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MediaPro fa il canale della Lega e il 30 settembre firma il contratto, quando Ibarra assumerà l’incarico di Ceo di Sky il primo ottobre troverà le macerie

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Quando Maximo Max Ibarra il 1 ottobre 2019 assumerà il ruolo di Ceo di Sky Italia potrebbe trovare più o meno le macerie a Rogoredo. Nel quartier generale, nel palazzone di Santa Giulia, con vista mozzafiato sul boschetto dei drogati dove si vende coca e eroina a fiumi, la gallina dalle uova d’oro della piattaforma satellitare (il calcio) potrebbe essere finita in un altro pollaio e potrebbe cominciare a produrre uova d’oro dal 2021 per un altro player importante in fatto di diritti tv: MediaPro, colosso catalano-cinese. I famosi commentatori sportivi di Sky possono stare sereni. Quelli bravi una occupazione nuova la troveranno, quelli che più arrancano si arrangeranno. In ogni caso, già a partire da questa stagione, tutti quanti sono stati chiamati dal vecchio Ceo, Andrea Zappia, e costretti a ridurre i loro compensi fino al 50 per cento. Si comincia a fare un po’ di economie. Le risorse trovate tagliando compensi, troupe televisive, studi televisivi, sedi in Italia e all’estero, riducendo all’osso il telegiornale delle news serviranno per fare lobbying. La partita MediaPro è dura e allora bisogna investire.

Sky Italia, dunque, che ha acquisito con un prezzo fuori mercato Mediaset Premium pensando di sommare i suoi abbonati a quelli della avversaria si ritroverà con un pugno di mosche tra le mani. O meglio con due piattaforme senza diritti tv del calcio che “inducono” gran parte degli abbonati a versare il canone, insomma un mega contenitore a due teste oramai inutile che ha fruttato qualche decina di migliaia di abbonati in più e non  i milioni che si erano preventivati e personale dipendente abbondante, soprattutto nella pletora di funzionari, dirigenti, strutture di consulenza varie che più o meno sono interne e fanno lavori non commendevoli. Sui lavori non  commendevoli chiedere ai dipendenti di Mediaset Premium disoccupati.

La rivoluzione si chiama MediaPro e rischia di far chiudere definitivamente la vecchia baracca Sky. C’è stato in queste ore un netto passo avanti verso il canale tematico della Serie A. Entro il 30 settembre ci sarà la decisione della Lega A sull’offerta economica avanzata da MediaPro. È la dead line fissata oggi all’unanimità dai club riuniti in Assemblea che hanno precisato di voler mantenere ”la piena facoltà di rivolgersi agli operatori del mercato della comunicazione per l’assegnazione dei diritti audiovisivi per il triennio 2021/2024”, definito ”positiva” l’ipotesi di realizzazione del canale della Lega e dato pieno mandato al presidente e all’amministratore delegato di definire l’accordo contrattuale con MediaPro. Tutto questo avveniva mentre i padroni di Sky (che non azzeccano una mossa, una spesa, un acquisto da due anni) coccolavano, vezzeggiavano, preparavano e servivano i cocktail e le tartine con salmone e uova di storione del mar Nero a tutti i presidenti e i dirigenti del calcio italiano che presenziavano alla ufficializzazione del calendario della serie A 2019/2020. Forse l’ultimo calendario preparato dai signori di Sky.

Quartier generale di Sky a Milano. Il presidente della Lega di A ha annunciato il contratto con MediaPro negli studi di Sky Sport

Eh sì, perché continua la trattativa sull’offerta che ammonterebbe ad un minimo di 1,150 miliardi a stagione (più 55 milioni per i diritti d’autore e 78 milioni per i costi di produzione, con un totale di circa 1,3 miliardi l’anno) e con rafforzate garanzie finanziarie da parte del colosso audiovisivo. ”Si va avanti nello studio dell’offerta di MediaPro. E si valutano tutte le opzioni sul tavolo. Stiamo lavorando bene. Se c’è grande fiducia? Sì”, ha affermato il presidente della Lega Serie A, Gaetano Miccicchè, proprio a  margine della presentazione dei calendari del campionato, negli studi televisivi di Sky Sport a Milano.

