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Europa League e campionato, la primavera da incubo della squadra di Ancelotti

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Quattro sconfitte, due pareggi e una vittoria. Nove gol subiti e sei fatti. Eliminati dall’Europa League e con il vantaggio sull’Inter dimezzato. È il bilancio della primavera del Napoli. Nelle ultime sei partite tra campionato ed Europa gli azzurri hanno accusato un calo pauroso. Un calo non sono nei numeri ma anche nel gioco e nella condizione atletica. Il 4-1 in casa della Roma aveva fatto balenare l’illusione di un finale di stagione scintillante, la sconfitta con l’Atalanta sta trasformando questo finale di stagione in un incubo. Calo di motivazioni in campionato, di questo si tratta secondo il tecnico azzurro Carlo Ancelotti. Ora l’immagine è quella di un Napoli chiuso nel fortino del suo secondo posto, con un vantaggio sull’Inter di sei punti, quando il 31 marzo era invece di dieci lunghezze.

Lorenzino Insigne. Polemiche per i fischi al capitano del Napoli all’uscita dal campo

Il secondo posto è da tenere anche grazie allo scontro diretto con i nerazzurri al San Paolo, ma servirà un altro Napoli, con motivazioni nuove difficili da trovare visto che il posto in Champions League è praticamente blindato grazie agli 11 punti di vantaggio sulla quinta a cinque giornate dalla fine. Il rischio è il tracollo che Ancelotti ha la possibilità di evitare in un trittico di partite abbordabili: Frosinone, Cagliari e Spal i prossimi tre rivali di Koulibaly (vero leader in campo) e compagni che puntano a invertire la rotta per arrivare a distanza di sicurezza allo scontro diretto con l’Inter. Il periodaccio, però, comincia a lasciare segni fuori e dentro lo spogliatoio. Alle consuete contestazioni a De Laurentiis, ieri contro l’Atalanta al San Paolo è apparso anche lo striscione “Sarri uno di noi”, sintomo di una forma di malessere anche nei confronti di Ancelotti. E sullo sfondo resta anche il limbo di Lorenzo Insigne, sostituito e fischiato contro l’Arsenal e rimasto ieri in panchina anche nel tentativo di rimonta a fine gara. “Insigne è un patrimonio importante per la società, deve riprendersi e tornare ai suoi livelli. Tutti noi l’aspettiamo”, ha commentato il tecnico azzurro ieri a fine gara, sottolineando il momento difficile di Lorenzinho. Sul banco degli imputati anche il centrocampo. Fabian Ruiz, Allan e Zielinski in calo di rendimento e senza alternative visto il ko di Diawara e l’addio di Hamsik e Rog. E poi c’è  la difesa, soprattutto sugli esterni con le continue rotazioni tra Hysaj, Ghoulam, Malcuit e Mario Rui senza trovare certezze in copertura e adeguata spinta.

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Mario Cipollini assolto da calunnia contro Ivano Fanini

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Mario Cipollini è stato assolto oggi dal tribunale di Verona dall’accusa di avere calunniato il suo ex patron, Ivano Fanini, perché il fatto non costituisce reato. La sentenza è stata emessa oggi al giudice Peter Michaeler che si è riservato di pubblicare le motivazioni entro 15 giorni. Il pubblico ministero Eugenia Bertini aveva chiesto la condanna a due anni per il campione di ciclismo. Il “Re Leone” era finito a processo in una lite giudiziaria che si trascina da oltre un decennio con il dirigente sportivo che lo aveva scoperto e lanciato nel ciclismo.

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Calcio a 5, Italservice denuncia: aggrediti nel post partita con Benevento con calci e pugni

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Aggrediti con calci e pugni da una ventina di persone (tesserati e non) i giocatori, lo staff e i dirigenti dell’Italservice Pesaro, dopo il pareggio per 4-4 maturato sul campo del Benevento, valevole per il campionato di serie A di Futsal. I biancorossi, fa sapere la società dal proprio sito, sarebbero stati vittima di un’aggressione violenta all’interno degli spogliatoi al termine della gara: i fatti si sono verificati immediatamente dopo il triplice fischio.

La squadra, rientrata negli spogliatoi per il consueto post-gara, riferisce il club, sarebbe stata raggiunta e aggredita da almeno una ventina di persone del posto, tra tesserati e non. Il primo a essere colpito risulterebbe il tecnico dei biancorossi, Paolo Del Grosso, seguito poi da tutto il gruppo squadra. Calci, pugni e insulti in un clima surreale, il tutto sotto gli occhi del commissario di campo, rimasto apparentemente impotente di fronte all’escalation di violenza.

