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Napoli: Lobotka primo rinnovo per futuro al top

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Il 2023 è alle porte, il Napoli pensa alla fuga in campionato, ma anche al futuro in arrivo nei contratti dei calciatori protagonisti di questa stagione. Il primo rinnovo concluso è quello di Stanislav Lobotka, mentre restano aperti i capitoli riguardanti i contratti Zielinski e Lozano, in scadenza nel 2024, e che verranno affrontati a fine stagione. La prima conferma è stata per il cervello del Napoli costruito da Luciano Spalletti: il contratto di Lobotka scadeva nel 2025, prolungato ora sino al 2027 e con opzione per il 2028. Una svolta che porta in maglia azzurra fino alla fine della carriera il centrocampista slovacco, arrivato a gennaio 2020 a Napoli dal Celta per 20 milioni, per un anno rimasto ai margini, in panchina, e ora indispensabile ragionatore in attacco, ma anche filtro per la difesa, l’uomo al quale i difensori guardano per far partire l’azione e a cui gli attaccanti danno palla per muoversi e aprire spazi nelle difese avversarie. Il rinnovo del contratto lo porterà dai 28 anni attuali al 33 del 2027, ormai pronto per la successione a Marek Hamsik nell’immaginario collettivo dei tifosi azzurri. Restano invece aperte le riflessioni su altri contratti in scadenza nel 2024, a cominciare da Zielinski e Lozano.

Il messicano ha più volte espresso la scorsa estate la voglia di provare nuovi club europei, anche top: il Napoli era pronto a cederlo, ma non sono arrivate offerte corrispondenti almeno ai 50 milioni chiesti dal club azzurro. In estate potrebbe tornare di attualità un suo addio, mentre il club è sempre più orientato a tenersi stretto Zielinski, cervello dotato di piede, di fantasia e capacità di trovare spazi nelle difese avversarie: per lui le possibilità di prolungare il contratto restano forti, poi tutto dipende dalle offerte che arriverebbero in avvio di mercato. Il terzetto, per ora, è però concentratissimo sulla ripresa del campionato: il Napoli non ha eroi finalisti dei Mondiali, ma un esercito di giocatori che li hanno solo guardati in tv e che ora vogliono tornare protagonisti del campionato, oltre che della Champions League. A gennaio le sfide contro Inter, Juventus e Roma diranno molto sulla ripresa azzurra e le reali chance di proseguire la fuga in campionato, poi da febbraio ci si gioca contro l’Eintracht Francoforte il passaggio ai quarti di Champions League, in un’Europa nella quale il Napoli è terzo nel ranking annuale dell’Uefa, dietro solo a Bayern Monaco e Liverpool. I sogni si vivono e Spalletti cerca da oggi forza e mentalità per renderli realtà.

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Inter serra le file: col Barça dura ma vogliamo vincere

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L’Inter prova a serrare le file. Nel periodo più duro della stagione, con una crisi accentuata dalla sconfitta con la Roma (la terza di fila in tutte le competizioni come non accadeva dal 2016/17), la squadra nerazzurra deve provare a rimanere compatta, perché all’orizzonte c’è uno scoglio particolarmente rilevante come il Barcellona di Hansi Flick. Mercoledì infatti Lautaro Martinez e compagni si giocheranno la semifinale di andata di Champions League in casa dei blaugrana, arrivando però alla sfida probabilmente nella peggior condizione possibile, sia atleticamente che a livello mentale. Il ko di domenica contro i giallorossi a San Siro ha infatti mostrato tutte le difficoltà della squadra di Simone Inzaghi in questo momento, problemi che erano già emersi nel derby di Coppa Italia perso per 3-0 col Milan.

La speranza in casa nerazzurra era che alla sconfitta contro i rossoneri potesse seguire una immediata reazione, ma così non è stato. Anzi, la prestazione contro la Roma ha mostrato che il momento è quantomai delicato. Una situazione complicata anche dall’ultimo infortunio, ovverosia quello di Benjamin Pavard, e dalle condizioni non ideali di uno dei top player, cioè Marcus Thuram. Il difensore francese, uscito dopo un quarto d’ora nella sfida con la Roma, è alle prese con una distorsione alla caviglia sinistra e non partirà iniseme alla squadra per Barcellona. Diversa invece la situazione per quanto riguarda l’attaccante: dopo l’affaticamento muscolare che lo ha costretto a saltare le ultime gare, C’è ottimismo, anche considerando che oggi si è allenato a parte, ma con un buon ritmo.

Ora tutto dipenderà dai riscontri delle prossime ore e di domani: se le sensazioni saranno positive, sarà disponibile per giocare. Per rialzarsi, ora, servirà anche l’esperienza dei trascinatori e dei leader della squadra. Come Henrikh Mkhitaryan, che, intervistato dalla Uefa, ha messo il Barcellona nel mirino: “Per noi ogni partita è molto importante. Non importa se sia di Champions League, di campionato o di Coppa Italia, perché alla fine sono tutte importanti. È una stagione difficile: vogliamo vincere qualcosa perché abbiamo una grandissima squadra”. le sue parole. “Non sarà facile, perché loro hanno grandi talenti ma anche giocatori molto esperti. Sarà molto interessante, perché le semifinali e le finali sono sempre belle da giocare e da guardare. Speriamo di poter giocare al meglio sia l’andata che il ritorno e di arrivare in finale”, ha aggiunto Mkhitaryan.

“Inzaghi? Il mio rapporto con lui è molto buono. So quando fare sul serio e quando scherzare, conosco il confine. È un allenatore molto intelligente, molto amichevole e lo dimostra dentro e fuori dal campo – ha proseguito -. Sono contento di averlo conosciuto in questa fase della mia carriera, perché arrivare all’Inter a 33 anni non è stato facile: a questa età le prestazioni calano, ma gli sono grato perché posso ancora giocare e dimostrare le mie qualità a me stesso e a tutto il mondo”, ha concluso il centrocampista armeno.

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Mario Cipollini assolto da calunnia contro Ivano Fanini

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Mario Cipollini è stato assolto oggi dal tribunale di Verona dall’accusa di avere calunniato il suo ex patron, Ivano Fanini, perché il fatto non costituisce reato. La sentenza è stata emessa oggi al giudice Peter Michaeler che si è riservato di pubblicare le motivazioni entro 15 giorni. Il pubblico ministero Eugenia Bertini aveva chiesto la condanna a due anni per il campione di ciclismo. Il “Re Leone” era finito a processo in una lite giudiziaria che si trascina da oltre un decennio con il dirigente sportivo che lo aveva scoperto e lanciato nel ciclismo.

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Calcio a 5, Italservice denuncia: aggrediti nel post partita con Benevento con calci e pugni

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Aggrediti con calci e pugni da una ventina di persone (tesserati e non) i giocatori, lo staff e i dirigenti dell’Italservice Pesaro, dopo il pareggio per 4-4 maturato sul campo del Benevento, valevole per il campionato di serie A di Futsal. I biancorossi, fa sapere la società dal proprio sito, sarebbero stati vittima di un’aggressione violenta all’interno degli spogliatoi al termine della gara: i fatti si sono verificati immediatamente dopo il triplice fischio.

La squadra, rientrata negli spogliatoi per il consueto post-gara, riferisce il club, sarebbe stata raggiunta e aggredita da almeno una ventina di persone del posto, tra tesserati e non. Il primo a essere colpito risulterebbe il tecnico dei biancorossi, Paolo Del Grosso, seguito poi da tutto il gruppo squadra. Calci, pugni e insulti in un clima surreale, il tutto sotto gli occhi del commissario di campo, rimasto apparentemente impotente di fronte all’escalation di violenza.

La società ha subito allertato le forze dell’ordine e ha annunciato che presenterà denuncia formale contro ignoti, affinché siano individuati e perseguiti i responsabili di quella che viene definita “una violenza senza precedenti”. “Follia, vergogna – si legge nella nota del club – avremmo voluto parlare di sport, della partita, come sempre. Invece siamo costretti a raccontare l’inimmaginabile”.

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