Le valutazioni finali arriveranno a fine settembre. L’assemblea di Lega Serie A, durata circa tre ore, e con tutte le squadre rappresentate, ha approvato all’unanimità un breve comunicato: ”L’assemblea della Lega Serie A all’unanimità intende mantenere la piena facoltà di rivolgersi agli operatori del mercato della comunicazione per l’assegnazione dei diritti audiovisivi per il triennio 2021/2024, valuta positivamente l’ipotesi di realizzazione del canale della Lega (ai sensi dell’articolo 13 della legge Melandri) e delibera di dare mandato al presidente e all’amministratore delegato di negoziare e di definire l’accordo contrattuale con MediaPro entro e non oltre il 30 settembre 2019 sulla base dell’offerta economica di cui alla proposta MediaPro del 26 luglio 2019”. De Siervo, durante l’assemblea, ha annunciato anche un cambio nella dirigenza della Lega Serie A con l’uscita di Fabio Santoro che ricoprira’ un ruolo in Figc. Al suo posto Andrea Butti, nuovo ‘Head of competition’ che in passato ha lavorato per tredici anni nella dirigenza dell’Inter, poi come vice direttore dell’area tecnica del Monaco, dg dell’area sportiva del Wolverhampton e infine dg e direttore dei rapporti con le istituzioni per due anni all’Empoli.  Che cosa farà ora Sky che già una volta è riuscita a soffiare in maniera strana i diritti tv a MediaPro? La questione è assai delicata.

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Mario Cipollini assolto da calunnia contro Ivano Fanini

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Mario Cipollini è stato assolto oggi dal tribunale di Verona dall’accusa di avere calunniato il suo ex patron, Ivano Fanini, perché il fatto non costituisce reato. La sentenza è stata emessa oggi al giudice Peter Michaeler che si è riservato di pubblicare le motivazioni entro 15 giorni. Il pubblico ministero Eugenia Bertini aveva chiesto la condanna a due anni per il campione di ciclismo. Il “Re Leone” era finito a processo in una lite giudiziaria che si trascina da oltre un decennio con il dirigente sportivo che lo aveva scoperto e lanciato nel ciclismo.

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Calcio a 5, Italservice denuncia: aggrediti nel post partita con Benevento con calci e pugni

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Aggrediti con calci e pugni da una ventina di persone (tesserati e non) i giocatori, lo staff e i dirigenti dell’Italservice Pesaro, dopo il pareggio per 4-4 maturato sul campo del Benevento, valevole per il campionato di serie A di Futsal. I biancorossi, fa sapere la società dal proprio sito, sarebbero stati vittima di un’aggressione violenta all’interno degli spogliatoi al termine della gara: i fatti si sono verificati immediatamente dopo il triplice fischio.

La squadra, rientrata negli spogliatoi per il consueto post-gara, riferisce il club, sarebbe stata raggiunta e aggredita da almeno una ventina di persone del posto, tra tesserati e non. Il primo a essere colpito risulterebbe il tecnico dei biancorossi, Paolo Del Grosso, seguito poi da tutto il gruppo squadra. Calci, pugni e insulti in un clima surreale, il tutto sotto gli occhi del commissario di campo, rimasto apparentemente impotente di fronte all’escalation di violenza.

La società ha subito allertato le forze dell’ordine e ha annunciato che presenterà denuncia formale contro ignoti, affinché siano individuati e perseguiti i responsabili di quella che viene definita “una violenza senza precedenti”. “Follia, vergogna – si legge nella nota del club – avremmo voluto parlare di sport, della partita, come sempre. Invece siamo costretti a raccontare l’inimmaginabile”.

