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Cronache

Maltempo da nord a sud, imbiancato anche l’Etna

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Il maltempo continua a sferzare gran parte dello Stivale con piogge, temporali e mareggiate, con venti di libeccio e scirocco a oltre 90 km/h. La Protezione civile ha emanato allerta arancione in Emilia-Romagna, Toscana, Friuli Venezia Giulia, Veneto e Liguria; e gialla in altre 15 regioni. E’ prevista anche una intensificazione dei venti, in una prima fase nei quadranti meridionali, interessando parte del Nord e in seguito il Centro-sud. E’ arrivata anche la neve sui rilievi alpini e in molti casi anche su quelli dell’Appennino.

A Venezia è previsto il ritorno dell’acqua alta, con una marea di 130 centimetri domani alle 6.30, ma è già prevista l’attivazione del Mose. Gran mole di lavoro per vigili del fuoco e protezione civile, con 1.400 interventi tra Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Umbria e Molise, soprattutto per allagamenti e alberi e tetti divelti. In nottata la neve ha imbiancato per la prima volta la cima dell’Etna, e a quota 1.920 metri del Rifugio Sapienza (Etna Sud) la temperatura minima è scesa a 3 gradi.

A Milano proseguirà fino a domani l’allerta gialla e il Comune per precauzione ha inviato a non sottostare sotto alberi, cantieri, dehors e tende. Prosegue il lavoro del Centro operativo comunale (Coc) della Protezione civile per monitorare il livello dei fiumi e per coordinare eventuali interventi. Il Veneto tira un sospiro di sollievo per il miglioramento della situazione dei fiumi, anche se a partire dalle prime ore di domani sono previsti di nuovo innalzamenti – ma sono escluse criticità – nelle aree montane e pedemontane. A Belluno anche oggi sono continuate le ricerche di Walter Locatello, il vigile del fuoco scomparso due giorni fa dopo essere scivolato nel canale Tesa Vecchio a Puos D’Alpago.

A Caorle, nel Veneziano, alcuni nuclei familiari sono stati evacuati dalle abitazioni in seguito alle rottura dell’argine su una sponda del canale Taglio. Sul posto hanno operato i vigili del fuoco dopo la richiesta di intervento giunta dal consorzio di bonifica orientale e su coordinamento della Protezione civile regionale. In Friuli Venezia Giulia la Protezione civile ha emesso una nuova allerta – dalla mezzanotte alle 15 – per la nuova ondata di maltempo attesa per domani: sarà gialla sulla parte occidentale e sui monti, arancione a Trieste, Gorizia e Udine. A Trieste è stata però riaperta la strada di collegamento dal Bivio al Castello di Miramare: la chiusura si era resa necessaria ieri a causa della mareggiata verificatasi a Barcola, dove proseguono i lavori di pulizia del lungomare. Va meglio in Liguria, anche se a Genova, La Spezia, Cinque Terre, Portofino e su gran parte del Ponente è in corso la conta dei danni che dovrebbe ammontare a svariati milioni.

Molte le strade ancora chiuse, è stata invece riaperta l’Aurelia nei vari punti in cui era stata chiusa, anche se molti lungomare rimangono off-limits. Su gran parte dell’Emilia Romagna è stata estesa fino a domani l’allerta gialla per criticità idraulica, idrogeologica e vento, questo per la possibilità di frane e innalzamenti dei corsi d’acqua. La criticità idraulica nella pianura orientale è riferita invece alla possibile propagazione della piena del Po, con completa occupazione dell’alveo di magra. Paura a Scanno, in Abruzzo, dove questa mattina attorno alle 9.30 un masso si è distaccato dalla parete rocciosa di un monte in località San Martino ed è precipitato atterrando su un’auto parcheggiata, a circa 50 metri da un complesso di 12 appartamenti.

Il masso, di dimensioni stimate 6 metri per 6 e 3/4 metri di altezza per 150 metri cubi, ha completamente schiacciato una macchina e si è fortunatamente arrestato lì, senza raggiungere le case poco più giù. Protezione civile in allerta anche in Umbria per l’arrivo di altre piogge tra oggi e domenica. Ieri si sono registrate frane e cadute di alberi su gran parte della regione ma il tutto senza particolari situazioni di pericolo per le persone. Prima neve sull’Appennino marchigiano, caduta nella notte a Frontignano di Ussita, in provincia di Macerata. Da domani però su tutta la regione torneranno piogge e temporali, con venti forti e temperature ancora in calo.

