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Napoli, Spalletti: vittoria della città e del gruppo

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Luciano Spalletti è molto soddisfatto e nel dopo partita dà una buona parte del merito della vittoria ai tifosi. ”Sul pezzo – dice ai microfoni di Dazn – ci tiene la città, i tifosi che ci danno la possibilità di fare delle cose importanti perchè tutti percepiscono la voglia di vincere”. ”All’inizio – spiega – i ragazzi non sono stati così tranquilli nel far girare la palla come facciamo solitamente. Ci siamo un po’ innervositi su qualche palla persa e la Cremonese ha usato la sua tattica e ci ha fatto perdere energie. Hanno messo tantissime palle nell’area di rigore. proprio per questa nostra difficoltà a tenere palla che è una nostra caratteristica, Poi nel secondo tempo è andata molto meglio perchè abbiamo avuto più tranquillità, più ordine e quello è il modo di giocare della nostra squadra”.

”La disponibiltià dei ragazzi – aggiunge Spalletti – è totale perchè abbiamo calciatori professionisti, tutti bravi ragazzi che si allenano bene, sono disponibili a correre per aiutare la squadra e debbono essere pronti a distruggersi sl campo per un risultato perchè può fare la differenza per noi”. Spalletti commenta poi l’atteggiamento della sua squadra anche nei confronti di alcune decisioni arbitrali. ”Ci sono delle cose – dice il tecnico – che non ci debbono ineterssare e che riguardano cose differenti rispetto a quella che deve essere la nostra attenzione. C’è stato un episodio sul quale potevano avere una reazione differente e invece sono rimasti tutti zitti e ordinati. Quello che ci dà il direttore di gara è quello che ci spetta e noi dobbiamo andare avanti, non dobbiamo innervosirci per aver avuto svantaggi. Quel che conta è vincere le partite.

Se uno si sofferma anche 20 secondi a perdere tempo sono secondi che possono mancare per la vittoria. Anche con due gol di vantaggio non si è mai tranquilli e bisogna cercare il terzo gol come hanno fatto”. ”La chiave – spiega Spalletti – è il modo di allenarsi. Domani mattina ci alleniamo e se non sviluppano un buon allenamento e quelli che sono stati fuori non mettono in pari la fatica con quelli che hanno giocato non va bene. Se nell’allenamenrto si impegnano, viene più alto il livello di qualità, ci si abitua e non ci sono sorprese quando si va contro gli avversari, soprattutto in Europa”. ”Noi dobbiamo pensare a fare partita dopo partita senza pensare che abbiamo già vinto. Conta l’attenzione al dettaglio giorno per giorno perchè, come ho detto, si mangia con il presente e non con il futuro”.

”Quando vai sotto di due gol con il Napoli – dice Ballardini – diventa tutto più complicato perchè sono maestri nella gestione della palla, hanno giocatori straordinari. Per un’ora la Cremonese ‘è stata bene in campo, mi è piaciuta”. ”Siamo convinti – aggiunge il tecnico – che da qui in avanti faremo belle partite e i risultati arriveranno. E’ chiaro che non incontri sempre il Napoli ma la prestazione di oggi ti dà spunti buoni. Dobbiamo avere più personalità e sbagliare meno. Sul primo gol avevamo la palla noi e loro hanno fatto gol. Su queste cose dobbiamo migliorare e certamente lo faremo”. ”C’era la corsa fatta bene al tempo giusto e con l’intensità giusta e quindi mettevamo più pressione sul portatore di palla. Poi con l’andare avanti della partita non siamo stati così ordinati e aggressivi come lo siamo stati nella prima fase”.

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La nuova Gauff in azzurro, Tyra Grant ha scelto l’Italia

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Le ‘frecciate’ arrivate dagli Usa tramite ‘The Athletic’ e New York Times non le hanno fatto molto effetto, Tyra Caterina Grant ha scelto l’Italia, il Paese dove è nata, a Roma, il 12 marzo del 2008. E pazienza se da New York scrivono che l’ha fatto perché nel Bel Paese la concorrenza, agonistica e in fatto di ricerca di sponsor, è minore. La verità è che lei, che tifa Juventus e vuole essere in tribuna all’Olimpico per la partita di sabato 10 tra la Lazio e i bianconeri, ha cominciato a praticare il tennis vincendo a Roma il Lemon Bowl quando aveva 10 anni e poi sviluppando il proprio talento tra Vigevano e Bordighera agli ordini di coach Riccardo Piatti, creatore di campioni.

E proprio a Bordighera, Tyra ha incrociato Jannik Sinner, che ha osservato a lungo e assieme al quale si è anche allenata facendo qualche scambio. Vincitrice di tre Slam di categoria in doppio (Roland Garros nel 2023, Australian Open e Wimbledon 2024), arrivata fino al n. 2 nel ranking delle juniores, Tyra è figlia dell’ex giocatore di basket Tyrone Grant, 48enne di Brooklyn con tanti anni di militanza in Italia fra Livorno, Avellino, Teramo, Milano, Virtus Bologna, Veroli, Treviso e Venezia, e di Cinzia Giovinco, atleta e maestra di tennis.