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MotoGp: prima volta Marquez Jr a Jerez,Bagnaia sul podio

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Prima vittoria in MotoGP per Alex Marquez, che trionfa sulla Ducati del Team Gresini a Jerez e torna in testa al Mondiale. Ora lo spagnolo ha 1 punto di vantaggio su suo fratello Marc, scivolato nel corso del terzo giro e dodicesimo al traguardo con la sua Ducati ufficiale danneggiata. Sul podio anche Fabio Quartararo su Yamaha e Francesco Bagnaia che si ritrova così a -20 punti dal leader della classifica. Ai piedi del podio ha chiuso la Ktm Tech 3 di un convincente Maverick Vinales, seguito dalla Ducati VR46 di Fabio Di Giannantonio. Domenica invece da dimenticare per Franco Morbidelli, che prima ha commesso un errore in partenza, poi è riuscito a rimontare, ma ha chiuso la sua gara nella ghiaia al 17° giro.

Il team ha fatto sapere che la botta gli è costata un problema alla cervicale che mette a rischio la sua presenza nei test di lunedì. Al 6° e 7° posto hanno tagliato il traguardo le Ktm ufficiali di Binder e Acosta, mentre al 9° si è piazzata l’altra Tech 3 di Bastianini. In zona punti anche Marini con la Honda ufficiale (10°) e Bezzecchi con l’Aprilia ufficiale (15° dopo un lungo al primo giro e una gara tutta nelle retrovie). Sul circuito di casa trionfa il Marquez che non t’aspetti: in assenza del fratello maggiore, ci pensa Alex a far gioire il pubblico spagnolo. Dopo cinque anni e mezzo in MotoGP e ben otto secondi posti tra Sprint e GP in questa stagione è stata finalmente la domenica di Alex. Davanti al proprio pubblico il catalano ha potuto festeggiare la prima vittoria nella classe regina al termine di una gara senza storia. Fatto passare qualche giro di studio, il pilota del Team Gresini sorpassa Bagnaia e si piazza in seconda posizione all’inseguimento di Quartararo partito in pole position. Il francese della Yamaha (che torna sul podio dopo due anni) si difende, ma deve arrendersi all’undicesimo giro, quando Marquez Jr piazza l’attacco alla prima staccata.

Il francese accusa il colpo e viene subito braccato anche da Bagnaia. Pecco non riesce a passare e intanto Alex prende il largo, toccando un vantaggio superiore ai due secondi. È il momento decisivo. Marquez vola verso la vittoria, mentre Quartararo si difende egregiamente. Ottimo quarto posto per Maverick Vinales, vicino al podio. “È stata una sensazione meravigliosa – commenta la sua prima vittoria Alex Marquez- Non mi potevo immaginare una prima vittoria a Jerez, in Spagna, davanti al nostro pubblico, è stato impressionante. Lo meritava anche il pubblico, le curve 9-10 sono un patrimonio dell’umanità. Meritavano di essere salutati. Sono super contento, penso che abbiamo fatto un capolavoro tutto il weekend, è impressionante. Da ieri a oggi abbiamo fatto un passo avanti. Ci è mancato il passo per sabato, ma dalla Sprint a oggi siamo migliorati. Questa mattina la moto era migliore, ed era chiaro che potevamo lottare con la media dietro. Con Marc in pista non so se avremmo potuto vincere, ma almeno lottare sì”.

Tutto sommato soddisfatto anche Bagnaia: “Nei primi giri ero molto tranquillo, ho fatto la bagarre con Marc Marquez, dopo mi sono messo a spingere per andare a prendere Quartararo, ma una volta che gli sono arrivato sotto, non ho mai avuto lo spunto per riuscire a passarlo e da lì in avanti ho faticato molto. Purtroppo non avevo il mio punto forte, che in questa pista sono sempre state le Curve 11 e 12, che invece Alex riusciva a fare veramente forte. Non mi piacciono questo tipo di gare, perché forse per evitare errori non mi metto nelle condizioni di arrivare vicino. L’anno scorso non ho mai avuto questo tipo di problemi, dovremo analizzare e capire. In ogni caso – conclude il pilota italiano della Ducati ufficiale – ho visto che Marc non era più nelle posizioni di testa e quindi era una buona giornata per recuperare punti”.

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