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Pagelle azzurri: Donnarumma apre le ali, Bonucci super

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Ecco le pagelle degli azzurri.

DONNARUMMA 8.5: non puo’ nulla quando dopo solo due minuti Shaw sbuca alla sua destra e calcia al volo. Da allora resta guardingo sugli attacchi inglesi, che poco concludono la tanta mole di gioco offensivo, ma vola a deviare la testata di Stones su angolo con una parata fondamentale un attimo prima del pari azzurro. Poi para due rigori, e diventa l’eroe della serata.

DI LORENZO 6.5: subito l’errore macroscopico che infiamma la Wembley tutta inglese. Pensa infatti a stringere al centro su Kane, e si perde Shaw che gli sbuca alla spalle per l’1-0. Piano piano prende le misure, ma non trova la forza di affondare lasciando solo Chiesa. Meglio quando dalla sua parte entra Berardi.

BONUCCI 8 : segue Kane quando sta lontano, e da principio cade nella trappola del centravanti boa che risucchia la difesa e apre sulle fasce, specie la destra. Poi prova a dare la scossa caratteriale facendo il regista arretrato, e la da’ davvero col gol dell’1-1. Glaciale sul rigore finale.

CHIELLINI 7.5: a turno su Sterling e su Kane nell’anticipo di testa che impedisca rapidi contropiedi, lotta come un leone quando la linea e’ saltata e in area il pallone scotta EMERSON 6.5: dalla sua parte bisognerebbe spingere, perche’ Walker e’ l’anello debole della linea difensiva, ma lo fa con timidezza per meta’ partita. Cresce con tutta la squadra nella ripresa e conserva fiato per i supplementari. Dal 13′ sts FLORENZI sv.

BARELLA 6: sperduto nel ritmo forsennato degli esterni inglesi, viene spesso ripreso da Mancini ma non trova ne’ la ‘garra’ giusta ne’ il tempo di inserimento. Prende anche il giallo, poi esce.

Dal 9′ st CRISTANTE 6.5: piu’ fisicita’ rispetto al compagno, ed e’ quel che serve, e persino qualche inserimento JORGINHO 6.5: da’ ordine quando la nave in tempesta, ma trova poco movimento sulla sua dorsale e sulle ali. Soffre per una botta che rischia di vederlo uscire, ma stringe i denti e tiene per mano la squadra finche’ la matassa non e’ sbrogliata. Sbaglia il rigore, fortuna che non e’ decisivo VERRATTI 6.5: piccolo e tenace, ingaggia duelli fisici con i due mediani di Southgate. Conquista metri al rientro in campo, e mette lo zampino – anzi la testa- nel gol di Bonucci. Dal 6′ pts LOCATELLI 6.5: dinamismo giusto al momento giusto, ma perde il tempo della battuta in chiusura di primo tempo supplementare CHIESA 7.5: e’ l’azzurro piu’ pericoloso, e non solo per il gran tiro al 35′ frutto di una percussione personale. Si danna l’anima da terzino, ala, punta centrale, e se non segna e’ solo perche’ Pickford gli nega la gioia nella ripresa. Esce solo per una botta. Dal 40′ st BERNARDESCHI 6.5 : pericoloso su punizione, gli manca la giocata che freschezza e tecnico consentirebbero IMMOBILE 5: scompare tra i giganti Maguire-Stones, e non solo perche’ i palloni che arrivano sono pochi. Dal 9′ st BERARDI 6.5: si piazza a destra per aprire il gioco e da’ ampiezza, poi sfiora il gol inserendosi sul lancio di Bonucci INSIGNE 7: il talento si alimenta come una fiammella, e la sua stasera e’ davvero spenta. Ci prova a inizio ripresa con una punizione che e’ la sua, ma il giro e’ largo oltre l’incrocio. Per un tratto va a fare il falso nove e ha la palla giusta ma la alza su Pickford invece che colpire di precisione. Dal 1′ pts BELOTTI 6: poco incisivo, ancora una volta CT MANCINI 9 : Chiude in lacrime, abbracciato all’amico di una vita Vialli, un cerchio aperto tanti anni fa da calciatore proprio su questo terreno di gioco, battuto con la sua Sampdoria dei miracoli in finale di Coppa dei Campioni. Era un allenatore in campo, e’ diventato un grande commissario tecnico: ha costruito una nazionale fondata sul senso si sacrificio e sul gioco, sul gruppo e sulla capacita’ di fare i cambi giusti in corso di gara. La sua nazionale non perde da una vita, dal 10 settembre 2018, era un altro mondo, 34 partite di seguito senza sconfitte: basterebbe questo a giustificare il voto, ma c’e’ molto di piu’ un titolo europeo che mancava all’Italia da 53 anni.

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Mario Cipollini assolto da calunnia contro Ivano Fanini

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Mario Cipollini è stato assolto oggi dal tribunale di Verona dall’accusa di avere calunniato il suo ex patron, Ivano Fanini, perché il fatto non costituisce reato. La sentenza è stata emessa oggi al giudice Peter Michaeler che si è riservato di pubblicare le motivazioni entro 15 giorni. Il pubblico ministero Eugenia Bertini aveva chiesto la condanna a due anni per il campione di ciclismo. Il “Re Leone” era finito a processo in una lite giudiziaria che si trascina da oltre un decennio con il dirigente sportivo che lo aveva scoperto e lanciato nel ciclismo.