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Dalla data all’extra omnes, i giorni fino al Conclave

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I novendiali e le congregazioni generali, i rosari e gli incontri informali. Poi la missa pro eligendo romano Pontefice e l’atteso extra omnes con cui si dà inizio alle votazioni. Saranno nove giorni intensi quelli che attendono i cardinali in vista del 7 maggio, la data scelta oggi dai porporati per l’inizio del Conclave che deciderà il nome del successore di Francesco. Ogni giorno, così come avviene già dal 26 aprile – la data dei funerali di Bergoglio – si terranno i novendiali, le messe in suffragio del Pontefice presiedute ogni volta da un cardinale diverso. I nove giorni di lutto termineranno domenica 4 maggio con la celebrazione affidata al cardinale Dominique Mamberti, protodiacono del Collegio Cardinalizio.

Contemporaneamente proseguiranno anche le congregazioni generali, le riunioni dei cardinali pre-conclave durante le quali si discutono sia questioni formali e logistiche – come è accaduto per la data dei funerali e del Conclave stesso – sia quelle sul ruolo e sulle sfide che attendono il nuovo Papa. Il periodo che manca alle votazioni nella cappella Sistina sarà comunque dedicato a momenti di preghiera, rosari e incontri informali da parte dei cardinali, come avvenuto ieri con i Vespri nella basilica di Santa Maria Maggiore, davanti al sepolcro di Francesco. Il giorno più atteso resta quello del Conclave, che si aprirà ufficialmente con la cosiddetta Missa pro eligendo romano Pontefice.

I cardinali si riuniranno nella basilica di San Pietro e parteciperanno alla messa presieduta dal cardinale decano, Giovanni Battista Re. Il pomeriggio dello stesso giorno, invece, si recheranno in processione verso la Cappella Sistina, dove nel frattempo è stato allestito un pavimento di legno sopraelevato, per ‘distaccare’ fisicamente i cardinali da ogni rapporto con il mondo esterno. Subito dopo il decano leggerà il giuramento, che si concluderà con il tradizionale ‘extra omnes’ pronunciato dal maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, monsignor Diego Ravelli. Solo allora si chiuderanno le porte della Cappella Sistina e prenderà il via la prima votazione e, di conseguenza, la prima fumata per l’elezione del 267° Pontefice della storia.

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Da Totò a Croce, gli eventi per celebrare i 2500 anni di Napoli

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Una N a simulare un’onda marina, quella degli eventi che diffonderanno l’immagine di Napoli nel mondo in occasione dei suoi 2500 anni mettendo assieme e avvolgendo, proprio come fa un’onda, tutte le arti che fanno di Napoli una capitale: dalla cultura al teatro, dalla scienza al dialogo tra i popoli. E’ il logo – affiancato dalla scritta Napoli Musa – che farà da sfondo al cartellone di eventi per il venticinquesimo centenario della fondazione di Napoli presentato oggi nel corso di una conferenza stampa in Prefettura.

Dalla mostra su Totò, una delle grandi maschere di Napoli, al volume che realizzerà la Treccani sulla cultura partenopea: sono tante le iniziative contenute in un programma che è ancora in evoluzione e che verrà integrato nelle prossime settimane con un secondo blocco. Sette milioni di euro il budget messo a disposizione dal Governo. Quattro linee di indirizzo: cultura, diplomazia, impresa e internazionalizzazione. Si parte il 26 e 27 maggio con il vertice Nato sulla sicurezza del Mediterraneo che aprirà ufficialmente le celebrazioni.

A giugno l’Unesco ha scelto Napoli per la prima “Biennale dei Patrimoni” (5-6 giugno), iniziativa che si propone la tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico, anche subacqueo. Il 12 e 13 giugno al centro di produzione Rai di Napoli si terranno gli Abu Rai Days, una due giorni-evento con ottanta rappresentanti di emittenti di servizio pubblico, commerciali e altre organizzazioni che operano nel campo della comunicazione e dei media nell’area asiatica e del Pacifico. A luglio, il 24, l’orchestra del San Carlo si esibirà a Yereva, in Armenia.

