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L’Italia si gioca l’Europa ma intanto perde pezzi

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Preparare due sfide decisive in emergenza, continuando a perdere pezzi: non si può dire che sia un raduno semplice per Luciano Spalletti che avrebbe voluto avvicinarsi alle gare con Macedonia del Nord e Ucraina – in cui lui e l’Italia si giocano il pass diretto per il prossimo Europeo (agli azzurri servono almeno 4 punti) – con problemi d’abbondanza e di scelta. Invece il commissario tecnico si ritrova un’infermeria che continua a riempirsi. L’ultimo a fermarsi, oggi, è stato Alessandro Bastoni che ha dovuto sospendere l’allenamento per un affaticamento al polpaccio destro: domani mattina il centrale dell’Inter, candidato a vestire una maglia da titolare venerdì a Roma con la Macedonia, si sottoporrà ad una serie di accertamenti. Insomma è una situazione tutt’altro confortante per Spalletti che già ha gli uomini contati soprattutto in un reparto nevralgico come la difesa per l’assenza per infortunio di Toloi, Scalvini, Udogie, Calabria a cui si è aggiunta, per il match di venerdì, la squalifica, di Di Lorenzo.

Per questo il commissario tecnico, al di là dell’allarme rientrato per lo juventino Cambiaso presentatosi con una caviglia dolorante, ha convocato in extremis il laziale Lazzari e il viola Biraghi. Ma lo stop di Bastoni è stato un fulmine al ciel sereno, per giunta in concomitanza con il penultimo allenamento a Coverciano, quello in cui sono state intensificate le prove di formazione. L’idea di Spalletti era opporre alla Macedonia la linea difensiva della squadra capolista della Serie A, ovvero Darmian a destra, Dimarco a sinistra, nel mezzo Acerbi e appunto Bastoni. Alternative? Al momento il ct ne ha soltanto due: Gatti della Juventus e Buongiorno del Torino, due sole presenze in Nazionale il primo, appena una il secondo.

Neppure a centrocampo però la situazione si può definire florida: vero che è tornato un giocatore esperto e carismatico nonché campione d’Europa Jorginho e Barella e Bonaventura danno al momento ampie garanzie, ma Locatelli ha lasciato già lunedì Coverciano per problemi fisici e Cristante, alle prese con un affaticamento, pure oggi non ha lavorato in gruppo, al pari dell’acciaccato Kean che a questo punto difficilmente sarà a disposizione per venerdì. In ogni caso almeno il reparto offensivo è quello che per il momento (Spalletti farà gli scongiuri) sembra offrire più alternative e quindi creare qualche dubbio che il ct per il suo 4-3-3 scioglierà solo all’ultimo. Il maggiore riguarda la punta centrale: Scamacca o Raspadori? Durante la sessione odierna nella formazione base è stato provato il napoletano nel tridente con Berardi e Chiesa che appaiono in vantaggio su Politano e El Shaarawy. Tra l’altro il tecnico toscano, pur avendolo convocato sempre da quando lui siede sulla panchina azzurra, non ha ancora mai potuto utilizzare l’esterno della Juventus in quanto a settembre e ottobre ha sempre dovuto lasciare il raduno per problemi fisici. Venerdì sarà la volta buona? Spalletti lo spera: non è uno che ama piangersi addosso ma un po’ di amuleti servirebbero eccome.

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Coppa Italia alla Juve, Vlahovic stende l’Atalanta

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La Juventus si aggiudica la 15esima Coppa Italia della sua storia. La squadra di Max Allegri si impone 1-0 sull’Atalanta, nella finale andata in scena allo stadio Olimpico di Roma, grazie al gol del suo centravanti Dusan Vlahovic e può festeggiare la conquista del trofeo, staccando ulteriormente Inter e Roma con 9 a testa. Inoltre Allegri diventa il primo allenatore nella storia a vincere cinque volte la Coppa Italia, superando a quota quattro Sven-Göran Eriksson e Roberto Mancini. Risveglio amaro per l’Atalanta di Gasperini che alla sua sesta finale deve rimandare il bis dopo quella vinta nell’edizione 1962-1963. I nerazzurri cercheranno di rifarsi in Europa League il 22 maggio a Dublino con il Bayer Leverkusen.

