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Mondiali sci: Goggia, Brignone e Bassino, Italia è donna

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Due anni fa ai Mondiali di sci alpino di Cortina per l’Italia non era andata benissimo, con due sole medaglie ed entrambe un po’ a sorpresa: Marta Bassino oro nel parallelo, mentre era attesissima in gigante e in SuperG; Luca De Aliprandini argento in gigante, il primo e ancora unico podio della sua lunga carriera. Poi, ci fu una serie di quarti posti, le famose medaglie di legno che lasciano tanto amaro in bocca: Dominik Paris 4/o in discesa, Alex Vinatzer 4/o nello slalom speciale e Elena Curtoni. 4/a nella combinata. Messe cosi le cose, a Courchevel/Méribel, sulle nevi francesi dove da domani (e fino al 19 febbraio) scatterà la rassegna iridata, non può che andare meglio visto che, contrariamente a quanto avvenuto a Cortina, è presente una Sofia Goggia vincente e in forma splendida, che sta dominando la stagione. Il che almeno in discesa dovrebbe quasi garantirle una medaglia. Ma l’olimpionica una medaglia può certamente portarla a casa anche in SuperG. In quest’ultima disciplina – con una Italia che in questa stagione si affida quasi esclusivamente alle ragazze – ottime possibilità hanno però anche Elena Curtoni, Federica Brignone e Marta Bassino, come testimoniano i risultati della stagione in corso. Poi, mentre nello speciale l’Italia ha praticamente niente da dire, c’è lo slalom gigante con Bassino e Brignone grandi protagoniste annunciate e in più una Federica Brignone che, nel marzo 2022 a Meribel, vinse la gara delle finali di coppa. L’azzurra ama la pista iridata. Dal parallelo – dove la Bassino è detentrice del titolo – potrebbe uscire nuovamente un’altra bella sorpresa, mentre la gara per nazioni rimane per l’Italia terreno ostico. L’unico parallelo nel calendario di coppa è stato poi cancellato per mancanza di neve; dunque, tutto può succedere. Rimane la combinata (SuperG e slalom) che domani aprirà i Mondiali: disciplina olimpica e iridata è invece paradossalmente sparita dal calendario della Coppa del mondo per cui non si hanno recenti punti di riferimento.

L’azzurra più quotata resta la Brignone che in carriera ne ha vinte parecchie. Con lei le altre ragazze del quartetto azzurro saranno Bassino, Goggia e Curtoni, con prova di SuperG importante come test e allenamento in vista della gara vera e propria. E subito le azzurre dovranno vedersela contro la grande protagonista annunciata di questi Mondiali, la statunitense Mikaela Shiffrin, un’atleta polivalente di altissimo profilo che sa vincere in tutte le discipline e che, in questa stagione, sta collezionando successi, frantumando record. Ma le rivali delle italiane anche domani saranno tante, a partire dalle svizzere Wendy Holdener e Michelle Gisin – che in combinata rendono sempre al massimo – fino alla slovacca Petra Vlhova. Ben diverso è il discorso per la squadra azzurra maschile. Nella velocità il talento di punta resta Domink Paris che, però, in una stagione davvero sottotono ha all’attivo solo una piazza d’onore arrivata quasi per caso in SuperG a Cortina. Per cui bisogna sperare in altre buone prestazioni del piemontese Mattia Casse, veterano esploso quest’anno con tre podi e buone prestazioni. Per il resto bisogna sperare nei miracoli o nello stellone italico. Stesso discorso per le discipline tecniche del gigante e dello speciale: nel gigante dominatore assoluto è lo svizzero Marco Odermatt, altro grande protagonista annunciato di quesi Mondiali, che può però andare tranquillamente a medaglia anche in discesa e soprattutto in SuperG. Insomma, se qualche azzurro a Courchevel sale sul podio sarà da considerare soprattutto una bella sorpresa.

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La nuova Gauff in azzurro, Tyra Grant ha scelto l’Italia

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Le ‘frecciate’ arrivate dagli Usa tramite ‘The Athletic’ e New York Times non le hanno fatto molto effetto, Tyra Caterina Grant ha scelto l’Italia, il Paese dove è nata, a Roma, il 12 marzo del 2008. E pazienza se da New York scrivono che l’ha fatto perché nel Bel Paese la concorrenza, agonistica e in fatto di ricerca di sponsor, è minore. La verità è che lei, che tifa Juventus e vuole essere in tribuna all’Olimpico per la partita di sabato 10 tra la Lazio e i bianconeri, ha cominciato a praticare il tennis vincendo a Roma il Lemon Bowl quando aveva 10 anni e poi sviluppando il proprio talento tra Vigevano e Bordighera agli ordini di coach Riccardo Piatti, creatore di campioni.

E proprio a Bordighera, Tyra ha incrociato Jannik Sinner, che ha osservato a lungo e assieme al quale si è anche allenata facendo qualche scambio. Vincitrice di tre Slam di categoria in doppio (Roland Garros nel 2023, Australian Open e Wimbledon 2024), arrivata fino al n. 2 nel ranking delle juniores, Tyra è figlia dell’ex giocatore di basket Tyrone Grant, 48enne di Brooklyn con tanti anni di militanza in Italia fra Livorno, Avellino, Teramo, Milano, Virtus Bologna, Veroli, Treviso e Venezia, e di Cinzia Giovinco, atleta e maestra di tennis.

