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Mercato del calcio, Gigi Buffon lascia il Psg, Icardi pensa anche a Napoli, Dzeko all’Inter e Hazard al Real Madrid

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I grandi club hanno le idee chiare, sugli obiettivi da raggiungere e sui calciatori che servono per riuscirci. L’unica certezza entro i confini dello Stivale arriva dalla Lazio e da Simone INZAGHI, che ha rinnovato: allenerà i biancocelesti fino al 2021.

Il Milan ha meno certezze dell’Inter e lavora per riorganizzare l’assetto dirigenziale. Zvonimir BOBAN dovrebbe ricoprire un ruolo politico-organizzativo, occupandosi dei rapporti con le istituzioni. Il croato farebbe da raccordo fra l’area tecnica e Gazidis. Intanto, il messaggio di addio al Milan di Riccardo MONTOLIVO fa discutere: il contratto del centrocampista è in scadenza e non verra’ rinnovato. Il giocatore non le manda a dire al club, su Instragam. Massimo ferrero ‘benedice’ il possibile arrivo di Marco GIAMPAOLO sulla panchina del Milan, ammettendo che il club rossonero “farà un grande acquisto”.

BARELLA, intanto, si avvicina sempre di piu’ all’Inter, che è pure su DZEKO della Roma e avrebbe offerto ICARDI al Manchester United, in cambio di Romelu LUKAKU. Proposta rifiutata. Da qui un possibile interessamento del Napoli. Ma sul prezzo c’è molto da discutere. L’INter lo valuta una fortuna, anche dopo una annata in cui l’argentino ha giocato pochissimo.

Prime mosse di mercato in casa Bologna. Il club rossoblu’ ha annunciato di aver esercitato il diritto di riscatto per il centrocampista Roberto SORIANO, arrivato a gennaio dal Torino. Confermato anche il riscatto di Nicola SANSONE, esterno d’attacco pure lui arrivato a gennaio in prestito con obbligo di riscatto legato alla salvezza. Entrambi i giocatori arrivano a titolo definitivo dal Villarreal, che incassera’ circa 15 milioni complessivi: i due si legano al Bologna fino al 2023. L’ex difensore dell’Atalanta e della Juve, Paolo MONTERO, e’ il nuovo allenatore della Sambenedettese (Serie C). Ha firmato un contratto di un anno con la societa’ marchigiana.

Dalla Spagna arriva la notizia che il Real Madrid e il Chelsea hanno raggiunto l’accordo per il trasferimento di Eden HAZARD, che giochera’ nel Bernabeu in cambio di 88,5 milioni di sterline (100 milioni di euro). Lo scrive il Guardian, secondo cui “i due club stanno preparando i contratti da firmare”. Il Real si e’ gia’ assicurato il difensore Eder MILITAO, preso dal Porto per 50 milioni, e l’attaccante Luka JOVIC, arrivato dall’Eintracht Francoforte per 65 milioni. Per Mathijs DE LIGT, giovane e talentuoso difensore dell’Ajax, sono rimasti in lizza solo il Barcellona e il PSG. Sembrano fuorigioco, almeno secondo RMC Sport, Juve, Bayern Monaco e Manchester United. Il club catalano avrebbe offerto 70 milioni, quello francese avrebbe rilanciato di altri 5. L’asta resta aperta. Cento milioni di sterline (circa 113 milioni di euro), invece, secondo il Times, e’ la cifra che il Tottenham chiede per Christian ERIKSEN, centrocampista danese, classe 1992, che ieri ha fatto sapere per la prima volta di essere pronto “a una nuova esperienza”. Eriksen ha il contratto fino al 2020: sulle sue tracce diversi club, con Real e Juve in testa. Infine, LEONARDO torna al Paris Saint-Germain, sei anni dopo avere lasciato la capitale francese. Lo annuncia oggi l’emittente RMC Sport, precisando che la nuova destinazione dell’ex ds del Milan e’ stata voluta fortemente dal presidente del club in persona, Nasser Al Khelaifi. Ha salutato il Parco dei Principi, invece, Gigi BUFFON, di cui ancora non si conosce il futuro: continuera’ a parare, oppure intraprendera’ la carriera dirigenziale, magari cominciando da un ruolo in nazionale? Nemmeno il suo procuratore, l’ex portiere Silvano Martina, ha fatto chiarezza.

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Ancelotti, tra Real Madrid, Brasile e Arabia: il futuro è ancora un rebus, ma una cosa è certa: non ha fretta

Il futuro di Carlo Ancelotti resta in bilico tra Real Madrid, Brasile e offerte arabe. Ma il tecnico non ha fretta: vuole chiudere con eleganza la sua avventura a Madrid.

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Chiamatelo fattore “tempo”. Perché quando si parla del futuro di Carlo Ancelotti, signore della Champions League e tecnico più vincente d’Europa, è proprio il tempo a scandire ogni passo. Ancelotti ha costruito la sua leggenda senza mai cedere alla fretta, e anche oggi – stretto tra Real Madrid, Brasile e offerte saudite – non ha intenzione di affrettare decisioni.

