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Neuromed partecipa all’infrastruttura federale europea per le immagini del cancro appena lanciata.

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Lanciata la costruzione dell’infrastruttura federale europea per le immagini del cancro. La partecipazione dell’I.R.C.C.S. Neuromed

Il Consorzio EUCAIM, al quale Neuromed contribuirà con le sue competenze e i dati raccolti, punta a realizzare un grande atlante europeo. 60 milioni di immagini diagnostiche verranno usate per addestrare le Intelligenze Artificiali

Le Intelligenze Artificiali (AI) saranno un supporto cruciale nella diagnostica per immagini (Imaging) del cancro, dalla rilevazione precoce dei tumori alla valutazione dell’efficacia terapeutica. Ma le AI devono essere addestrate e, come avviene per gli esseri umani, l’esperienza è tutto. Ecco perché il Consorzio EUCAIM, lanciato ieri a Bruxelles, punta a raccogliere oltre 60 milioni di immagini diagnostiche. Questa grande iniziativa europea vedrà il Dipartimento di Innovazione in Ingegneria e Fisica dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS) partecipare con la realizzazione degli algoritmi di Intelligenza Artificiale e con la definizione dei dati PET, in stretto coordinamento con l’Infrastruttura di Ricerca Europea Euro-BioImaging (ERIC – www.eurobioimaging.eu).

La Federazione Europea per le Immagini del Cancro (EUCAIM) è un progetto di infrastruttura rivoluzionario, che mira a potenziare l’imaging e l’Intelligenza Artificiale per la medicina di precisione per i pazienti e i cittadini europei colpiti dal cancro. EUCAIM stabilirà un Atlante Distribuito di Imaging del Cancro con oltre 60 milioni di dati di immagini del cancro, naturalmente in forma anonima, da oltre 100.000 pazienti. I dati, accessibili a clinici, ricercatori e innovatori in tutta l’UE, saranno cruciali per lo sviluppo e la verifica degli strumenti AI.

 

L’infrastruttura sarà ulteriormente arricchita da studi osservazionali provenienti dagli ospedali (21 siti clinici in 12 paesi dell’UE), includerà immagini cliniche e collegamenti con dati clinici, molecolari e di laboratorio e sarà espansa a almeno 30 fornitori di dati distribuiti su 15 paesi entro la fine del progetto, della durata di 4 anni. Le soluzioni AI federate verranno addestrate negli stessi archivi dati degli ospedali, mantenendo in questo modo una totale privacy per i pazienti.

EUCAIM è la pietra angolare dell’Iniziativa Europea per l’Imaging del Cancro promossa dalla Commissione Europea, un punto fondamentale del Piano Europeo per Sconfiggere il Cancro (EBCP), che mira a favorire l’innovazione e l’implementazione delle tecnologie digitali nella cura e nella terapia del cancro. Lo scopo è raggiungere una diagnosi, un trattamento e una medicina predittiva più precisi e veloci.

Il progetto è guidato dal professor Luis Martí-Bonmatí, Direttore del Dipartimento di Imaging Medico, Presidente di Radiologia, Università e Ospedale Politecnico La Fe (Valencia, Spagna), e coordinato dall’Istituto Europeo per la Ricerca Biomedica in Imaging (EIBIR), presso la Società Europea di Radiologia a Vienna, Austria, Le fondamenta di EUCAIM si basano sui risultati del lavoro della Rete “AI per l’Imaging Sanitario”, che consiste in cinque grandi progetti finanziati dall’UE sui big data e l’intelligenza artificiale nell’imaging del cancro: Chaimeleon, EuCanImage, ProCancer-I, Incisive e Primage.

EUCAIM riunisce 76 partner provenienti da 14 stati membri dell’UE, coprendo competenze in diversi campi come imaging e cura del cancro, big data, gestione dei dati FAIR (cioè dati facili da ritrovare, accessibili, interoperabili e riutilizzabili), aspetti etici e legali, sviluppo e implementazione di infrastrutture di ricerca, Intelligenza Artificiale e apprendimento automatico, nonché diffusione, comunicazione e coinvolgimento di tutti i protagonisti dell’imaging biomedico

In linea con la strategia dei dati europei e sostenendo gli obiettivi dello Spazio Europeo dei Dati Sanitari, EUCAIM collaborerà con la Struttura di Prova e Sperimentazione dell’AI per la Sanità sotto il Programma Digital Europe, consentendo alle PMI di accedere alla sua infrastruttura. Il lancio sarà supportato dai servizi degli Hub Europei di Innovazione Digitale.

