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L’Austria non riapre i confini all’Italia per turismo, tensione Roma-Vienna

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L’Austria chiude all’Italia con un nuovo schiaffo che la esclude, per il momento, dall’elenco di sette Paesi confinanti ai quali il cancelliere Sebastian Kurz riapre invece i confini. Una decisione che ha provocato la dura reazione da parte del premier Giuseppe Conte e del ministro degli Esteri Luigi Di Maio e fa salire la tensione tra Roma e Vienna, mentre l’Unione europea invita a evitare discriminazioni in base alla nazionalita’. I cittadini di Germania, Svizzera, Liechtenstein, Slovenia, Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca sono liberi di viaggiare senza controlli “come prima del coronavirus”, ha annunciato il ministro degli Esteri austriaco Alexander Schallenberg per il quale “i dati non lo consentono invece con l’Italia”. Affermazione appena temperata dalla precisazione che “non e’ una decisione contro l’Italia” e che il governo austriaco effettuera’ una nuova valutazione la prossima settimana perche’ “l’obiettivo resta la riapertura appena i dati lo consentiranno”. “Sono decisioni discriminatorie che non ritengo accettabili”, e’ stata la risposta secca del presidente del Consiglio Giuseppe Conte che si e’ chiesto se l’Italia paradossalmente si trovi a “pagare il prezzo di una grande trasparenza” mostrata sulla pandemia. “Gli individualismi violano lo spirito comunitario e danneggiano l’Europa e il mercato unico”, la reazione a caldo del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, fiducioso, comunque, in una prossima evoluzione positiva. Il titolare della Farnesina ha infatti sentito nel pomeriggio l’omologo austriaco registrando “la disponibilita’ a far confrontare i nostri ministeri della Salute sui dati epidemiologici”, che per l’Italia sono “migliori” di altre aree d’Europa. La decisione di Vienna insomma, ha riferito Di Maio, “non e’ definitiva”. All’attacco le opposizioni, dai deputati della Lega del Trentino Alto Adige all’Udc a Forza Italia, che denunciano debolezza da parte dell’esecutivo e chiedono reazioni piu’ decise.

Premier Austriaco. Sebastian Kurz

Dall’Unione europea e’ arrivata invece una salomonica dichiarazione che si astiene dall’entrare nel merito delle “misure prese dai singoli Stati” ma ricorda, in base alle proprie linee guida, “il principio molto importante della non discriminazione basato sulla nazionalita’”. Si rafforza invece la partnership tra Italia e Francia dopo il bilaterale a Roma tra Di Maio e il collega Jean-Yves Le Drian. Se l’Italia si sta rialzando “lo dobbiamo anche all’aiuto dei nostri amici e tra questi c’e’ la Francia”, e’ stato il ringraziamento del titolare della Farnesina ai cugini d’Oltralpe che hanno i confini interni dell’area Schengen aperti, compresi quindi quelli con l’Italia. Sottolineando che Roma ha scelto oggi di riaprire le frontiere e che servono “regole uniformi” per garantire viaggi sicuri ai cittadini europei, Di Maio ha voluto calcare sul fatto che “ci aspettiamo reciprocita’ da tutti gli altri Paesi”. Un messaggio all’Austria, rafforzato dal “rammarico” per le chiusure da parte di alcuni Paesi, tra cui ovviamente “non c’e’ la Francia”. Cortesia restituita da Le Drian: “L’Italia mi mancava e sono venuto appena ha aperto”. La Germania, intanto, ha deciso di eliminare dal 15 giugno lo sconsiglio sui viaggi verso i Paesi europei che sara’ sostituito da avvisi per i 26 Paesi partner dell’Ue, per i Paesi associati dell’area Schengen, Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein, e per la Gran Bretagna. Il ministro degli Esteri Heiko Maas ha precisato che la misura entra effettivamente in vigore per tutti i Paesi che permettono l’ingresso ai concittadini europei e non lo limitano a causa della pandemia. Un via libera, quindi, anche da e per l’Italia. Di Maio, con un’offensiva diplomatica porte aperte, sara’ venerdi’ proprio in Germania, sabato in Slovenia e martedi’ in Grecia per dire che “l’Italia e’ pronta ad accogliere turisti stranieri, in sicurezza e con la massima trasparenza dei dati”. Appuntamento il 15 giugno anche per il Belgio. La premier Sophie Wilmes ha annunciato la riapertura delle frontiere ai Paesi dell’area Schengen al termine della riunione del Consiglio nazionale di sicurezza. Ad aprire le braccia invece al ritorno degli italiani e’ stato il premier britannico Boris Johnson: “Come back, siete tutti benvenuti”, ha detto, in italiano, nella conferenza stampa a Downing Street, rivolgendosi a quanti in questi mesi si sono dovuti allontanare dal Regno a causa della pandemia e degli effetti del lockdown. Johnson ha tuttavia ribadito che, almeno dall’8 al 29 giugno, tutti coloro che arriveranno o rientreranno dall’estero, italiani inclusi, “dovranno osservare una quarantena” di due settimane. “Capisco che e’ un’imposizione”, ha ammesso il premier, ma occorre venire a capo dell’epidemia e allontanare ora il rischio di “re-importare il virus”.(

