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Cronache

Lotteria Italia: a Pesaro 5 milioni del primo premio

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Pesaro entra negli annali della storia della Lotteria Italia, non solo per aver vinto il primo premio da 5 milioni di euro, ma anche per aver conquistato la prima – e si spera ultima – edizione in pandemia, quella che, a causa delle restrizioni, ha fatto registrare il minor numero di biglietti venduti da sempre, appena 4,6 milioni, di cui oltre 100 mila online (contro gli 11 mila dell’anno scorso). Ma non solo. Pesaro si conferma anche la citta’ della fortuna di questo inizio 2021. Oltre al super-premio dell’ormai ultima superstite delle lotterie italiane, nei giorni scorsi, infatti, ha ‘incassato’ anche un milione di euro grazie al MillionDay, gioco a premi giornaliero di casa Lottomatica. Stando ai dati diffusi dall’agenzia specializzata Agipronews, sarebbe pero’ tutta la provincia marchigiana ad avere un rapporto ‘privilegiato’ con la Dea bendata. Lo scorso 18 novembre un giocatore del suggestivo borgo di Mondolfo si era aggiudicato un altro milione di euro sempre con il MillionDay, mentre a maggio 2019 con il Gratta e Vinci erano stati vinti 5 milioni di euro a Fossombrone, sempre nella provincia di Pesaro Urbino. Anche il 2020 si era concluso al meglio, con il premio da 62mila euro – ancora a Fossombrone – arrivato con il piu’ tradizionale gioco del Lotto. Ieri sera, al termine della trasmissione televisiva “I soliti Ignoti – Il ritorno”, condotta da Amadeus, il biglietto E 409084 ha consegnato la vittoria a Pesaro riportando le Marche nella fascia dei premi piu’ sostanziosi della Lotteria dopo quasi un decennio. Come rivela Agipronews, infatti, due volte – nel 2012 a Numana e nel 2014 a Senigallia, entrambe in provincia di Ancona – era stato centrato il secondo premio da 2 milioni di euro. Nel 2010, ad Ascoli Piceno, era stato vinto il terzo premio da 1,5 milioni di euro. Il secondo premio, che quest’anno e’ sceso da 2,5 a 2 milioni di euro, e’ andato al piccolo paese di Prizzi, nel Palermitano, mentre il terzo, sceso da 1,5 a 1 milioni, a San Gallicano nel Lazio, in provincia di Roma. Quarto premio, di 500 mila euro, ad Altavilla Irpina, in provincia di Avellino, e quinto, di 250.000 euro, a Cavarzere, nel Veneziano. In totale sono stati assegnati 130 premi. Oltre ai 5 di prima categoria, ce ne sono stati altri 25 da 50 mila euro e 100 da 25 mila. Per riscuotere le vincite, come specifica anche l’Agenzia delle Dogane e Monopoli, si avranno a disposizione 180 giorni dalla pubblicazione dell’elenco dei biglietti vincenti sul bollettino di Adm.

Lotteria Italia 2021 | Biglietti vincenti

Premi di seconda categoria, i biglietti estratti

L 361795 CAMMARATA AG
F 031174 ROMA RM
C 145481 TERAMO TE
L 488089 ROMA RM
D 199428 SAN LAZZARO DI SAVENA BO
F 342799 ROMA RM
M 228397 ROMA RM
F 399795 GENOVA GE
L 297508 OMEGNA VB
F 496538 MESSINA ME
B 275673 PORTICI NA
G 239632 CATANIA CT
L 433512 BOLOGNA BO
A 108977 SAN VENDEMIANO TV
F 145395 ALES OR
C 378784 CASORIA NA
L 421708 ROMA RM
E 204241 PAVIA PV
D 181685 BASSANO DEL GRAPPA VI
L 252078 TORINO TO
L 353476 REGGIO EMILIA RE
L 295715 BISACCIA AV
M 119165 MORRO D’ORO TE
A 439501 CUNEO CN
D 185616 TORINO TO

