L’intelligenza artificiale per riunire le famiglie ucraine con i propri bambini fuggiti da soli all’estero, dispersi o deportati in Russia, Bielorussia e Crimea. C’è questo dietro a ‘Reunite Ukraine’, l’app lanciata dalla polizia nazionale ucraina e realizzata dalla società americana Find My Parent come ulteriore strumento per risolvere uno dei drammi della guerra: il trasferimento forzato dei minori dai territori occupati dai russi.
“Dal 24 febbraio dello scorso anno, la nostra vita è cambiata e i più vulnerabili sin dall’inizio sono stati i bambini. Dall’inizio dell’invasione, la polizia ha ricevuto più di 11 mila denunce di bambini scomparsi, quasi 20 mila sono stati deportati e sappiamo che questi numeri raggiungono centinaia di migliaia, secondo i dati delle organizzazioni internazionali”, ha spiegato Oleksandr Fatsevych, vicecapo della polizia nazionale ucraina presentando l’app come una “parte del meccanismo di ricerca dei bambini perduti nella guerra”. “Si tratta di uno strumento universale per la ricerca dei bambini sfollati e deportati in maniera forzata dal Paese. L’app funziona in molto semplice: una volta scaricata sul proprio smartphone, utilizza sistemi di verifica per l’identità, come documenti e altre informazioni”.
Si crea un profilo con la propria foto, una descrizione di sé, i dati personali e della famiglia. “Più dati vengono forniti più la ricerca è efficace”, ha sottolineato Fatsevych. La tecnologia dell’intelligenza artificiale unisce poi i dati con quelli del membro della famiglia scomparso una volta che anche quest’ultimo crea un profilo. Per questo motivo – spiegano gli sviluppatori – anche la società civile, ospedali, rifugi e altre organizzazioni dovrebbero scaricare l’app per operazioni più efficaci. La polizia nazionale dell’Ucraina potrà cercare le persone scomparse e le loro famiglie utilizzando l’app, e una volta abbinati, i profili vengono avvisati e forniscono il consenso a scambiarsi messaggi ed eventualmente ricongiungersi una volta verificate le identità.
“Se riuscissimo a ritrovate anche solo un bambino sarebbe una piccola vittoria”, ha detto Fatsevych. “All’inizio della guerra, abbiamo visto milioni di bambini che hanno lasciato il Paese, anche completamente soli. Nelle foto dei media, alcuni avevano i contatti dei loro genitori scritti sulle loro schiene con pennarelli”, ha sottolineato Daniel Doura, ceo e cofondatrice di Find My Parent. “Sapevamo che senza uno strumento efficace per riunire queste famiglie, questi bambini sarebbero stati vulnerabili e a rischio di sfruttamento fisico e sessuale e di traffico di esseri umani. Sapevamo che questa tecnologia poteva aiutarci a fare in modo che i bambini non finissero dispersi fuori dall’Ucraina”, ha spiegato. “Con il potere della tecnologia, possiamo fare in modo che le famiglie siano riunite ai loro figli più velocemente e in modo efficace”.