La società ha subito allertato le forze dell’ordine e ha annunciato che presenterà denuncia formale contro ignoti, affinché siano individuati e perseguiti i responsabili di quella che viene definita “una violenza senza precedenti”. “Follia, vergogna – si legge nella nota del club – avremmo voluto parlare di sport, della partita, come sempre. Invece siamo costretti a raccontare l’inimmaginabile”.

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MotoGp: prima volta Marquez Jr a Jerez,Bagnaia sul podio

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Prima vittoria in MotoGP per Alex Marquez, che trionfa sulla Ducati del Team Gresini a Jerez e torna in testa al Mondiale. Ora lo spagnolo ha 1 punto di vantaggio su suo fratello Marc, scivolato nel corso del terzo giro e dodicesimo al traguardo con la sua Ducati ufficiale danneggiata. Sul podio anche Fabio Quartararo su Yamaha e Francesco Bagnaia che si ritrova così a -20 punti dal leader della classifica. Ai piedi del podio ha chiuso la Ktm Tech 3 di un convincente Maverick Vinales, seguito dalla Ducati VR46 di Fabio Di Giannantonio. Domenica invece da dimenticare per Franco Morbidelli, che prima ha commesso un errore in partenza, poi è riuscito a rimontare, ma ha chiuso la sua gara nella ghiaia al 17° giro.

Il team ha fatto sapere che la botta gli è costata un problema alla cervicale che mette a rischio la sua presenza nei test di lunedì. Al 6° e 7° posto hanno tagliato il traguardo le Ktm ufficiali di Binder e Acosta, mentre al 9° si è piazzata l’altra Tech 3 di Bastianini. In zona punti anche Marini con la Honda ufficiale (10°) e Bezzecchi con l’Aprilia ufficiale (15° dopo un lungo al primo giro e una gara tutta nelle retrovie). Sul circuito di casa trionfa il Marquez che non t’aspetti: in assenza del fratello maggiore, ci pensa Alex a far gioire il pubblico spagnolo. Dopo cinque anni e mezzo in MotoGP e ben otto secondi posti tra Sprint e GP in questa stagione è stata finalmente la domenica di Alex. Davanti al proprio pubblico il catalano ha potuto festeggiare la prima vittoria nella classe regina al termine di una gara senza storia. Fatto passare qualche giro di studio, il pilota del Team Gresini sorpassa Bagnaia e si piazza in seconda posizione all’inseguimento di Quartararo partito in pole position. Il francese della Yamaha (che torna sul podio dopo due anni) si difende, ma deve arrendersi all’undicesimo giro, quando Marquez Jr piazza l’attacco alla prima staccata.

Il francese accusa il colpo e viene subito braccato anche da Bagnaia. Pecco non riesce a passare e intanto Alex prende il largo, toccando un vantaggio superiore ai due secondi. È il momento decisivo. Marquez vola verso la vittoria, mentre Quartararo si difende egregiamente. Ottimo quarto posto per Maverick Vinales, vicino al podio. “È stata una sensazione meravigliosa – commenta la sua prima vittoria Alex Marquez- Non mi potevo immaginare una prima vittoria a Jerez, in Spagna, davanti al nostro pubblico, è stato impressionante. Lo meritava anche il pubblico, le curve 9-10 sono un patrimonio dell’umanità. Meritavano di essere salutati. Sono super contento, penso che abbiamo fatto un capolavoro tutto il weekend, è impressionante. Da ieri a oggi abbiamo fatto un passo avanti. Ci è mancato il passo per sabato, ma dalla Sprint a oggi siamo migliorati. Questa mattina la moto era migliore, ed era chiaro che potevamo lottare con la media dietro. Con Marc in pista non so se avremmo potuto vincere, ma almeno lottare sì”.

Tutto sommato soddisfatto anche Bagnaia: “Nei primi giri ero molto tranquillo, ho fatto la bagarre con Marc Marquez, dopo mi sono messo a spingere per andare a prendere Quartararo, ma una volta che gli sono arrivato sotto, non ho mai avuto lo spunto per riuscire a passarlo e da lì in avanti ho faticato molto. Purtroppo non avevo il mio punto forte, che in questa pista sono sempre state le Curve 11 e 12, che invece Alex riusciva a fare veramente forte. Non mi piacciono questo tipo di gare, perché forse per evitare errori non mi metto nelle condizioni di arrivare vicino. L’anno scorso non ho mai avuto questo tipo di problemi, dovremo analizzare e capire. In ogni caso – conclude il pilota italiano della Ducati ufficiale – ho visto che Marc non era più nelle posizioni di testa e quindi era una buona giornata per recuperare punti”.

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