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Odorometro, Google ci farà sentire anche i profumi attraverso il cyberspazio

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Dopo aver annunciato di utilizzare lo “spazio bianco” per trasmettere il web sui segnali TV a bassa frequenza, ora Google sta

Odorometro. Google ci farà sentire i profumi attraverso il web

rebbe lavorando con i suoi scienziati a un altro innovativo utilizzo dello spettro televisivo. Di che cosa si tratta. Google vuole consentire agli internauti non solo di percepire l’odore dei prodotti pubblicizzati attraverso un device appositamente studiato, ma anche di scandagliare il cyber spazio grazie a un algoritmo molecolare in grado di indicizzare tutti gli odori esistenti. In pratica vedremo la réclame del profumo e se vogliamo, attraverso questo strumento, chiamiamolo odorometro, che Google conta di sperimentare presto prima di metterlo sul mercato, ne annuseremo consistenza, fragranza o peggio, il lezzo se non ci piace. È evidente che potrà servire a sentire ogni profumo.  La traccia olfattiva potrebbe diventare la base per un nuovo modello di identificazione su larga scala e rivoluzionerebbe anche il mondo della sicurezza, oltre ad avere un impatto dirompente sul mondo del web advertising. Ve l’immaginate la pubblicità futura? Ci mostreranno il prodotto e ci diranno: sentite il profumo. Noi sentiremo il profumo del prodotto da comprare mentre Google sente il profumo dei soldi che arriveranno con questa scoperta sensazionale.

Il progetto è ovviamente top secret. È un progetto sviluppato dal centro di ricerca e sviluppo di Zurigo grazie a una task force di dieci ingegneri e 12 sviluppatori indiani indipendenti. Le tecnologie di riconoscimento dell’odore (Digital Scent Technology) non sono una novità, come dimostra uno studio del Monell Chemichal Senses Centre di Filadelfia.

Dietro il progetto dell’odorometro di Google (nome in codice HM-WASSFOOL, che sta per high molecular web analysis senses system for outputs organic legacy) si nasconderebbero il genio visionario di Ray Kurzweil – assunto da Google come ingegnere capo a fine 2012 – e il Dipartimento della sicurezza americana (www.dhs.gov).

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Esteri

Sparatoria in Nord Carolina, 4 agenti uccisi e 4 feriti

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Quattro agenti della polizia sono stati uccisi e 4 sono rimasti feriti durante una sparatoria a Charlotte, in Carolina del Nord. I poliziotti stavano cercando di eseguire un mandato d’arresto nei confronti di un uomo ricercato per possesso illegale di arma da fuoco. Secondo la ricostruzione i primi 4 agenti, che facevano parte della US Marshals Fugitive Task Force, sono stati colpiti a morte mentre si avvicinavano alla casa dell’uomo, la cui identità non è stata resa nota dalla polizia, anche lui morto nella sparatoria nel giardino antistante l’abitazione.

Gli altri 4 poliziotti, invece, sono stati feriti mentre cercavano di prestare soccorso ai colleghi colpiti da un secondo tiratore che ha aperto il fuoco dall’interno della casa. Dopo alcune ore di stallo, dei veicoli blindati hanno fatto irruzione nella casa al cui interno erano barricati una donna e un ragazzo di 17 anni, entrambi arrestati. Le forze dell’ordine hanno dichiarato di aver sequestrato anche un fucile “ad alta potenza”.

“Oggi abbiamo perso alcuni eroi che stavano semplicemente cercando di mantenere la nostra comunità al sicuro”, ha detto il capo della polizia di Charlotte-Mecklenburg, Johnny Jennings. Il presidente Usa Joe Biden, informato dell’accaduto, ha parlato con la sindaca di Charlotte, Vi Lyles, a cui ha espresso le sue condoglianze e il suo sostegno alla comunità.

“Sono eroi che hanno compiuto il sacrificio estremo, correndo verso il pericolo per proteggerci”, ha detto Biden, che ha poi aggiunto: “Piangiamo per loro e per i loro cari. E preghiamo per la guarigione dei coraggiosi ufficiali che sono rimasti feriti”.

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Esteri

Ucraina, Blinken: ci saremo se Mosca vuole negoziare

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Se la Russia mostrerà un sincero desiderio di negoziare per porre fine alla guerra in Ucraina, gli Stati Uniti saranno sicuramente presenti: lo ha detto il segretario di Stato americano Anthony Blinken in una conversazione con il presidente del World Economic Forum, Borge Brende, a Riad, secondo quanto riporta Radio Liberty. La fine della guerra dipende dal presidente russo Vladimir Putin, ha affermato Blinken: “Non appena la Russia dimostrerà di voler sinceramente negoziare, noi saremo sicuramente lì, e credo che anche gli ucraini saranno lì”, ha aggiunto.

“Essa (la fine della guerra, ndr) dipende in gran parte da Vladimir Putin e da ciò che deciderà… Spero che Putin capirà il messaggio e dimostrerà la sua disponibilità a negoziati sinceri in conformità con i principi fondamentali che sono alla base della comunità internazionale e della Carta delle Nazioni Unite: sovranità, integrità territoriale, indipendenza”, ha affermato Blinken.

Secondo il segretario di Stato americano l’aggressione della Russia si è trasformata in un fiasco strategico per Mosca, che ha dovuto compiere enormi sforzi per eludere i controlli e le sanzioni sulle esportazioni ed è stata costretta a riorientare la propria economia: una situazione che non può essere sostenuta a lungo termine. In generale, quindi, il Paese adesso è più debole economicamente e militarmente. Gli ucraini, intanto, sono uniti “come mai prima d’ora” contro la Russia, ha aggiunto Blinken e “la Nato è più forte e più grande”.

L’Europa nel frattempo “si è liberata della dipendenza dalle risorse energetiche russe in modo straordinario in soli due anni. Tutto ciò, a mio avviso, rappresenta un enorme fallimento strategico per la Russia. Spero che questo venga riconosciuto. Non appena la Russia dimostrerà di voler sinceramente negoziare, noi saremo sicuramente lì, e credo che anche gli ucraini saranno lì”.

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Guerra Ucraina

Isw, dopo Avdiivka la scelta è tra Pokrovsk o Chasiv Yar

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Le forze russe hanno l’opportunità di scegliere tra molteplici direzioni tattiche per le loro future azioni offensive vicino ad Avdiivka, nella regione orientale del Donetsk, ma non è chiaro dove concentreranno i loro sforzi nel prossimo futuro: lo scrive l’Istituto per lo studio della guerra (Isw). Secondo gli esperti del centro studi statunitense, la stabilizzazione delle loro posizioni a nord-ovest di Avdiivka presenta al comando russo una scelta: continuare a spingersi a ovest verso l’obiettivo operativo dichiarato a Pokrovsk, oppure provare a spingersi a nord per condurre possibili ulteriori operazioni offensive intorno a Chasiv Yar. Nella giornata di ieri, intanto, le forze russe si sono assicurate ulteriori guadagni tattici marginali a nord-ovest e sud-ovest di Avdiivka, si legge inoltre nel rapporto.

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