Con gli artisti del San Carlo i solisti dell’Accademia Belcanto diretti da Riccardo Frizza inaugureranno il progetto Diffusioni, un percorso artistico che comprende musica sinfonica, celebri arie d’opera del patrimonio lirico, la tradizione teatrale partenopea e la danza. In ballo anche una iniziativa a Baku, capitale dell’Azeirbaigian gemellata con Napoli. A settembre prende vita il progetto che si ispira agli studi e alle riflessioni di Benedetto Croce e si propone di ricostruire la storia della toponomastica napoletana tra il XIX e il XX secolo. Ottobre sarà il mese dell’omaggio a Totò con un fine settimana di 24 ore ininterrotte di spettacoli tra il 4 e il 5 ottobre, in cui si esibiranno venti compagnie teatrali.

La manifestazione si terrà al Teatro di San Carlo e, tra uno spettacolo e l’altro, saranno proiettati filmati sulla Napoli cinematografica. In programma anche una mostra che sarà allestita a Palazzo Reale e che successivamente verrà portata negli 85 istituti italiani di cultura sparsi nel mondo. “Credo che Totò meritasse una sorta di visibilità internazionale con una mostra su di lui – ha detto Pupi Avati, membro del comitato Neapolis 2025 – e mi fa piacere il coinvolgimento delle compagnie teatrali. Napoli vanta tra i migliori registi italiani non solo del cinema di ieri ma anche del cinema di oggi”. Ma ottobre sarà anche il mese dei Med Dialogues (15-17 ottobre), lo spazio di riferimento per l’analisi e il confronto su geopolitica, energia, sicurezza e sviluppo dove è prevista la presenza di diversi ministri degli Esteri.

Dal 20 al 24 ottobre si svolge il Prix Italia, organizzato da Rai, il più antico concorso internazionale dedicato alle migliori produzioni radiofoniche, televisive e multimediali realizzate da broadcaster pubblici e privati e che vedrà la presenza di oltre cento operatori mondiali. Il 21 dicembre, data convenzionalmente riconosciuta come “la nascita di Napoli”, vedrà un momento che verrà annunciato nella seconda parte dell’anno.

A dicembre verrà presentato il volume, edito dalla Treccani, che racchiude una raccolta di circa venti saggi scritti da personalità di rilievo nazionale e internazionale sulla cultura napoletana. ll programma vedrà anche la realizzazione di una rassegna dedicata a Benedetto Croce, con il film di Pupi Avati, “Un Natale a casa Croce”, che ricostruisce le vicende umane e intellettuali di uno dei più grandi pensatori italiani. Sempre a fine anno il Teatro di San Carlo sarà protagonista con l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli della Mostra dei figurini teatrali, ossia i bozzetti e disegni che testimoniano il lavoro dei grandi maestri scenografi e costumisti del tempo.

“E’ stato un tour de force – commenta il prefetto di Napoli Michele di Bari, presidente del Comitato Nazionale Neapolis 2500 – ma abbiamo messo su un programma di progettualità ambizioso e articolato che darà un grande impulso al ruolo che questa città può giocare”. Nessuna sovrapposizione con l’attività del Comune: “Col sindaco ci sentiamo più volte al giorno, il nostro interlocutore non è chicchessia ma la città di Napoli. Agiamo tutti nell’interesse di Napoli”. In serbo anche una sorpresa, uno spettacolo di droni. “Ci stiamo ragionando”.

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Alberto Stasi trascorre al lavoro primo giorno semilibertà

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 È trascorso come gli altri il primo giorno di semilibertà effettiva per Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni di carcere per l’omicidio della sua fidanzata Chiara Poggi. Da quando si è saputo il 41enne è uscito dal carcere di Bollate per andare in ufficio come fa da quando ha ottenuto il permesso per il lavoro esterno. Le prescrizioni standard di quello che può fare e non fare sono state messe nero su bianco in un provvedimento. Per poter svolgere le attività indicate dal giudice di sorveglianza, Stasi dovrà ogni volta fare richiesta e programmarle. Nonostante benefici della semilibertà, infatti, l’ex studente della Bocconi ha trascorso il fine settimana di Pasqua sempre in carcere.

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