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Napoli straripante anche a Cremona, poker azzurro e primato solitario

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Il Napoli vola da solo in testa alla classifica battendo la Cremonese e approfittando del pareggio dell’Atalanta a Udine. Il largo 4-1 della squadra di Luciano Spalletti, almeno come risultato, non deve ingannare, perche’ gli azzurri sudano parecchio per superare i grigiorossi allo Zini e due dei gol arrivano nel tempo di recupero con una Cremonese tutta protesa in avanti alla ricerca del pareggio. Il Napoli comunque conferma una grande maturita’, una continuita’ impressionante e di avere risorse importanti anche in panchina. Dopo le fatiche di Champions League vince una gara importante, senza dover spingere troppo sull’acceleratore, e lancia, se ce ne fosse bisogno, un altro chiaro messaggio alle rivali per il titolo. Dopo nemmeno due minuti, la squadra di Spalletti e’ gia’ a caccia del vantaggio con Rrhamani, che da solo si fa quaranta metri di campo e appena dentro l’area lascia partire un destro che scheggia l’incrocio dei pali. Al 9′ pero’ e’ Zanimacchia a rispondere colpendo il palo con un destro secco. Al 26′ c’e’ un contatto in area tra Bianchetti e Kvaratskhelia, il difensore sembra in anticipo ma l’arbitro Abisso, supportato dal Var, vede il tocco sul piede del georgiano e assegna il rigore che Politano trasforma con freddezza e precisione. Una rete che sembra mettere la gara in discesa per la squadra ospite ma il gol di Dessers a ripresa appena iniziata, frutto di una delle varie azioni di una Cremonese mai rinunciataria, la costringe a dover tornare a fare la partita. Il Napoli comunque parte forte e con Raspadori chiama Radu al doppio intervento e per questo e’ sorpreso dal pareggio dei lombardi, con il primo gol italiano di Cyriel Dessers che sfrutta una deviazione della difesa napoletana su tiro da fuori di Ascacibar. Il Napoli sbanda solo un po’ ma ci pensa l’esperienza di Spalletti a cambiare di fatto la gara con l’innesto di Lozano, Zielinski e soprattutto di Simeone. Il Cholito di testa si conferma implacabile e subito dopo la mezz’ora svetta su un cross di Mario Rui, che Radu valuta male, e appoggia di testa in rete da due passi anticipando Bianchetti. Il Napoli cerca di gestire il vantaggio ma rischia qualcosa su Okereke e Ciofani. Ma con la pazienza delle grandi, dopo aver fatto sfogare la Cremonese chiude i conti nel recupero prima con Lozano, su grande assist di Kvaratskhelia, e quindi con Olivera, approfittando entrambi dei grigiorossi completamente sbilanciati.

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Coppa Italia alla Juve, Vlahovic stende l’Atalanta

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La Juventus si aggiudica la 15esima Coppa Italia della sua storia. La squadra di Max Allegri si impone 1-0 sull’Atalanta, nella finale andata in scena allo stadio Olimpico di Roma, grazie al gol del suo centravanti Dusan Vlahovic e può festeggiare la conquista del trofeo, staccando ulteriormente Inter e Roma con 9 a testa. Inoltre Allegri diventa il primo allenatore nella storia a vincere cinque volte la Coppa Italia, superando a quota quattro Sven-Göran Eriksson e Roberto Mancini. Risveglio amaro per l’Atalanta di Gasperini che alla sua sesta finale deve rimandare il bis dopo quella vinta nell’edizione 1962-1963. I nerazzurri cercheranno di rifarsi in Europa League il 22 maggio a Dublino con il Bayer Leverkusen.

