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Cronache

Sinner, Costanzo e Israele: il 2023 visto da Google

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Il tennis, la guerra, poca politica, il cinema, tante curiosità. Google riavvolge il nastro del 2023 e mostra nel suo consueto appuntamento annuale i personaggi, i fatti e i termini che hanno più destato l’attenzione nelle ricerche degli italiani nell’anno che sta per finire. Ci sono Jannik Sinner, la guerra in Israele e Gaza, gli addii a Maurizio Costanzo e Silvio Berlusconi, il significato di lutto nazionale, ChatGpt e il film di Paola Cortellesi C’è ancora domani. Sinner, il giovane talento del nostro tennis che ha fatto riesplodere la popolarità di questo sport, è primo nella classifica dei personaggi di ‘Un Anno di Ricerche su Google’. E’ seguito dall’attaccante della Roma Lukaku e dall’evergreen Peppino di Capri. In ordine sparso ci sono anche Marta Fascina, Elly Schlein e Andrea Giambruno, ex compagno di Giorgia Meloni.

La guerra in Medio Oriente, la Striscia di Gaza, Hamas e i Kibbutz, sono invece i termini che nel nostro paese hanno segnato il picco di traffico sul motore di ricerca nelle classifiche dei ‘perchè’ e ‘cos’è’; insieme al 41bis, ChatGpt – il popolare software che ha dato uno scossa all’intelligenza artificiale – e Fabio Fazio che ha lasciato la Rai. Tra i personaggi celebri che sono venuti a mancare nel 2023, gli italiani hanno cercato Maurizio Costanzo, Silvio Berlusconi, uno dei pochi politici presenti in queste classifiche di fine anno, Matteo Messina Denaro, Toto Cutugno, Gianluca Vialli, Francesco Nuti, l’ex star di Friends Matthew Perry, Tina Turner, Michela Murgia e Gina Lollobrigida. Nella classifica dei ‘cosa significa?’, invece ai primi posti ci sono i termini lutto nazionale, transgender, Papa emerito, e anche Apayinye, una parola – mistero dell’algoritmo – nata su TikTok e usata in risposta a chi non capisce una domanda.

Tra i film che hanno fatto più tendenza nel nostro paese nel 2023 ci sono Oppenheimer, Barbie e il campione d’incassi C’è ancora domani; Paola Cortellesi è anche nella lista delle attrici e attori che hanno registrato un picco di ricerche degli italiani insieme a Chiara Francini e Luisa Ranieri. Mare Fuori, Buongiorno, mamma! e Lidia Poët sono invece ai primi posti delle serie tv in Italia. Sulla scia di Sanremo, la lista dei cantanti vede in cima Rosa Chemical, Fedez e Marco Mengoni (la sua canzone Due vite è anche la più cercata tra i testi). Infine, tra le curiosità, le ricette più popolari tra gli italiani sono le lenticchie, i bigoli e lo scammaro, un piatto povero della cucina napoletana. Mentre tra i ‘come vestirsi’, gli italiani hanno cercato consigli sul carnevale, matrimoni e funerale.

In occasione del suo venticinquesimo compleanno festeggiato a settembre, Google ha redatto anche una classifica dei trend più cercati di sempre a livello globale. Anche qui c’è un po’ d’Italia, con Leonardo da Vinci e la Gioconda, risulati l’artista e l’opera d’arte più popolari di sempre. Taylor Swift, da poco nominata personaggio 2023 dal Time, è la più cercata di sempre nella categoria cantautori-cantautrici; i Beatles nella sezione rock band, Cristiano Ronaldo è al top degli atleti. La trilogia più cercata di sempre è The Twilight Saga. Minecraft il videogioco. Beyonce e Rihanna, sono rispettivamente le Grammy winner e l’icona di stile, più cercate di sempre.

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Cronache

Caso Huawei, l’avvocato di Lucia Simeone: mai emesse fatture, pronta a difendersi anche in Belgio

Il legale della collaboratrice dell’europarlamentare Martusciello smentisce ogni coinvolgimento: “Non ha partita Iva, i bonifici ricevuti sono personali”.

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Lucia Simeone, collaboratrice dell’europarlamentare Fulvio Martusciello (Forza Italia), è al centro di un’indagine della magistratura belga su presunte tangenti versate per favorire Huawei nella partita del 5G all’interno delle istituzioni europee. La donna è stata raggiunta da un mandato di arresto europeo ed è comparsa oggi davanti alla Corte d’Appello di Napoli per rispondere alle domande del giudice e del sostituto procuratore generale.

A riferire i dettagli della sua posizione è l’avvocato Antimo Giaccio, difensore della Simeone:
«Secondo quanto emerge da una traduzione ritenuta fedele degli atti, la procura belga contesta a Lucia Simeone il concorso nell’emissione di due fatture che riteniamo essere assolutamente inventate», ha affermato il legale. «L’indagata non è intestataria di alcuna partita Iva e non gestisce attività che prevedano l’emissione di fatture».