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Fico operato: è vigile e in condizioni stabili

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Il premier slovacco Robert Fico è “vigile” ed “in condizioni stabili” dopo l’operazione subita per gli spari che lo hanno colpito nel pomeriggio. Lo riferisce la tv slovacca TA3 che parla di “intervento riuscito”.

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Il premier Robert Fico colpito da più proiettili in un attentato è in fin di vita

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Un responsabile del partito Smer del premier slovacco Robert Fico ha confermato al Guardian che il primo ministro è stato colpito da più proiettili  all’addome ed è ora sottoposto ad un intervento chirurgico. Quali siano le sue condizioni cliniche è difficile da dire. C’è molta confusione ancora su dinamica e su identità dell’uomo arrestato.

In un aggiornamento postato sulla pagina Facebook del premier slovacco Robert Fico e rilanciato dai media slovacchi, c’è scritto che “Fico è stato vittima di un attentato. Gli hanno sparato più volte ed è attualmente in pericolo di vita. E’ stato trasportato in elicottero a Banská Bystrica, perché il trasporto a Bratislava richiederebbe troppo tempo a causa della necessità di un intervento urgente. A decidere saranno le prossime ore”.

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Il premier slovacco Robert Fico ferito a colpi di pistola dopo una riunione di Governo: è in fin di vita

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Il premier slovacco Robert Fico è stato ferito a colpi di arma da fuoco subito dopo la riunione di governo a Handlova, vicino Bratislava. Lo riferisce la Bbc. Fico è stato colpito davanti a un centro culturale della città di Handlova, dove si era tenuta una riunione di governo. Secondo i giornalisti presenti sul posto, sono stati uditi diversi spari.

Il premier slovacco Fico sarebbe stato colpito all’addome, al petto e ad un arto da almeno 3-4 colpi d’arma da fuoco e sarebbe stato trasportato in eliambulanza in ospedale. Lo riferiscono le prime ricostruzioni dei media sottolineando che l’attentatore, che si nascondeva tra la folla radunata davanti all’edificio dove stava parlando il primo ministro, è stato fermato da alcuni passanti e dalle forze di sicurezza.

Il leader slovacco è stato portato in ospedale, ma non sono emersi dettagli sulle sue condizioni.

Il Parlamento slovacco ha sospeso la seduta alla luce del ferimento del premier Robert Fico in un’aggressione a colpi d’arma da fuoco ad Handlova. Lo ha annunciato il vice speaker del Parlamento, Lubos Blaha, citato dal sito di informazioni locale Dennikn.

Il premiero Robert Fico colpito da più proiettili in un attentato è in fin di vita

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