Premi di terza categoria, i biglietti estratti

M 159663 ADELFIA BA 25.000,00
B 159086 LAINATE MI 25.000,00
I 218661 FANO PU 25.000,00
I 366023 POLLEIN AO 25.000,00
C 272492 SAN ZENONE AL LAMBRO MI 25.000,00
E 111613 ROMA RM 25.000,00
I 298717 ROMA RM 25.000,00
L 143267 CAMPAGNA SA 25.000,00
G 297842 AVELLINO AV 25.000,00
G 403211 ROMA RM 25.000,00
A 234746 ANCONA AN 25.000,00
B 270200 CARRARA S. GIORGIO PD 25.000,00
A 275798 FELIZZANO AL 25.000,00
C 484438 TORINO TO 25.000,00
A 261970 SAN LORENZO RC 25.000,00
B 333182 ROVIGO RO 25.000,00
C 311257 FERRARA FE 25.000,00
B 425929 GRASSOBBIO BG 25.000,00
E 170643 SANGUINETTO VR 25.000,00
E 410691 PIACENZA PC 25.000,00
A 474184 PRATO PO 25.000,00
M 316769 GIOIA TAURO RC 25.000,00
L 101746 GRIGNO TN 25.000,00
C 065718 CHIETI CH 25.000,00
I 171075 BARI BA 25.000,00
A 037184 POTENZA PZ 25.000,00
M 130517 TORINO TO 25.000,00
L 115949 CAMPAGNA SA 25.000,00
B 491291 NAPOLI NA 25.000,00
F 271669 GALLIPOLI LE 25.000,00
L 254624 ROMA RM 25.000,00
G 489797 TREVISO TV 25.000,00
F 131398 LATINA LT 25.000,00
A 444918 BIELLA BI 25.000,00
C 179560 FIRENZE FI 25.000,00
A 073912 VIGNOLA MO 25.000,00
A 493362 BOLOGNA BO 25.000,00
G 029084 SAN NICOLA LA STRADA CE 25.000,00
E 254588 ATRIPALDA AV 25.000,00
F 404334 SALA CONSILINA SA 25.000,00
B 002818 SORRADILE OR 25.000,00
E 430774 NAPOLI NA 25.000,00
D 393708 GUIDONIA MONTECELIO RM 25.000,00
D 156599 CASALECCHIO DI RENO BO 25.000,00
C 385950 MONTEVIALE VI 25.000,00
D 063332 GENOVA GE 25.000,00
D 149549 URI SS 25.000,00
E 453982 ROMA RM 25.000,00
M 022077 ASIAGO VI 25.000,00
G 334987 PAVIA PV 25.000,00
C 479075 TERNI TR 25.000,00
M 118900 GALLICANO NEL LAZIO RM 25.000,00
G 346516 RIVA DEL GARDA TN 25.000,00
C 487181 GENOVA GE 25.000,00
D 034359 CHIETI CH 25.000,00
C 188034 RUVO DI PUGLIA BA 25.000,00
F 245030 FERNO VA 25.000,00
E 113478 VITERBO VT 25.000,00
I 319457 ROMA RM 25.000,00
L 164581 VALMONTONE RM 25.000,00
M 412019 SANTARCANGELO DI ROMAGNA RN 25.000,00
C 148602 FIORENZUOLA D’ARDA PC 25.000,00
A 375159 QUARTO NA 25.000,00
A 418190 TRECASTELLI AN 25.000,00
G 021076 VAREDO MB 25.000,00
I 109460 GORGONZOLA MI 25.000,00
D 264635 SAN CASCIANO IN VAL DI PESA FI 25.000,00
E 170992 MILANO MI 25.000,00
G 250912 PATTI ME 25.000,00
E 193500 PORTO RECANATI MC 25.000,00
D 260633 ORIA BR 25.000,00
C 165838 L AQUILA AQ 25.000,00
C 411760 CASTEL SAN PIETRO TERME BO 25.000,00
F 160037 MILANO MI 25.000,00
E 032451 ASSAGO MILANO FIORI MI 25.000,00
F 416467 MILANO MI 25.000,00
B 336589 PINEROLO TO 25.000,00
L 107179 CASTELLAMONTE TO 25.000,00
E 445601 VILLARICCA NA 25.000,00
A 114576 ROMA RM 25.000,00
C 216365 CARPI MO 25.000,00
M 339462 VILLA DI BRIANO CE 25.000,00
L 219656 SALERNO SA 25.000,00
D 229974 FIANO TO 25.000,00
E 167706 NERVIANO MI 25.000,00
C 006531 MILANO MI 25.000,00
L 228727 CARAGLIO CN 25.000,00
E 416953 PARMA PR 25.000,00
D 126185 NAPOLI NA 25.000,00
M 307104 CARONNO VARESINO VA 25.000,00
M 287774 CALTANISSETTA CL 25.000,00
A 122722 TEANO CE 25.000,00
C 412078 ROMA RM 25.000,00
G 473977 VEZZANO LIGURE SP 25.000,00
F 348579 NOCERA INFERIORE SA 25.000,00
A 041949 COMACCHIO FE 25.000,00
I 109597 BOLOGNA BO 25.000,00
A 277834 COLOGNE BS 25.000,00
D 317723 PISA PI 25.000,00
L 303841 CALDARO SULLA STRADA DEL VINO BZ 25.000,00

