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Luna Rossa scivola a 4-6 in finale della LVC e ora trema

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Vinti ma non sconfitti, anche se per Luna Rossa il margine per imporsi nella finale della Louis Vuitton Cup e regatare contro i neozelandesi nella 37/a America’s Cup è ormai ridottissimo. Il team di Prada Pirelli è scivolato sul 4-6 dopo la doppia batosta subita oggi dagli inglesi di Ineos Britannia nei round nove e dieci. E si gioca il tutto per tutto venerdì nel doppio match point per l’equipaggio di sir Ben Ainslie, a un solo punto dalle sette vittorie, che – al meglio delle 13 sfide – decreteranno lo sfidante dei Defenders del Team New Zealand nella contesa per la Coppa delle 100 ghinee, la più antica della vela. Significa che il team azzurro dello skipper Max Sirena, che martedì aveva saputo superare le avversità e gli enormi problemi tecnici e ristabilire l’equilibrio con i britannici, dovrebbe infilare tre vittorie l’una dietro l’altra per passare il turno.

Ma Francesco Bruni, al timone con James Spithill, ci crede: “Ho piena fiducia nel team, nella barca e in noi. Le regate sono apertissime, loro oggi hanno fatto un lavoro migliore del nostro” ha assicurato. Nella sesta, amara giornata per Luna Rossa, i britannici hanno mostrato di essere più veloci, soprattutto di poppa, e superiori per scelte tattiche. Con un vento forte superiore ai 17 nodi e onde di oltre un metro, nella prima regata i due team sono partiti in parità rischiando di sfiorarsi. Ma gli azzurri hanno pagato la scelta del fiocco “non ottimale” nelle parole del design coordinator, Horacio Carabelli, perché “il vento non è aumentato e la condizione non è stata quella che ci aspettavamo”.

E la Luna si è ritrovata con un deficit di velocità in poppa. Alla prima boa, Ineos aveva 12″ di vantaggio. E, a metà regata, ha spiazzato Luna Rossa, cambiando all’ultimo momento rotta e forzando l’AC75 italiano a fare lo stesso, con una manovra che l’ha fatto cadere dal foil a causa di un’onda. Alla quinta boa il distacco era di 15″ e da quel momento il Britannia ha controllato senza rischiare, fino al traguardo, tagliato con 45″ di vantaggio, che l’ha portato sul 4-5. Il secondo match race della giornata ha visto Ineos vincere in partenza, conquistando da subito 50 metri di vantaggio. Ridotto da Luna Rossa (nella foto in evidenza di Imagoeconomica) a soli 3″ alla prima boa, anche se nel gioco di virate l’equipaggio di sir Ainslie e compagni ha dimostrato di controllare il campo, proteggendosi da tutte le manovre tentate dal Team Prada Pirelli.

Nei tratti di poppa, Ineos ha allungato progressivamente il distacco prima a 200 e, poi, a 300 metri. Sul quinto lato, una caduta di prua in acqua del Britannia ha favorito un recupero di Luna Rossa, che si è portata a 50 metri sul lato di bolina, ricominciando a sperare. Ma Ineos non ha concesso nessuno spazio, restando avanti e controllando senza errori il vantaggio fino al traguardo, passato con 12″ di vantaggio. “Non si può immaginare quanto sia stata dura oggi, bello vincere le due regate, ma non esultiamo, manca ancora la settima”. Il commento del baronetto Ben Aisle, che si è tolto qualche sassolino dalle scarpe. La doppia vittoria “è la risposta ad alcuni media italiani che sostenevano che non potevamo vincere senza gli errori e le rotture di Luna Rossa”. Domani giornata di riposo. Si ritorna in acqua a Barcellona venerdì per il break che per Luna Rossa, dopo 4 anni di duro lavoro, sarà lo spartiacque fra il sogno e la realtà dell’America’s Cup.

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Mario Cipollini assolto da calunnia contro Ivano Fanini

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Mario Cipollini è stato assolto oggi dal tribunale di Verona dall’accusa di avere calunniato il suo ex patron, Ivano Fanini, perché il fatto non costituisce reato. La sentenza è stata emessa oggi al giudice Peter Michaeler che si è riservato di pubblicare le motivazioni entro 15 giorni. Il pubblico ministero Eugenia Bertini aveva chiesto la condanna a due anni per il campione di ciclismo. Il “Re Leone” era finito a processo in una lite giudiziaria che si trascina da oltre un decennio con il dirigente sportivo che lo aveva scoperto e lanciato nel ciclismo.

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Calcio a 5, Italservice denuncia: aggrediti nel post partita con Benevento con calci e pugni

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Aggrediti con calci e pugni da una ventina di persone (tesserati e non) i giocatori, lo staff e i dirigenti dell’Italservice Pesaro, dopo il pareggio per 4-4 maturato sul campo del Benevento, valevole per il campionato di serie A di Futsal. I biancorossi, fa sapere la società dal proprio sito, sarebbero stati vittima di un’aggressione violenta all’interno degli spogliatoi al termine della gara: i fatti si sono verificati immediatamente dopo il triplice fischio.

