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Manovra Economica 2019, ecco tutte le novità che introdurrà il Governo

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Il taglio delle  pensioni d’oro si farà. Forse con un emendamento al Senato. E bisognerà aspettare anche per gli annunciati interventi su quota 100 e reddito. Sono in tutto 54 le proposte di modifica alla manovra presentate dal governo e dai relatori, a cui dovrebbero aggiungersene altre nelle prossime ore, e rappresentano in gran parte interventi settoriali. Tra le misure che ancora mancano all’appello il pacchetto famiglia e il taglio delle tariffe Inail. Ecco le novità principali.

IMU CAPANNONI – Il taglio dell’Imu sui capannoni raddoppia: sale dal 20% al 40% la deducibilità dell’Imu ai fini Ires e Irpef. La misura costa 290 milioni nel 2020, circa 166 dal 2021.

CENTRI PER L’IMPIEGO – Dal 2019 le Regioni potranno assumere fino a 4000 persone per i centri per l’impiego. Servono 120 milioni nel 2019 e 160 mln dal 2020.

LISTE D’ATTESA SANITÀ – Nel 2019 triplicano i fondi per tagliare le liste d’attesa: sono 150 milioni. Più risorse anche nel 2020 e 2021.

“FURBETTI” FLAT TAX – La flat tax al 15% per le partite Iva non vale per le “persone fisiche se l’attivita’ e’ esercitata prevalentemente nei confronti di datori di lavoro” con i quali si e’ lavorato “nei due anni d’imposta precedenti”.

SUPERENALOTTO – Superenalotto, superstar, sivincetutto, Eurojackpot, winforlife. Si allunga di un anno il diritto di Sisal di gestire i “giochi numerici a totalizzatore nazionale”. Prorogati anche Bingo e Scommesse sportive.

SICUREZZA URBANA – Venticinque milioni in piu’ dal 2019 per il riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze di polizia e delle Forze armate, comprese le Capitanerie.

FORMAZIONE 4.0 AZIENDE – Per le micro e piccole imprese il voucher per la consulenza “4.0” per l’innovazione digitale, copre il 50% dei costi sostenuti per un massimo di aiuto in 40mila euro. Per le medie imprese invece il contributo copre il 30% dei costi per un limite massimo di 25mila euro.

RIVALUTAZIONE BENI – Le imprese che non applicano i principi contabili “possono rivalutare i beni di impresa.

ASSUNZIONI – Arrivano venti nuovi dirigenti al Ministero dell’economia per la programmazione di investimenti; venti assunzioni, tra avvocati e procuratori, per l’Avvocatura dello Stato; 57 nuove assunzioni per combattere le frodi e per proteggere il “made in Italy” del settore agroalimentare.

PICCOLE FARMACIE E FARMACI – Spuntano agevolazioni per le piccole farmacie, ovvero quelle a “basso fatturato”. Dal primo gennaio l’Aifa potra’ rinegoziare il prezzo dei farmaci quando vi siano state variazioni di mercato.

ARRIVANO CATASTO DELLA FRUTTA E AIUTI A APICOLTURA – Due milioni a favore dell’apicoltura. E cinque milioni in due anni per la nascita del Catasto frutticolo nazionale.

EBRI E BIOTESTAMENTO – Tre milioni per la fondazione European Brain Research Institute, per la ricerca tra l’altro contro l’Alzheimer. Dal 2019, 400mila euro l’anno per la Dat.

FONDO RICERCA E ACCADEMIA CRUSCA – Arrivano trenta milioni l’anno dal 2019 al 2028 per il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e tre assunzioni all’Accademia della Crusca.

SCUOLA NORMALE MERIDIONALE – La Normale di Pisa sbarca a Napoli per rafforzare la partecipazione dell’Italia alla formazione post-laurea. OVIDIO – Un anno in piu’ per celebrare l’anno ovidiano.

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L’Ema blocca un medicinale contro l’Alzheimer

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L’Agenzia europea per i medicinali ha respinto la raccomandazione per il farmaco Lecanemab contro l’Alzheimer. L’Ema ha annunciato che il rischio di gravi effetti collaterali è superiore all’effetto positivo atteso.

“Il Comitato per i medicinali per uso umano” dell’Ema “ha raccomandato di non concedere un’autorizzazione all’immissione in commercio per Leqembi”, ha sottolineato l’autorità, facendo riferimento in particolare all’insorgere di rischi di emorragia cerebrale nelle persone trattate con il farmaco. Il Lecanemab – nome commerciale Leqembi – è disponibile negli Stati Uniti dall’inizio del 2023 per il trattamento dell’Alzheimer in stadio iniziale. Sebbene la terapia non migliori i sintomi, può rallentarne leggermente la progressione della malattia. Il farmaco, secondo gli esperti, sarebbe quindi adatto solo per un gruppo molto limitato di malati di Alzheimer, meno del 10%. A fronte dei possibili edemi ed emorragie cerebrali, la terapia deve essere monitorata regolarmente con esami di risonanza magnetica. Ora la società farmaceutica Eisai, che ha presentato la domanda, potrà richiedere un riesame entro 15 giorni.

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Preoccupa il virus Oropouche, primi 2 morti in Brasile

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Sale la preoccupazione per il virus Oropouche, diffuso soprattutto nell’America centro-meridionale e nei Caraibi ma che ha fatto registrare ad oggi 4 casi anche in Italia: l’infezione ha causato due primi decessi in Brasile, nello stato di Bahia, e si tratta dei primi registrati a livello mondiale. La conferma è giunta dal Ministero della Salute brasiliano. La febbre di Oropouche è un’infezione virale tropicale trasmessa da moscerini e zanzare e prende il nome dalla regione in cui è stata scoperta e isolata per la prima volta nel 1955, presso il laboratorio regionale di Trinidad, vicino al fiume Oropouche, a Trinidad e Tobago. Il primo decesso è stato confermato il 17 giugno. Il paziente aveva 24 anni, viveva a Valença ed è morto a marzo. Lunedì scorso è stato invece registrato il secondo decesso, di una donna, ed il ministero della Salute sta ancora indagando su un’altra morte sospetta nello stato di Santa Catarina.