Allegri parte dal 1′ con la coppia Vlahovic-Chiesa, mentre la novità é Iling da quinto di sinistra con Cambiaso a destra e Nicolussi Caviglia in mezzo al campo. Gasperini, invece, sceglie Lookman e De Ketelaere in avanti, con Koopmeiners a supporto e Pasalic da mediano con de Roon che scala sulla linea di difesa con Hien e Djimsiti. La Juve parte subito forte e sblocca subito il risultato e indirizza la gara. Al 4′ servizio in verticale di Cambiaso per Vlahovic che vince il duello di fisico con Hien e, davanti a Carnesecchi, lo batte per l’1-0. L’Atalanta accusa il colpo e all’8′ nuova ripartenza Juventus iniziata da un bel tacco di Vlahovic, ma sul cross finale di Iling Jr Djimsiti mette in angolo. Passa un minuto e ancora bianconeri pericolosi: cross di Nicolussi Caviglia e Gatti manda alto. L’Atalanta prova la reazione al 10′ su una palla persa di Cambiaso, Lookman calcia di prima intenzione ma respinge Danilo. La formazione di Gasperini alza i giri e al 13′ Pasalic si inserisce centralmente ma un tocco di Bremer facilita l’uscita di Perin.

I bianconeri aspettano gli avversari per ripartire, sfruttando la grande corsa di Chiesa e delle sue mezzali, oltre alla buona vena e condizione psicofisica di Vlahovic. Al 34′ ci prova De Ketelaere ma spreca calciando alto sopra la traversa. Sul finale di tempo al 44′ Pasalic conclude dal limite ma Gatti salva la sua porta in scivolata. Ad inizio ripresa l’Atalanta si riaffaccia subito in avanti e al 50′ su un cross di Ruggeri, Iling non interviene mandando fuori giri Zappacosta. Al 51′ ci prova Lookman ma la conclusione viene deviata in angolo. I nerazzurri premono e schiacciano la Juve nella sua metà campo: al 58′ Koopmeiners di testa manda al lato. La gara si innervosisce e la Juve ne approfitta.

Al 64′ altro contropiede Juventus, con Chiesa che scarica su Vlahovic che supera due avversari e conclude ma una deviazione di de Roon consente la parata di Carnesecchi. Nell’intervento però rimane a terra de Roon dopo la grande chiusura. L’olandese esce in lacrime, al suo posto Tolói. L’Atalanta continua a pressare e al 71′ su un cross di Ruggeri, di controbalzo Miranchuk manda alto. La Juve reagisce al 74′ ma il gol di Vlahovic viene annullato per fuorigioco millimetrico dal Var, con l’attaccante che aveva deviato di testa un cross di Cambiaso. La gara è intensa e al l’Atalanta sfiora il pari: al 79′ Lookman rientra sul destro e conclude di precisione ma colpisce la parte esterna del palo. La Juve trema ma risponde e all’83’ Miretti da poco entrato colpisce la traversa con una conclusione in diagonale. In pieno recupero ancora Atalanta all’arrembaggio: al 94′ Ederson sugli sviluppi di una punizione conclude ma Perin respinge. Allegri va su tutte le furie per le decisioni arbitrali e viene espulso al 95′, ma ormai è finita e la Juve può festeggiare.

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Coppa Italia: Allegri espulso al 94′, “dov’è Rocchi?”

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Un Massimiliano Allegri furioso per una punizione concessa all’Atalanta, è stato espulso al 94′ della finale di Coppa dall’arbitro Maresca. Dopo essersi strappato giacca e cravatta di dosso, Allegri ha continuato a protestare ed uscendo ha urlato più volte verso la tribuna autorità “dov’è Rocchi?”, ovvero il designatore degli arbitri.

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Napoli, terapie per Osimhen, in dubbio per la Fiorentina

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Il Napoli si è allenato questa mattina all’SSCN Konami Training Center di Castelvolturno. Gli azzurri preparano il match contro la Fiorentina in programma venerdì allo Stadio Franchi per la 37esima giornata di Serie A (ore 20.45). La squadra ha lavorato sul campo 1 dove ha iniziato la sessione con attivazione e torello.Successivamente il gruppo è stato impegnato in seduta tecnico tattica e partitina finale.Zielinski ha svolto lavoro personalizzato in campo. Per Mario Rui lavoro personalizzato in palestra e campo. Osimhen ha fatto terapie e lavoro personalizzato in palestra. Lindstrom si è allenato in gruppo.

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