 

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Cronache

Malore in caserma, muore vigile del fuoco

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Ha accusato un malore nella notte tra domenica e lunedì nella caserma dei vigili del fuoco del Lingotto a Torino ed è morto dopo circa un’ora all’ospedale delle Molinette, dove era stato ricoverato. L’uomo, Samuele Del Ministro, aveva 50 anni ed era originario di Pescia (Pistoia). In una nota i colleghi del comando vigili del fuoco di Pistoia ricordano come Del Ministro avesse iniziato il suo percorso nel corpo nazionale dei vigili del fuoco con il servizio di leva, per poi entrare in servizio permanente nel 2001, proprio al comando provinciale di Torino, da cui fu poi trasferito al comando di Pistoia.

Per circa vent’anni ha prestato servizio nella sede distaccata di Montecatini Terme (Pistoia), specializzandosi in tecniche speleo alpino fluviali e tecniche di primo soccorso sanitario. Ha partecipato a tante fasi emergenziali sul territorio nazionale: dal terremoto a L’Aquila, all’incidente della Costa Concordia all’Isola del Giglio, fino al terremoto nel centro Italia. “Un vigile sempre in prima linea – si legge ancora -, poi il passaggio di qualifica al ruolo di capo squadra con assegnazione al comando vigilfuoco di Torino e a breve sarebbe rientrato al comando provinciale di Pistoia. Del Ministro lascia la moglie e due figli”.

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Cronache

Nei campi 200 milioni di danni, razzia cinghiali

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Vigneti e uliveti, ma anche pascoli e prati, campi di mais e cereali, coltivazioni di girasole, ortaggi: è lunga la lista della razzia compiuta dalla fauna selvatica “incontrollata” dove i cinghiali, con una popolazione che ha raggiunto i 2,3 milioni di esemplari sul territorio nazionale, costituiscono il pericolo maggiore. La conseguenza sono 200 milioni di euro di danni solo nell’ultimo anno all’agricoltura italiana. La Puglia, con oltre 30 milioni di euro e 250mila cinghiali, e la Toscana con oltre 20 milioni di cui l’80% a causa dei 200mila cinghiali, sono le regioni che hanno pagato di più. Questa la fotografia scattata dalla Coldiretti in occasione delle 96 Assemblee organizzate in contemporanea su tutto il territorio nazionale, con la partecipazione di oltre 50mila agricoltori, per celebrare dai territori gli 80 anni dell’associazione agricola.

In particolare, secondo la mappa realizzata da Coldiretti, nel Lazio i danni stimati dai soli cinghiali (100mila esemplari) superano i 10 milioni di euro e in alcuni casi riguardano anche l’80% del raccolto. Oltre 10 milioni di euro i danni stimati in Calabria. Un fenomeno che si sta espandendo anche ad aree prima meno frequentate come quelle del Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia (20mila esemplari) e in Valle d’Aosta dove i cinghiali si sono spinti fino a quote che superano i 2mila metri. Pesante la situazione in Emilia Romagna dove solo nel Reggiano si stimano almeno 50mila esemplari; “dramma” sul fronte seminativi (specie per mais e girasole) in Umbria con una popolazione stimata di circa 150mila cinghiali. Sei milioni di euro i danni in Basilicata e 5 in Piemonte.