Proprio mamma Cinzia ha avuto un ruolo importante nella decisione della ragazza di rappresentare l’Italia (a lungo corteggiata dalla Federtennis del presidente Angelo Binaghi), poi quasi a voler ufficializzare il tutto è arrivato il tabellone delle prequalifiche del torneo di doppio degli Internazionali d’Italia, in cui accanto al cognome di Grant, che gioca in coppia con Lisa Piga, è comparsa la bandiera italiana e non quella degli Stati Uniti con cui Tyra (reduce da un anno, il 2023, di allenamenti in Florida sotto l’egida della federazione statunitense) aveva giocato in precedenza. Anche il New York Times ha messo nero su bianco scrivendo che “un portavoce della Wta ha confermato che l’organizzazione ha approvato la richiesta di Grant di cambiare la sua nazionalità e che la modifica entrerà in vigore a partire dagli Internazionali d’Italia”.

A Roma Tyra Grant, che di nascita effettiva e tennistica è italianissima, giocherà anche il singolare, perché ha avuto una wild card. Peccato per gli Usa, dov’era considerata una probabile erede delle sorelle Venus e Serena Williams e di Coco Gauff. Lei si è limitata a dire che “essendo papà di Brooklyn e avendo passato io un anno lì, mi sento anche un po’ americana”, ma ciò che ora conta è se questa 17enne confermerà le aspettative. Intanto Tyra ha spiegato che si sente imbarazzata a dirlo, ma spera “di poter diventare numero 1 del mondo e poter vincere tanti Slam. Non lo dico con presunzione, ma oggettivamente mi alleno per questo. Poi vedremo che carriera avrò”. Non rimane che vederla impegnata sul campo, il bello viene adesso.

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Giampaolo: Graziano un fratello,non strumentalizziamo

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“Prima di parlare della partita, voglio abbracciare la famiglia di Graziano, che manca tanto anche a noi”. Marco Giampaolo, tecnico del Lecce, apre così la conferenza alla viglia della gara di domani contro il Napoli. Torna a parlare dopo la scomparsa del fisioterapista Fiorita, dopo dieci giorni di assoluto sbandamento in casa giallorosa, compresa la gara giocata contro l’Atalanta.

“Gestire quello che è accaduto non è per nulla facile – spiega l’allenatore -. Esistono aspetti tecnici, professionali, morali, compresa la gestione del dolore di ognuno di noi: abbiamo perso un uomo della nostra squadra e della nostra famiglia. Alla squadra prima della gara di Bergamo ho detto che dovevamo disputare gara di grande spirito, come se questo fosse un anello di congiunzione con quanto accaduto. Tutti hanno fatto la loro parte in modo dignitoso, mi è piaciuto anche il contorno, da parte di squadra, club e tifosi. Ma è necessario fare discorsi separati: il calcio è una cosa, quello che è accaduto a Graziano non può essere strumentalizzato”.

“Non dobbiamo mischiare le cose – precisa Giampaolo – deve esserci lo spirito di una squadra che ha perso un fratello. Penso che ci debba essere qualcosa dentro di noi che si muove, ma la squadra ha già dato dimostrazione di spirito di appartenenza con la gara disputata a Bergamo”. “Giochiamo contro la prima della classe, la squadra più forte al momento – prosegue l’allenatore – e che ha tre punti di vantaggio sulla seconda. Siamo consapevoli della forza dell’avversario, guidato da un tecnico molto forte. Non scopriamo nulla di nuovo, sappiamo chi incontriamo, conosciamo le loro caratteristiche, e il Lecce dovrà fare la sua parte”.

Il tecnico ritrova anche l’estro di Nicola Sansone: “Rientra in lista perché si è riaperto un posto dopo l’infortuno occorso a Gaby Jean – dice Giampaolo -. Si è sempre comportato bene in questo periodo e non posso che parlarne positivamente. Ci darà una mano, farà gruppo mettendo a disposizione la sua esperienza”. Infine un pensiero sulla corsa salvezza, con lo slot ormai ristretto a Lecce, Empoli e Venezia per conquistarsi un posto al sole: “Non mi spaventa nessuna delle concorrenti – sottolinea Giampaolo – e dobbiamo pensare a fare il nostro percorso, che è molto tosto: restano quattro gare, non prevedo i risultati e non faccio calcoli sui calendari, perché rischierei di essere smentito”.

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Prossima edizione Supercoppa italiana in Arabia Saudita

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La Supercoppa italiana tornerà nuovamente in Arabia Saudita anche per la prossima edizione. Lo ha confermato la Lega Serie A, dopo l’assemblea odierna svolta in videoconferenza. In particolare, infatti, l’ad Luigi De Siervo (foto Imagoeconomica in evidenza) “ha confermato di aver ricevuto la conferma di interesse da parte degli organizzatori arabi di Sela per ospitare la prossima edizione della Supercoppa con il format a 4 squadre”, si legge nella nota. Sarà la terza edizione consecutiva in cui la Supercoppa italiana si disputerà in Arabia Sauditi: il Paese arabo, secondo il contratto, potrà ospitare una ulteriore edizione nei prossimi tre anni.

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