Proprio mamma Cinzia ha avuto un ruolo importante nella decisione della ragazza di rappresentare l’Italia (a lungo corteggiata dalla Federtennis del presidente Angelo Binaghi), poi quasi a voler ufficializzare il tutto è arrivato il tabellone delle prequalifiche del torneo di doppio degli Internazionali d’Italia, in cui accanto al cognome di Grant, che gioca in coppia con Lisa Piga, è comparsa la bandiera italiana e non quella degli Stati Uniti con cui Tyra (reduce da un anno, il 2023, di allenamenti in Florida sotto l’egida della federazione statunitense) aveva giocato in precedenza. Anche il New York Times ha messo nero su bianco scrivendo che “un portavoce della Wta ha confermato che l’organizzazione ha approvato la richiesta di Grant di cambiare la sua nazionalità e che la modifica entrerà in vigore a partire dagli Internazionali d’Italia”.

A Roma Tyra Grant, che di nascita effettiva e tennistica è italianissima, giocherà anche il singolare, perché ha avuto una wild card. Peccato per gli Usa, dov’era considerata una probabile erede delle sorelle Venus e Serena Williams e di Coco Gauff. Lei si è limitata a dire che “essendo papà di Brooklyn e avendo passato io un anno lì, mi sento anche un po’ americana”, ma ciò che ora conta è se questa 17enne confermerà le aspettative. Intanto Tyra ha spiegato che si sente imbarazzata a dirlo, ma spera “di poter diventare numero 1 del mondo e poter vincere tanti Slam. Non lo dico con presunzione, ma oggettivamente mi alleno per questo. Poi vedremo che carriera avrò”. Non rimane che vederla impegnata sul campo, il bello viene adesso.

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Giampaolo: Graziano un fratello,non strumentalizziamo

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“Prima di parlare della partita, voglio abbracciare la famiglia di Graziano, che manca tanto anche a noi”. Marco Giampaolo, tecnico del Lecce, apre così la conferenza alla viglia della gara di domani contro il Napoli. Torna a parlare dopo la scomparsa del fisioterapista Fiorita, dopo dieci giorni di assoluto sbandamento in casa giallorosa, compresa la gara giocata contro l’Atalanta.

“Gestire quello che è accaduto non è per nulla facile – spiega l’allenatore -. Esistono aspetti tecnici, professionali, morali, compresa la gestione del dolore di ognuno di noi: abbiamo perso un uomo della nostra squadra e della nostra famiglia. Alla squadra prima della gara di Bergamo ho detto che dovevamo disputare gara di grande spirito, come se questo fosse un anello di congiunzione con quanto accaduto. Tutti hanno fatto la loro parte in modo dignitoso, mi è piaciuto anche il contorno, da parte di squadra, club e tifosi. Ma è necessario fare discorsi separati: il calcio è una cosa, quello che è accaduto a Graziano non può essere strumentalizzato”.

“Non dobbiamo mischiare le cose – precisa Giampaolo – deve esserci lo spirito di una squadra che ha perso un fratello. Penso che ci debba essere qualcosa dentro di noi che si muove, ma la squadra ha già dato dimostrazione di spirito di appartenenza con la gara disputata a Bergamo”. “Giochiamo contro la prima della classe, la squadra più forte al momento – prosegue l’allenatore – e che ha tre punti di vantaggio sulla seconda. Siamo consapevoli della forza dell’avversario, guidato da un tecnico molto forte. Non scopriamo nulla di nuovo, sappiamo chi incontriamo, conosciamo le loro caratteristiche, e il Lecce dovrà fare la sua parte”.

Il tecnico ritrova anche l’estro di Nicola Sansone: “Rientra in lista perché si è riaperto un posto dopo l’infortuno occorso a Gaby Jean – dice Giampaolo -. Si è sempre comportato bene in questo periodo e non posso che parlarne positivamente. Ci darà una mano, farà gruppo mettendo a disposizione la sua esperienza”. Infine un pensiero sulla corsa salvezza, con lo slot ormai ristretto a Lecce, Empoli e Venezia per conquistarsi un posto al sole: “Non mi spaventa nessuna delle concorrenti – sottolinea Giampaolo – e dobbiamo pensare a fare il nostro percorso, che è molto tosto: restano quattro gare, non prevedo i risultati e non faccio calcoli sui calendari, perché rischierei di essere smentito”.

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Prossima edizione Supercoppa italiana in Arabia Saudita

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La Supercoppa italiana tornerà nuovamente in Arabia Saudita anche per la prossima edizione. Lo ha confermato la Lega Serie A, dopo l’assemblea odierna svolta in videoconferenza. In particolare, infatti, l’ad Luigi De Siervo (foto Imagoeconomica in evidenza) “ha confermato di aver ricevuto la conferma di interesse da parte degli organizzatori arabi di Sela per ospitare la prossima edizione della Supercoppa con il format a 4 squadre”, si legge nella nota. Sarà la terza edizione consecutiva in cui la Supercoppa italiana si disputerà in Arabia Sauditi: il Paese arabo, secondo il contratto, potrà ospitare una ulteriore edizione nei prossimi tre anni.

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