Qui la superficie danneggiata nel 2023 è stata di 34.432 ettari. Colpiti anche l’Abruzzo (i capi superano ampiamente le 100mila unità) con 4,5 milioni di euro di risarcimenti richiesti nel 2022, il Molise (40mila cinghiali) e la Campania (stimati danni per circa oltre 4 milioni di euro). Critica la situazione in Sardegna soprattutto a ridosso delle aree protette mentre in Sicilia non ci sono territori immuni e salgono i costi per la difesa, come i recinti elettrici. In Liguria da tempo i cinghiali si sono spinti fino alla costa e tanti i danni non solo alle colture ma anche ai tipici muretti a secco. Nelle Marche il 75% dei danni in agricoltura da fauna selvatica è causato dai cinghiali. Tra risarcimenti alle aziende agricole e da incidenti stradali la Regione spende circa 2 milioni di euro all’anno.

Risarcimenti, lamentano gli agricoltori, che arrivano spesso dopo molti anni e solo in minima parte. “Non coprono mai il valore reale del prodotto distrutto, con la conseguenza – rileva Coldiretti – che molti rinunciano a denunciare”. Cinghiali e fauna selvativa anche causa di incidenti, 170 nel 2023, ricorda l’associazione agricola, secondo l’analisi su dati Asaps, in aumento dell’8% rispetto all’anno precedente. A questo si aggiunge l’allarme della peste suina africana, non trasmissibile all’uomo, che i cinghiali, ricorda Coldiretti, rischiano di diffondere nelle campagne mettendo in pericolo gli allevamenti suinicoli e con essi un settore che, tra produzione e indotto, vale circa 20 miliardi di euro e dà lavoro a centomila persone. Da qui la richiesta dalle Assemblee Coldiretti “di mettere un freno immediato alla proliferazione dei selvatici, dando la possibilità agli agricoltori di difendere le proprie terre. Mancano, infatti, i piani regionali straordinari di contenimento”.

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Cronache

Vino nel biberon per errore, bimbo 4 mesi in rianimazione

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Vino bianco al posto dell’acqua per preparare il latte in polvere a suo figlio di quatto mesi. Un errore, è l’ipotesi degli investigatori, commessa da una donna di Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi, che ha fatto finire il piccolo in coma etilico. Ricoverato in rianimazione all’ospedale pediatrico di Bari, le sue condizioni sono in lieve miglioramento. A fare insospettire la donna è stato il rifiuto del piccolo che dopo i primi sorsi avrebbe smesso di bere respingendo il biberon. A quel punto la sua mamma si sarebbe accorta di non aver mescolato il latte in polvere con l’acqua.

A farla sbagliare sarebbe stato il colore scuro della bottiglia in cui era contenuto il vino. Subito dopo aver compreso l’errore, la donna ha portato il bimbo al pronto soccorso dell’ospedale Perrino di Brindisi dove il piccolo è arrivato già in coma etilico. Sottoposto a una lavanda gastrica, è stato intubato e trasferito d’urgenza all’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari dove è stato ricoverato nel reparto di rianimazione.

La procura di Brindisi ha avviato un’indagine, ma al momento l’ipotesi prevalente dei carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana è che sia stato un incidente domestico. Dai riscontri dei militari non sono emersi altri elementi. L’affanno dovuto alle incombenze quotidiane, la necessità di preparare in fretta il biberon per il proprio figlio e la bottiglia scura avrebbero portato la donna a sbagliare. E’ stato lo stesso bimbo, rifiutandosi di continuare a bere, a rivelare che quel liquido non era latte. Un segnale subito percepito dalla mamma che si è resa conto in pochi istanti quale fosse il vero contenuto della bottiglia da cui aveva prelevato il liquido credendo fosse acqua.

La corsa in ospedale è stata immediata, dall’abitazione al pronto soccorso del Perrino. Qui il piccolo è stato preso in cura dai medici che con stupore hanno accertato il coma etilico di un bimbo di soli quattro mesi. Un quadro clinico che ha allarmato il personale sanitario e che ha portato al trasferimento del bimbo a Bari dov’è stato sottoposto a specifiche cure. Al momento la prognosi è riservata ma i medici sono fiduciosi perché le condizioni del piccolo migliorano. La notizia ha scatenato tante reazioni anche sui social dove molti manifestano comprensione per “il dispiacere e per quello che sta passando in queste ore la mamma”, auspicando che “il piccolo possa presto riprendersi da questo brutto incidente”.

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