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Calcio a 5, Italservice denuncia: aggrediti nel post partita con Benevento con calci e pugni

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Aggrediti con calci e pugni da una ventina di persone (tesserati e non) i giocatori, lo staff e i dirigenti dell’Italservice Pesaro, dopo il pareggio per 4-4 maturato sul campo del Benevento, valevole per il campionato di serie A di Futsal. I biancorossi, fa sapere la società dal proprio sito, sarebbero stati vittima di un’aggressione violenta all’interno degli spogliatoi al termine della gara: i fatti si sono verificati immediatamente dopo il triplice fischio.

La squadra, rientrata negli spogliatoi per il consueto post-gara, riferisce il club, sarebbe stata raggiunta e aggredita da almeno una ventina di persone del posto, tra tesserati e non. Il primo a essere colpito risulterebbe il tecnico dei biancorossi, Paolo Del Grosso, seguito poi da tutto il gruppo squadra. Calci, pugni e insulti in un clima surreale, il tutto sotto gli occhi del commissario di campo, rimasto apparentemente impotente di fronte all’escalation di violenza.

La società ha subito allertato le forze dell’ordine e ha annunciato che presenterà denuncia formale contro ignoti, affinché siano individuati e perseguiti i responsabili di quella che viene definita “una violenza senza precedenti”. “Follia, vergogna – si legge nella nota del club – avremmo voluto parlare di sport, della partita, come sempre. Invece siamo costretti a raccontare l’inimmaginabile”.

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MotoGp: prima volta Marquez Jr a Jerez,Bagnaia sul podio

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Prima vittoria in MotoGP per Alex Marquez, che trionfa sulla Ducati del Team Gresini a Jerez e torna in testa al Mondiale. Ora lo spagnolo ha 1 punto di vantaggio su suo fratello Marc, scivolato nel corso del terzo giro e dodicesimo al traguardo con la sua Ducati ufficiale danneggiata. Sul podio anche Fabio Quartararo su Yamaha e Francesco Bagnaia che si ritrova così a -20 punti dal leader della classifica. Ai piedi del podio ha chiuso la Ktm Tech 3 di un convincente Maverick Vinales, seguito dalla Ducati VR46 di Fabio Di Giannantonio. Domenica invece da dimenticare per Franco Morbidelli, che prima ha commesso un errore in partenza, poi è riuscito a rimontare, ma ha chiuso la sua gara nella ghiaia al 17° giro.

Il team ha fatto sapere che la botta gli è costata un problema alla cervicale che mette a rischio la sua presenza nei test di lunedì. Al 6° e 7° posto hanno tagliato il traguardo le Ktm ufficiali di Binder e Acosta, mentre al 9° si è piazzata l’altra Tech 3 di Bastianini. In zona punti anche Marini con la Honda ufficiale (10°) e Bezzecchi con l’Aprilia ufficiale (15° dopo un lungo al primo giro e una gara tutta nelle retrovie). Sul circuito di casa trionfa il Marquez che non t’aspetti: in assenza del fratello maggiore, ci pensa Alex a far gioire il pubblico spagnolo. Dopo cinque anni e mezzo in MotoGP e ben otto secondi posti tra Sprint e GP in questa stagione è stata finalmente la domenica di Alex. Davanti al proprio pubblico il catalano ha potuto festeggiare la prima vittoria nella classe regina al termine di una gara senza storia. Fatto passare qualche giro di studio, il pilota del Team Gresini sorpassa Bagnaia e si piazza in seconda posizione all’inseguimento di Quartararo partito in pole position. Il francese della Yamaha (che torna sul podio dopo due anni) si difende, ma deve arrendersi all’undicesimo giro, quando Marquez Jr piazza l’attacco alla prima staccata.

Il francese accusa il colpo e viene subito braccato anche da Bagnaia. Pecco non riesce a passare e intanto Alex prende il largo, toccando un vantaggio superiore ai due secondi. È il momento decisivo. Marquez vola verso la vittoria, mentre Quartararo si difende egregiamente. Ottimo quarto posto per Maverick Vinales, vicino al podio. “È stata una sensazione meravigliosa – commenta la sua prima vittoria Alex Marquez- Non mi potevo immaginare una prima vittoria a Jerez, in Spagna, davanti al nostro pubblico, è stato impressionante. Lo meritava anche il pubblico, le curve 9-10 sono un patrimonio dell’umanità. Meritavano di essere salutati. Sono super contento, penso che abbiamo fatto un capolavoro tutto il weekend, è impressionante. Da ieri a oggi abbiamo fatto un passo avanti. Ci è mancato il passo per sabato, ma dalla Sprint a oggi siamo migliorati. Questa mattina la moto era migliore, ed era chiaro che potevamo lottare con la media dietro. Con Marc in pista non so se avremmo potuto vincere, ma almeno lottare sì”.

Tutto sommato soddisfatto anche Bagnaia: “Nei primi giri ero molto tranquillo, ho fatto la bagarre con Marc Marquez, dopo mi sono messo a spingere per andare a prendere Quartararo, ma una volta che gli sono arrivato sotto, non ho mai avuto lo spunto per riuscire a passarlo e da lì in avanti ho faticato molto. Purtroppo non avevo il mio punto forte, che in questa pista sono sempre state le Curve 11 e 12, che invece Alex riusciva a fare veramente forte. Non mi piacciono questo tipo di gare, perché forse per evitare errori non mi metto nelle condizioni di arrivare vicino. L’anno scorso non ho mai avuto questo tipo di problemi, dovremo analizzare e capire. In ogni caso – conclude il pilota italiano della Ducati ufficiale – ho visto che Marc non era più nelle posizioni di testa e quindi era una buona giornata per recuperare punti”.

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