La stagione del Real tra infortuni, ego e delusioni

La stagione 2024-2025 del Real Madrid è stata un percorso a ostacoli, nonostante il clamoroso arrivo di Kylian Mbappé. Gli infortuni pesanti a Carvajal e Militao, il vuoto lasciato da Kroos, l’inserimento complicato di Mbappé e una squadra iper-offensiva e senza equilibrio hanno lasciato segni profondi. I Blancos sono usciti ai quarti di Champions, hanno perso la Copa del Rey in finale, la Supercoppa, e in Liga inseguono il Barcellona a -4. Solo l’11 maggio, nel Clásico che sa di sentenza, si capirà se la corsa è ancora viva.

Il Brasile aspetta, ma Ancelotti temporeggia

Le voci sull’approdo di Ancelotti sulla panchina della Seleção circolano da mesi. Sembravano spente, ma i problemi del Brasile nelle qualificazioni mondiali le hanno riaccese. Qualche giorno fa, a Londra, c’è stato un incontro ufficiale tra Ancelotti e i vertici della Federazione brasiliana. Ma è arrivata fumata nera: il Brasile lo vuole subito, Carlo vuole chiudere con stile la sua avventura madridista, eventualmente fino al Mondiale per club.

L’offerta araba e il silenzio di Ancelotti

Sul tavolo è spuntata anche una proposta monstre dall’Arabia Saudita, si parla di 50 milioni a stagione, forse dall’Al-Ahli. Ma Ancelotti non si è mosso. Rimane a Madrid, prepara la sfida contro il Celta Vigo, e spera che il Barcellona inciampi. Nel frattempo, la stampa spagnola inizia a ipotizzare che possa restare anche per il Mondiale per club.

Il commiato perfetto? Con la Liga in mano

Con 15 trofei vinti alla guida dei Blancos, don Carlo merita un’uscita di scena all’altezza della sua storia. E anche il club lo sa. Il finale di stagione sarà determinante: Liga o no, l’addio sarà comunque elegante.

Il resto? Arabia, Brasile, Italia (si vocifera Milan o Roma), o una pensione serena. Ancelotti, unico tecnico a vincere nei cinque principali campionati europei, non ha fretta, e questa è – per ora – l’unica certezza.

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Europa League: vincono Tottenham e United, verso finale inglese

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Vittorie per Tottenham e Manchester United, si va verso una finale di Europa League tutta inglese. La squadra londinese ha fatto un grande passo battendo 3-1 il Bodo Glimt nella semifinale di andata giocata a Londra. Vantaggio lampo per il Tottenham che al 1′ va a segno con Brennan Johnson, il raddoppio al 34′ con James Maddison: al 16′ della ripresa Dominic Solanke su rigore segna il tris. Saltnes ha accorciato le distanze al 38′ in una delle rare azioni offensive dei norvegesi, chiamati ora alla missione quasi impossibile tra sette giorni in casa. Nell’altra semifinale, grazie anche alla superiorità numerica dal 35′, lo United, a cui resta solo l’Europa per salvare la stagione, ha travolto l’Athletic Bilbao 3-0. I Red Devils, solo quattordicesimi in Premier League, hanno sconfitto i baschi che vedono sfumare il sogno di una finale casalinga il 21 maggio: a segno per gli inglesi Casemiro (30′) e poi doppietta del capitano portoghese Bruno Fernandes (37′ su rigore e 49′).

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Conference: Fiorentina ko a Siviglia, al Franchi per la rimonta

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La Fiorentina cade a Siviglia e ora deve sperare nella rimonta tra sette giorni al Franchi. Il Betis si aggiudica il primo round della semifinale di Conference League, battendo 2-1 i viola grazie ai gol di Ezzalzouli e Antony, ma Ranieri a segno per la squadra di Palladino ha riacceso la speranza. Minuto di raccoglimento per ricordare Papa Francesco, e poi in campo è subito Betis che infatti passa in vantaggio dopo appena sei minuti grazie alla rete di Ezzalzouli. Azione nata dal duello vinto da Bakambu con Comuzzo, arriva sul fondo e crossa: l’attaccante marocchino non sbaglia a due passi da De Gea. La rete passa sotto la lente del Var per verificare eventuali irregolarità, ma l’arbitro Oliver convalida il gol del vantaggio degli andalusi. La Fiorentina reagisce e al 21′ sfiora il pari con Mandragora, che di testa manda fuori di un soffio.

A ridosso della mezzora Palladino è costretto a un cambio; problema muscolare per Cataldi che chiede di uscire, al suo posto Adli. Nel recupero il Betis va vicino al raddoppio con Bartra che calcia il pallone sopra la traversa. Nella ripresa Palladino gioca la carta Kean, rientrato da poco in gruppo e partito dalla panchina. Ma proprio nel momento migliore die viola arriva il raddoppio della squadra andalusa con Antony (19′). Al 27′ però la riapre Ranieri che batte Vieites e fa tornare a sperare la Fiorentina, che qualche minuto dopo va vicina anche al pari con Gosens. La Viola ha reagito e tiene viva la speranza di volare in finale: tra sette giorni il ritorno in casa.

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