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Cronache

“Noi non siamo Napoletani”: i tifosi della Curva Nord di Bergamo rispondono alla Figc

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Anche se Atalanta Napoli è il posticipo di campionato (si giocherà solo lunedì) il clima della partita è già incandescente. I tifosi della Dea hanno postato sui social un comunicato per “ribadire il nostro pensiero, che non è mai cambiato e mai cambierà, lunga vita alla passione e alle rivalità”. In realtà è una risposta alle posizioni dei nuovi vertici della Figc contro i cori razzisti negli stadi. Sibilia e Gravina sono stati chiari ed irremovibili con il designatore arbitrale Nicchi: gli arbitri devono fermare partita se vi sono cori razzisti. Le regole ci sono e bisogna farle rispettare.

Evidentemente i tifosi della “Curva Nord Bergamo” non la pensano allo stesso modo tanto da diramare un comunicato nel quale hanno ribadito “Noi non siamo napoletani”.

“Bergamo – hanno scritto – un’altra volta sarà il banco di prova per l’ennesimo strumento di repressione: ecco che si torna a parlare di razzismo, nello specifico di discriminazione territoriale. Qualcuno dice che dobbiamo essere più intelligenti, qualcun altro dice che non dobbiamo cadere nella trappola. Noi rispondiamo che saremo quelli che siamo sempre stati!! Non prendiamo nemmeno in considerazione la possibilità di essere privati di una delle componenti più basilari ed elementari del calcio: gli sfottò tra tifoserie”. E continuando: “Non accettiamo lezioni da nessuno sull’argomento, tantomeno da gente incapace persino di organizzare campionati professionisti e da chi nel calcio Italiano ha piazzato dirigenti che hanno definito i calciatori di colore “mangia banane” e le donne calciatrici “handicappate”. Proprio loro per l’ennesima volta vengono a infangare e parlare della parte più vera e passionale del calcio”. Ed ancora: “Bergamo ha sempre schifato i cori beceri e gli ululati razzisti. Bergamo ha dimostrato di essere sempre stata una piazza matura e credibile. A Bergamo è sempre stata una questione di campanilismo e non di razzismo: ben venga quando sentiamo Bergamasco contadino cantato a gran voce nella maggior parte degli stadi italiani! Ben vengano gli odio Bergamo!” E hanno concluso: “Tutto questo vissuto sulla nostra pelle non ci ferisce, tutto questo non lo reputiamo razzismo ma anzi ci lega semplicemente di più alla nostra terra, ci rende ancor più fieri delle nostre origini.

Noi non siamo Napoletani… la cosa è abbastanza evidente per tutti ma non per qualcuno!”

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Cronache

Coppia aggredita in casa a Napoli, arrestati due loro parenti

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Sono ritenuti responsabili di avere aggredito con il volto coperto due coniugi, loro parenti, al culmine di una lite familiare, le due persone arrestate con l’accusa di tentato omicidio e lesioni gravi dalla Squadra Mobile che hanno indagato sulla vicenda coordinata dalla Procura di Napoli (VII sezione, pm Alessandra Cataldi, procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli). I fatti contestati risalgono al maggio del 2023 quando marito e moglie vennero aggrediti in casa. Lui finì in ospedale con numerose ferite da arma da punta e taglio per cui fu sottoposto a un delicato intervento chirurgico.

L’uomo si mostrò reticente con la Polizia di Stato, riferendo agli agenti di essere stato aggredito da 4-5 persone travisate giunte a bordo di scooter e non fornendo altri particolari utili alla loro identificazione. Solo quasi un mese dopo, il 16 giugno, la moglie si è presentata, spontaneamente, in Questura dove, oltre a esporre quanto subìto , riferì anche che ad aggredire lei e il marito erano stati i suoi cugini, . Una versione dei fatti confermata anche dal marito, qualche giorno dopo. Il movente dell’aggressione venne inquadrato dagli investigatori della Squadra Mobile in screzi in famiglia che videro protagonisti zii, nipoti e cugini.

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Ambiente

Peronospora, al via il 19 settembre aiuti per 47 milioni al settore vitivinicolo

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A partire dal 19 settembre, prenderanno il via da parte di Agea i pagamenti dei fondi di solidarietà destinati agli agricoltori colpiti dalla Peronospora. Gli aiuti, per un totale di 47 milioni di euro, sono riservati alle aziende che hanno subito una riduzione di produzione di almeno il 30% a causa dell’infezione fungina che ha colpito nel 2023.

“Abbiamo messo a disposizione tutto ciò che potevamo per sostenere in particolare le piccole e medie imprese, che sono maggiormente vulnerabili rispetto a eventi così distruttivi”, ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

“Il nostro obiettivo – ha rimarcato il ministro – è proteggere il futuro del settore vitivinicolo e offrire un sostegno concreto alle imprese danneggiate. La rapidità e la gravità con cui la Peronospora si è diffusa, complice il clima eccezionale di quell’anno, hanno richiesto un intervento straordinario, e il Governo Meloni ha risposto con decisione”. “Sono circa 30.000 – fa sapere il ministero in una nota – le aziende agricole che hanno fatto richiesta per accedere a tali fondi, una cifra che dimostra l’ampiezza della crisi che ha interessato sia il comparto dell’uva da tavola che quello del vino”.

Il ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, si legge ancora nella nota, “ha destinato tutte le risorse disponibili per sostenere le imprese agricole colpite: 7 milioni di euro provenienti dalla legge 163/2023 e ulteriori 40 milioni dal Decreto Agricoltura. Il 40% dei fondi sarà erogato a tutte le aziende richiedenti, mentre il restante 60% sarà assegnato come quota aggiuntiva alle imprese che hanno adottato misure di prevenzione”.

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Cronache

Reati contro la pubblica amministrazione, arresti

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Travolge anche la Puglia lo scandalo dei falsi titoli formativi e diplomi, che sarebbero stati rilasciati da alcune società in cambio di denaro. La Guardia di finanza di Bari e Barletta sta eseguendo nove misure cautelari e il sequestro di beni per circa 10 milioni di euro, in esecuzione dei provvedimenti firmati dal gip di Trani su richiesta della Procura guidata da Renato Nitti.

L’accusa a carico degli indagati è associazione per delinquere dedita alla commissione di reati contro la fede pubblica, il patrimonio e la pubblica amministrazione. Le misure cautelari sono state eseguite in Puglia e in altre regioni. La Guardia di finanza ha eseguito perquisizioni in tutta Italia.

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