La squadra, rientrata negli spogliatoi per il consueto post-gara, riferisce il club, sarebbe stata raggiunta e aggredita da almeno una ventina di persone del posto, tra tesserati e non. Il primo a essere colpito risulterebbe il tecnico dei biancorossi, Paolo Del Grosso, seguito poi da tutto il gruppo squadra. Calci, pugni e insulti in un clima surreale, il tutto sotto gli occhi del commissario di campo, rimasto apparentemente impotente di fronte all’escalation di violenza.

La società ha subito allertato le forze dell’ordine e ha annunciato che presenterà denuncia formale contro ignoti, affinché siano individuati e perseguiti i responsabili di quella che viene definita “una violenza senza precedenti”. “Follia, vergogna – si legge nella nota del club – avremmo voluto parlare di sport, della partita, come sempre. Invece siamo costretti a raccontare l’inimmaginabile”.

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MotoGp: prima volta Marquez Jr a Jerez,Bagnaia sul podio

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Prima vittoria in MotoGP per Alex Marquez, che trionfa sulla Ducati del Team Gresini a Jerez e torna in testa al Mondiale. Ora lo spagnolo ha 1 punto di vantaggio su suo fratello Marc, scivolato nel corso del terzo giro e dodicesimo al traguardo con la sua Ducati ufficiale danneggiata. Sul podio anche Fabio Quartararo su Yamaha e Francesco Bagnaia che si ritrova così a -20 punti dal leader della classifica. Ai piedi del podio ha chiuso la Ktm Tech 3 di un convincente Maverick Vinales, seguito dalla Ducati VR46 di Fabio Di Giannantonio. Domenica invece da dimenticare per Franco Morbidelli, che prima ha commesso un errore in partenza, poi è riuscito a rimontare, ma ha chiuso la sua gara nella ghiaia al 17° giro.

Il team ha fatto sapere che la botta gli è costata un problema alla cervicale che mette a rischio la sua presenza nei test di lunedì. Al 6° e 7° posto hanno tagliato il traguardo le Ktm ufficiali di Binder e Acosta, mentre al 9° si è piazzata l’altra Tech 3 di Bastianini. In zona punti anche Marini con la Honda ufficiale (10°) e Bezzecchi con l’Aprilia ufficiale (15° dopo un lungo al primo giro e una gara tutta nelle retrovie). Sul circuito di casa trionfa il Marquez che non t’aspetti: in assenza del fratello maggiore, ci pensa Alex a far gioire il pubblico spagnolo. Dopo cinque anni e mezzo in MotoGP e ben otto secondi posti tra Sprint e GP in questa stagione è stata finalmente la domenica di Alex. Davanti al proprio pubblico il catalano ha potuto festeggiare la prima vittoria nella classe regina al termine di una gara senza storia. Fatto passare qualche giro di studio, il pilota del Team Gresini sorpassa Bagnaia e si piazza in seconda posizione all’inseguimento di Quartararo partito in pole position. Il francese della Yamaha (che torna sul podio dopo due anni) si difende, ma deve arrendersi all’undicesimo giro, quando Marquez Jr piazza l’attacco alla prima staccata.

Il francese accusa il colpo e viene subito braccato anche da Bagnaia. Pecco non riesce a passare e intanto Alex prende il largo, toccando un vantaggio superiore ai due secondi. È il momento decisivo. Marquez vola verso la vittoria, mentre Quartararo si difende egregiamente. Ottimo quarto posto per Maverick Vinales, vicino al podio. “È stata una sensazione meravigliosa – commenta la sua prima vittoria Alex Marquez- Non mi potevo immaginare una prima vittoria a Jerez, in Spagna, davanti al nostro pubblico, è stato impressionante. Lo meritava anche il pubblico, le curve 9-10 sono un patrimonio dell’umanità. Meritavano di essere salutati. Sono super contento, penso che abbiamo fatto un capolavoro tutto il weekend, è impressionante. Da ieri a oggi abbiamo fatto un passo avanti. Ci è mancato il passo per sabato, ma dalla Sprint a oggi siamo migliorati. Questa mattina la moto era migliore, ed era chiaro che potevamo lottare con la media dietro. Con Marc in pista non so se avremmo potuto vincere, ma almeno lottare sì”.

Tutto sommato soddisfatto anche Bagnaia: “Nei primi giri ero molto tranquillo, ho fatto la bagarre con Marc Marquez, dopo mi sono messo a spingere per andare a prendere Quartararo, ma una volta che gli sono arrivato sotto, non ho mai avuto lo spunto per riuscire a passarlo e da lì in avanti ho faticato molto. Purtroppo non avevo il mio punto forte, che in questa pista sono sempre state le Curve 11 e 12, che invece Alex riusciva a fare veramente forte. Non mi piacciono questo tipo di gare, perché forse per evitare errori non mi metto nelle condizioni di arrivare vicino. L’anno scorso non ho mai avuto questo tipo di problemi, dovremo analizzare e capire. In ogni caso – conclude il pilota italiano della Ducati ufficiale – ho visto che Marc non era più nelle posizioni di testa e quindi era una buona giornata per recuperare punti”.

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