EUCAIM punta ad un approccio inclusivo e collaborativo per garantire l’adozione a livello politico nei Paesi membri oltre a un ampio utilizzo dell’infrastruttura da parte di clinici, ricercatori e innovatori. I fornitori di dati clinici verranno invitati a partecipare all’iniziativa tramite una procedura di bando aperto durante il corso del progetto.

“Per Neuromed – dice Nicola D’Ascenzo, Responsabile del Dipartimento di Fisica Medica ed Ingegneria del Neuromed – la partecipazione a questo consorzio rappresenta un grande risultato. Il nostro impegno seguirà quelle che sono le linee principali di un centro scientifico come il nostro: fare ricerca in stretta connessione con la clinica, a tutto vantaggio dei pazienti, e puntare su una medicina supportata da tecnologie computazionali capace di affrontare la sfida della prevenzione e della diagnostica precoce”.

 

Per maggiori informazioni su EUCAIM: https://www.eibir.org/projects/eucaim/

Foglio informativo della Commissione Europea Iniziativa Europea per l’Imaging del Cancro e EUCAIM: https://ec.europa.eu/newsroom/dae/redirection/document/92245

Comunicato stampa della Commissione Europea sul lancio dell’Iniziativa Europea per l’Imaging del Cancro, 23 gennaio 2022: https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/ip_23_286

L’IRCCS Neuromed
L’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) Neuromed di Pozzilli (IS) rappresenta un punto di riferimento a livello italiano ed internazionale per la ricerca e la terapia nel campo delle malattie che colpiscono il sistema nervoso. Un centro in cui i medici, i ricercatori, il personale e gli stessi pazienti formano una alleanza rivolta a garantire il miglior livello di assistenza possibile e cure all’avanguardia, guidate dagli sviluppi scientifici più avanzati.

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L’Ema blocca un medicinale contro l’Alzheimer

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L’Agenzia europea per i medicinali ha respinto la raccomandazione per il farmaco Lecanemab contro l’Alzheimer. L’Ema ha annunciato che il rischio di gravi effetti collaterali è superiore all’effetto positivo atteso.

“Il Comitato per i medicinali per uso umano” dell’Ema “ha raccomandato di non concedere un’autorizzazione all’immissione in commercio per Leqembi”, ha sottolineato l’autorità, facendo riferimento in particolare all’insorgere di rischi di emorragia cerebrale nelle persone trattate con il farmaco. Il Lecanemab – nome commerciale Leqembi – è disponibile negli Stati Uniti dall’inizio del 2023 per il trattamento dell’Alzheimer in stadio iniziale. Sebbene la terapia non migliori i sintomi, può rallentarne leggermente la progressione della malattia. Il farmaco, secondo gli esperti, sarebbe quindi adatto solo per un gruppo molto limitato di malati di Alzheimer, meno del 10%. A fronte dei possibili edemi ed emorragie cerebrali, la terapia deve essere monitorata regolarmente con esami di risonanza magnetica. Ora la società farmaceutica Eisai, che ha presentato la domanda, potrà richiedere un riesame entro 15 giorni.

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Preoccupa il virus Oropouche, primi 2 morti in Brasile

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Sale la preoccupazione per il virus Oropouche, diffuso soprattutto nell’America centro-meridionale e nei Caraibi ma che ha fatto registrare ad oggi 4 casi anche in Italia: l’infezione ha causato due primi decessi in Brasile, nello stato di Bahia, e si tratta dei primi registrati a livello mondiale. La conferma è giunta dal Ministero della Salute brasiliano. La febbre di Oropouche è un’infezione virale tropicale trasmessa da moscerini e zanzare e prende il nome dalla regione in cui è stata scoperta e isolata per la prima volta nel 1955, presso il laboratorio regionale di Trinidad, vicino al fiume Oropouche, a Trinidad e Tobago. Il primo decesso è stato confermato il 17 giugno. Il paziente aveva 24 anni, viveva a Valença ed è morto a marzo. Lunedì scorso è stato invece registrato il secondo decesso, di una donna, ed il ministero della Salute sta ancora indagando su un’altra morte sospetta nello stato di Santa Catarina.

L’Organizzazione panamericana della sanità (Paho) ha inoltre emesso un allarme epidemiologico per informare i Paesi membri sull’identificazione di possibili casi, attualmente in fase di indagine in Brasile, di trasmissione del virus Orov dalla madre al bambino durante la gravidanza. In Italia, ad oggi, sono stati diagnosticati 4 casi tutti di importazione, ovvero di soggetti rientranti dal Brasile e da Cuba. La malattia da virus Oropouche, spiega l’Istituto superiore di sanità, è una arbovirosi causata dal virus Oropouche (Orov), un virus a Rna che può essere trasmesso agli esseri umani principalmente attraverso la puntura di Culicoides paraensis, un piccolo dittero ematofago di 1-3 mm, simile ad un moscerino, che nelle aree endemiche si trova in zone boschive nei pressi di ruscelli, stagni e paludi, o di alcune zanzare come Culex quinquefasciatus.