I bonifici? «Scambi personali con un ex collega»

Al centro dell’inchiesta ci sarebbero circa 46mila euro in bonifici che, secondo gli inquirenti, avrebbero avuto lo scopo di condizionare alcuni eurodeputati a firmare una lettera a favore di Huawei per chiedere l’apertura del mercato europeo del 5G.

Ma l’avvocato Giaccio precisa: «I bonifici a cui fanno riferimento gli atti sono stati ricevuti da Miguel Benoliel de Carvalho Wahnon Martens, ex collega portoghese dell’onorevole Martusciello e persona con cui Lucia Simeone ha un rapporto personale e di colleganza». Lo stesso legale sottolinea che anche la sua assistita ha effettuato piccoli bonifici all’uomo, da 400 o 500 euro, di natura privata.

Pronta a difendersi in Belgio

Durante l’udienza odierna, Lucia Simeone ha risposto a tutte le domande che le sono state rivolte. Il suo avvocato ha richiesto la concessione della libertà, ribadendo la disponibilità della sua assistita a difendersi in giudizio anche in Belgio, qualora venisse autorizzata l’estradizione.

«È pronta ad affrontare il processo, determinata a dimostrare la propria totale estraneità ai fatti contestati», ha concluso il penalista.

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In Italia 70 detenuti transgender, ‘vivono isolamento’

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Sono sei gli istituti penitenziari italiani che accolgono le persone transgender, per una settantina di detenuti in totale. La loro situazione di “doppia difficoltà”, per la limitazione della libertà e l’appartenenza ad una particolare minoranza è sottolineata dal garante regionale per i detenuti in Emilia-Romagna Roberto Cavalieri che ha promosso per il 9 aprile, nella sede della Regione a Bologna, un convegno di approfondimento sul tema. Il focus sarà sulla sezione di Reggio Emilia dove, viene spiegato, istruzione, formazione professionale e accesso al lavoro, fondamentali per la rieducazione, non vengono garantiti: “Per queste persone si traduce in un vero e proprio isolamento, con la conseguenza della violazione di un diritto fondamentale”, secondo il garante. I dati più aggiornati sono nel rapporto sulle condizioni di detenzione curato di Antigone per il 2023, che conta 69 persone transgender in sezioni protette omogenee riservate, due collocate in una sezione promiscua nuovi giunti, una collocata in isolamento circondariale.

Gli istituti sono Rebibbia Nuovo Complesso (16 su una capienza di 30 posti), Como (11), Reggio Emilia (11), Napoli-Secondigliano (11, di cui 8 collocate nella sezione per persone transgender, su una capienza di 24 posti), Ivrea (7 su una capienza di 20 posti) e Belluno (16). “La scelta di gestire la collocazione in sezioni protette attraverso ‘circuiti’ (connotati dal carattere dell’informalità), anziché attraverso ‘regimi’ (che invece formalizzano la limitazione del diritto all’uguaglianza di accesso al trattamento), non si traduce, nella materialità della condizione detentiva, nel godimento del pieno diritto al trattamento, anzi, può rivelarsi di fatto come una condizione punitiva”, osserva Antigone. “L’essere percepiti e trattati come ‘eccezione’ dentro al carcere non va inteso in termini di opportunità di accedere a una condizione per vari aspetti privilegiata, bensì, al contrario, significa rischiare o sperimentare forme di pluri-stigmatizzazione ed emarginazione”, continua.

“Servirebbe attivare percorsi personalizzati che tengano conto di questa condizione particolare e che non trascurino l’aspetto del disagio psichico che queste persone spesso manifestano”, dice il garante Cavalieri. Nella sezione reggiana (attiva dal 2018), denominata Orione, “il problema riguarda l’offerta di servizi rientranti nel trattamento in carcere, decisamente più carente rispetto ai detenuti maschi”, spiega il garante. Inoltre, “nel caso dei transgender deve essere assicurata la fruizione delle terapie ormonali e della psicoterapia a supporto del percorso di transizione. Un aspetto che, però, non trova piena attuazione a Reggio Emilia, a causa della carenza in struttura di personale sanitario”.

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Gaja ai sommelier, ‘non abbiate paura di Ia e naso artificiale’

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L’innovazione e il progresso tecnologico legato all’intelligenza artificiale non possono spaventare un sommelier professionista. E’ il messaggio del produttore piemontese Angelo Gaja ai numerosi sommelier diplomati oggi durante il 44/o Forum della cultura dell’olio e del vino della Fondazione italiana Sommelier (Fis). “Un naso artificiale potrà forse distinguere – ha detto Gaja – la concentrazione di un vino. Ma c’è qualcos’altro che il naso artificiale non sarà mai capace di fare e che ha bisogno di voi a un certo punto per individuare quando un vino è elegante. L’eleganza di un vino è infatti un aspetto emozionale, non c’è una misurazione meccanica. Solo il soggetto umano ne è capace. Quindi non dobbiamo aver timore dell’intelligenza artificiale e del naso artificiale che arriverà perché la capacità suprema è sempre quello del soggetto che ne è capace”.

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