L’Organizzazione panamericana della sanità (Paho) ha inoltre emesso un allarme epidemiologico per informare i Paesi membri sull’identificazione di possibili casi, attualmente in fase di indagine in Brasile, di trasmissione del virus Orov dalla madre al bambino durante la gravidanza. In Italia, ad oggi, sono stati diagnosticati 4 casi tutti di importazione, ovvero di soggetti rientranti dal Brasile e da Cuba. La malattia da virus Oropouche, spiega l’Istituto superiore di sanità, è una arbovirosi causata dal virus Oropouche (Orov), un virus a Rna che può essere trasmesso agli esseri umani principalmente attraverso la puntura di Culicoides paraensis, un piccolo dittero ematofago di 1-3 mm, simile ad un moscerino, che nelle aree endemiche si trova in zone boschive nei pressi di ruscelli, stagni e paludi, o di alcune zanzare come Culex quinquefasciatus.

Nessuno di questi vettori al momento è presente in Italia o in Europa. Non è stata al momento confermata la possibilità di una trasmissione da uomo a uomo del virus. Nel 2024 (al 23 luglio), sono stati registrati oltre 7700 casi nel mondo in cinque paesi: Brasile, Bolivia, Peru, Cuba e Colombia. I primi casi registrati anche in Italia sono senza conseguenze gravi. Il rischio di infezione, chiarisce l’Iss, è presente se si viaggia nei paesi in cui è presente il virus. Per chi si trova in queste zone si raccomanda di mettere in atto tutte le precauzioni necessarie ad evitare il contatto con gli insetti vettori: usare repellenti chimici, indossare vestiti che coprano braccia e gambe, soggiornare in case dotate di zanzariere e cercare di ridurre le attività all’aperto nei periodi di maggiore attività vettoriale (alba e crepuscolo).

I sintomi principali dell’infezione sono febbre, mal di testa, dolore articolare e, in qualche caso, fotofobia, diplopia (visione doppia), nausea e vomito. Se si è di ritorno da un viaggio nei paesi in cui è presente il virus e si hanno questi sintomi il consiglio è di rivolgersi al proprio medico. Grazie ad un team multi-disciplinare di esperti, L’Iss è in prima linea per monitorare il rischio da virus Oropouche in Italia per gli aspetti virologici ed epidemiologici.

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Economia

Bollette più chiare, in arrivo dal prossimo anno

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Basta con una sequela di numeri incomprensibili: dal prossimo anno infatti le bollette di luce e gas saranno più semplici da capire. Basterà un colpo d’occhio – spiega l’Arera, l’autorità per l’energia – per rendersi conto di prezzi e consumi. La nuova bolletta debutterà dal primo luglio del 2025, con un frontespizio uguale per tutti e con le principali informazioni generali. Poi uno ‘scontrino dell’energia’, per capire immediatamente consumi e prezzi, e un box offerta che ricorda le condizioni sottoscritte per verificarne l’applicazione.

E’ stata infatti approvata – a seguito di un lungo processo di consultazione con imprese, consumatori e stakeholder – e sottoposta all’analisi dell’impatto della regolazione (Air) la delibera che introduce una revisione organica delle informazioni indicate nella bolletta e della loro organizzazione, estendendola poi alla totalità dei clienti finali connessi in bassa tensione: domestici, condomini, piccole e medie imprese, box, cantine e magazzini. I venditori avranno 12 mesi di tempo per adeguare i propri sistemi all’invio della nuova bolletta. “Una riforma auspicata da tempo e da più parti, che evolve la struttura introdotta nel 2014 con la bolletta 2.0, allineando le informazioni per tutti e rendendole ancora più chiare e semplici, ma soprattutto dando rilevanza al ruolo dei consumatori, mettendoli in grado di verificare i consumi e le proprie scelte di efficienza energetica e di comparare agilmente il proprio profilo con le proposte del mercato”, commenta il presidente di Arera Stefano Besseghini.

Plaudono i consumatori: “Ringraziamo Arera per aver accolto la nostra richiesta e concluso l’iter per rendere le bollette dell’energia più comprensibili agli utenti, specie sul fronte del costo al KWh della luce e al metro cubo per il gas”, afferma Consumerismo No Profit. “In una fase in cui i prezzi dell’energia continuano a essere altissimi e fuori controllo, giudichiamo positivamente la notizia che Arera ha ufficializzato oggi sul debutto della nuova bolletta”, commenta l’Adoc. In dettaglio la nuova bolletta sarà composta da un frontespizio unificato, che corrisponde alla prima facciata della bolletta in cui i venditori sono tenuti a riportare l’importo da pagare e tutte le informazioni essenziali sul cliente sul tipo di servizio in cui è rifornito, sul contratto di fornitura, su fatturazione e pagamenti, etc. Poi un scontrino dell’energia, che riporterà la formazione del costo complessivo dell’energia in relazione ai volumi consumati secondo la struttura quantità x prezzo, suddiviso in “quota consumi” e “quota fissa”, più la “quota potenza” per l’energia elettrica, e ulteriormente dettagliato per voci di spesa (vendita e ‘rete e oneri’). In questa sezione saranno riportate separatamente anche l’Iva e le accise, eventuali bonus, altre partite (interessi di mora, prodotti e/o servizi aggiuntivi etc.) e il canone Rai.

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