Nessuno di questi vettori al momento è presente in Italia o in Europa. Non è stata al momento confermata la possibilità di una trasmissione da uomo a uomo del virus. Nel 2024 (al 23 luglio), sono stati registrati oltre 7700 casi nel mondo in cinque paesi: Brasile, Bolivia, Peru, Cuba e Colombia. I primi casi registrati anche in Italia sono senza conseguenze gravi. Il rischio di infezione, chiarisce l’Iss, è presente se si viaggia nei paesi in cui è presente il virus. Per chi si trova in queste zone si raccomanda di mettere in atto tutte le precauzioni necessarie ad evitare il contatto con gli insetti vettori: usare repellenti chimici, indossare vestiti che coprano braccia e gambe, soggiornare in case dotate di zanzariere e cercare di ridurre le attività all’aperto nei periodi di maggiore attività vettoriale (alba e crepuscolo).

I sintomi principali dell’infezione sono febbre, mal di testa, dolore articolare e, in qualche caso, fotofobia, diplopia (visione doppia), nausea e vomito. Se si è di ritorno da un viaggio nei paesi in cui è presente il virus e si hanno questi sintomi il consiglio è di rivolgersi al proprio medico. Grazie ad un team multi-disciplinare di esperti, L’Iss è in prima linea per monitorare il rischio da virus Oropouche in Italia per gli aspetti virologici ed epidemiologici.

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Economia

Bollette più chiare, in arrivo dal prossimo anno

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Basta con una sequela di numeri incomprensibili: dal prossimo anno infatti le bollette di luce e gas saranno più semplici da capire. Basterà un colpo d’occhio – spiega l’Arera, l’autorità per l’energia – per rendersi conto di prezzi e consumi. La nuova bolletta debutterà dal primo luglio del 2025, con un frontespizio uguale per tutti e con le principali informazioni generali. Poi uno ‘scontrino dell’energia’, per capire immediatamente consumi e prezzi, e un box offerta che ricorda le condizioni sottoscritte per verificarne l’applicazione.

E’ stata infatti approvata – a seguito di un lungo processo di consultazione con imprese, consumatori e stakeholder – e sottoposta all’analisi dell’impatto della regolazione (Air) la delibera che introduce una revisione organica delle informazioni indicate nella bolletta e della loro organizzazione, estendendola poi alla totalità dei clienti finali connessi in bassa tensione: domestici, condomini, piccole e medie imprese, box, cantine e magazzini. I venditori avranno 12 mesi di tempo per adeguare i propri sistemi all’invio della nuova bolletta. “Una riforma auspicata da tempo e da più parti, che evolve la struttura introdotta nel 2014 con la bolletta 2.0, allineando le informazioni per tutti e rendendole ancora più chiare e semplici, ma soprattutto dando rilevanza al ruolo dei consumatori, mettendoli in grado di verificare i consumi e le proprie scelte di efficienza energetica e di comparare agilmente il proprio profilo con le proposte del mercato”, commenta il presidente di Arera Stefano Besseghini.

Plaudono i consumatori: “Ringraziamo Arera per aver accolto la nostra richiesta e concluso l’iter per rendere le bollette dell’energia più comprensibili agli utenti, specie sul fronte del costo al KWh della luce e al metro cubo per il gas”, afferma Consumerismo No Profit. “In una fase in cui i prezzi dell’energia continuano a essere altissimi e fuori controllo, giudichiamo positivamente la notizia che Arera ha ufficializzato oggi sul debutto della nuova bolletta”, commenta l’Adoc. In dettaglio la nuova bolletta sarà composta da un frontespizio unificato, che corrisponde alla prima facciata della bolletta in cui i venditori sono tenuti a riportare l’importo da pagare e tutte le informazioni essenziali sul cliente sul tipo di servizio in cui è rifornito, sul contratto di fornitura, su fatturazione e pagamenti, etc. Poi un scontrino dell’energia, che riporterà la formazione del costo complessivo dell’energia in relazione ai volumi consumati secondo la struttura quantità x prezzo, suddiviso in “quota consumi” e “quota fissa”, più la “quota potenza” per l’energia elettrica, e ulteriormente dettagliato per voci di spesa (vendita e ‘rete e oneri’). In questa sezione saranno riportate separatamente anche l’Iva e le accise, eventuali bonus, altre partite (interessi di mora, prodotti e/o servizi aggiuntivi etc.) e il canone Rai.

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