Allegri parte dal 1′ con la coppia Vlahovic-Chiesa, mentre la novità é Iling da quinto di sinistra con Cambiaso a destra e Nicolussi Caviglia in mezzo al campo. Gasperini, invece, sceglie Lookman e De Ketelaere in avanti, con Koopmeiners a supporto e Pasalic da mediano con de Roon che scala sulla linea di difesa con Hien e Djimsiti. La Juve parte subito forte e sblocca subito il risultato e indirizza la gara. Al 4′ servizio in verticale di Cambiaso per Vlahovic che vince il duello di fisico con Hien e, davanti a Carnesecchi, lo batte per l’1-0. L’Atalanta accusa il colpo e all’8′ nuova ripartenza Juventus iniziata da un bel tacco di Vlahovic, ma sul cross finale di Iling Jr Djimsiti mette in angolo. Passa un minuto e ancora bianconeri pericolosi: cross di Nicolussi Caviglia e Gatti manda alto. L’Atalanta prova la reazione al 10′ su una palla persa di Cambiaso, Lookman calcia di prima intenzione ma respinge Danilo. La formazione di Gasperini alza i giri e al 13′ Pasalic si inserisce centralmente ma un tocco di Bremer facilita l’uscita di Perin.

I bianconeri aspettano gli avversari per ripartire, sfruttando la grande corsa di Chiesa e delle sue mezzali, oltre alla buona vena e condizione psicofisica di Vlahovic. Al 34′ ci prova De Ketelaere ma spreca calciando alto sopra la traversa. Sul finale di tempo al 44′ Pasalic conclude dal limite ma Gatti salva la sua porta in scivolata. Ad inizio ripresa l’Atalanta si riaffaccia subito in avanti e al 50′ su un cross di Ruggeri, Iling non interviene mandando fuori giri Zappacosta. Al 51′ ci prova Lookman ma la conclusione viene deviata in angolo. I nerazzurri premono e schiacciano la Juve nella sua metà campo: al 58′ Koopmeiners di testa manda al lato. La gara si innervosisce e la Juve ne approfitta.

Al 64′ altro contropiede Juventus, con Chiesa che scarica su Vlahovic che supera due avversari e conclude ma una deviazione di de Roon consente la parata di Carnesecchi. Nell’intervento però rimane a terra de Roon dopo la grande chiusura. L’olandese esce in lacrime, al suo posto Tolói. L’Atalanta continua a pressare e al 71′ su un cross di Ruggeri, di controbalzo Miranchuk manda alto. La Juve reagisce al 74′ ma il gol di Vlahovic viene annullato per fuorigioco millimetrico dal Var, con l’attaccante che aveva deviato di testa un cross di Cambiaso. La gara è intensa e al l’Atalanta sfiora il pari: al 79′ Lookman rientra sul destro e conclude di precisione ma colpisce la parte esterna del palo. La Juve trema ma risponde e all’83’ Miretti da poco entrato colpisce la traversa con una conclusione in diagonale. In pieno recupero ancora Atalanta all’arrembaggio: al 94′ Ederson sugli sviluppi di una punizione conclude ma Perin respinge. Allegri va su tutte le furie per le decisioni arbitrali e viene espulso al 95′, ma ormai è finita e la Juve può festeggiare.

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Coppa Italia: Allegri espulso al 94′, “dov’è Rocchi?”

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Un Massimiliano Allegri furioso per una punizione concessa all’Atalanta, è stato espulso al 94′ della finale di Coppa dall’arbitro Maresca. Dopo essersi strappato giacca e cravatta di dosso, Allegri ha continuato a protestare ed uscendo ha urlato più volte verso la tribuna autorità “dov’è Rocchi?”, ovvero il designatore degli arbitri.

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Napoli, terapie per Osimhen, in dubbio per la Fiorentina

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Il Napoli si è allenato questa mattina all’SSCN Konami Training Center di Castelvolturno. Gli azzurri preparano il match contro la Fiorentina in programma venerdì allo Stadio Franchi per la 37esima giornata di Serie A (ore 20.45). La squadra ha lavorato sul campo 1 dove ha iniziato la sessione con attivazione e torello.Successivamente il gruppo è stato impegnato in seduta tecnico tattica e partitina finale.Zielinski ha svolto lavoro personalizzato in campo. Per Mario Rui lavoro personalizzato in palestra e campo. Osimhen ha fatto terapie e lavoro personalizzato in palestra. Lindstrom si è allenato in gruppo.

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