricca Arabia Saudita ha fatto già campagna acquisti, soprattutto nei paesi africani. Per l’Italia ha dichiarato già il voto Israele ed altre nazioni. Per l’arringa finale saranno tre donne a chiedere il voto per l’Italia: Bebe Vio, due volte oro nel fioretto paralimpico,  Sabrina Impacciatore reduce dal successo al livello globale per la serie tv The White Lotus, e Trudy Styler attrice, ambasciatrice Unicef ed attivista per i diritti umani, e in video il marito Sting, loro due apriranno il racconto della loro esperienza di vita in Italia. E Gualtieri annuncia sorprese nella presentazione parigina.

La candidatura dell’Italia per l’organizzazione dell’Esposizione Universale 2030 a Roma dal primo maggio al 31 ottobre 2030 è incentrata sul tema “Persone e Territori: Rigenerazione, Inclusione e Innovazione”. Per Expo 2030 Roma gli organizzatori stimano la partecipazione di circa 150 nazioni diverse e circa  a 23,6 milioni di visitatori (quasi metà dei quali stranieri).  Numeri che porteranno a più di 30 milioni di presenze che equivale dal punto di vista economico, secondo il comitato organizzatore,  50 miliardi e il 3% del Pil.

Nei mesi scorsi avevano presentato la loro candidatura, poi ritirata, anche Mosca e Odessa, in Ucraina.

 

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto