Infortuni, indagini federali e malumori: non manca nulla in queste ultime giornate della Roma che, a un mese dal termine del campionato, è ancora in lotta per un piazzamento in Champions e in semifinale dell’Europa League. E se El Shaarawy è solo l’ultimo di una lunga lista di infortunati, a tenere banco a Trigoria è lo sfogo post-partita con il Monza di Mourinho nei confronti dell’arbitro Chiffi definito “il peggiore mai incontrato in carriera”.
Partiamo, però, dalla fine: Mourinho sarà regolarmente in panchina sabato contro l’Inter perché il giudice sportivo non poteva sanzionarlo per qualcosa successo “post evento”. Nel frattempo, però, la procura federale, che in mattinata ha subito aperto un’inchiesta, nel primo pomeriggio ha già notificato l’avviso di conclusione dell’indagine al portoghese e alla Roma a titolo di responsabilità oggettiva. Lo Special One è accusato di “giudizi lesivi dell’arbitro Chiffi e del movimento arbitrale” con la violazione degli 4.1 e 23.1 del codice di giustizia sportiva. Adesso la Roma avrà due strade: chiedere di essere ascoltata, presentando anche nuove memorie difensive, oppure patteggiare. Questa seconda ipotesi garantirebbe a Mourinho di cavarsela con una sola sanzione pecuniaria senza rischiare di finire davanti al tribunale federale nazionale qualora il deferimento di Chiné diventasse ufficiale.
La Roma fa sapere che per prima cosa i legali faranno richiesta di accesso agli atti e una volta letti prenderanno una decisione su quale strada intraprendere. Una decisione che sarà presa nell’interesse e per la tutela dell’allenatore e che comunque sarà rimandata all’inizio della prossima settimana perché ora il focus è solo sulla gara con l’Inter. Una cosa, intanto, è certa, ci sono altre dichiarazioni nello sfogo di Mourinho che non sono piaciute al board giallorosso e che a molti sono suonate come quelle di un addio a fine stagione.
“Non abbiamo la rosa per essere dove siamo: siamo l’unica squadra che, con queste limitazioni, è in corsa per una semifinale europea e in corsa per le posizioni alte della classifica – e fin qui non c’è nulla di nuovo – Per questo io dico che rimango con questi ragazzi fino all’ultimo minuto di questa stagione”. Parole, quest’ultime, piaciute poco alla dirigenza, con la quale ogni discorso per il suo terzo anno in giallorosso è stato rimandato a fine stagione, alimentando dubbi e perplessità sulle possibilità di permanenza del portoghese nonostante il contratto scada comunque nel 2024.
Così come sono piaciute poco anche le dichiarazioni con il riferimento alla poca forza della Roma “come fanno altri club di dire che non vuole certi arbitri”, aggiungendo che la società “a volte sembra che non ne abbia nemmeno la voglia…”. Commenti che hanno fatto infuriare l’Aia e che gli sono costati anche una tirata d’orecchie del presidente dell’Assoallenatori, Renzo Ulivieri, definendo “grave e inaccettabile” il comportamento di Mourinho, schierandosi con gli arbitri italiani.