Collegati con noi

Sport

Lacrime dei calciatori e dei dipendenti del Calcio Napoli, l’esonero di Ancelotti copre le colpe di tutti non risolve i problemi

Pubblicato

del

Per capire l’ambiente in cui arriverà e lavorerà Rino Gattuso, vi offriamo una fotografia del centro sportivo di Castelvolturno questa mattina: tutti i calciatori scuri in volto, qualcuno ha comprensibilmente versato qualche lacrime, molti dipendenti della società piangono per l’esonero di Carlo Ancelotti. Ieri sera, a fine match, l’abbraccio in campo di Josè Maria Callejon, era un evidente attestato di affetto per l’allenatore. Callejon è un uomo di poche parole, non è uno che scrive tanto sui social. Poche chiacchiere, nessuna smanceria. Nessun calciatore ha fatto mancare parole di affetto, d’amore per Carlo Ancelotti. Tutte le scemenze sugli allenamenti blandi, sulle difficoltà di rapporti tra la squadra e il tecnico di Reggiolo si squagliano come neve al vento. Basta leggere le dichiarazioni ufficiali di ogni singolo calciatore sui social per capire che Ancelotti e la squadra erano una sola cosa. Dopo l’ammutinamento della squadra che non volle il ritiro, le multe, le contestazioni, gli arbitrati e altre cose che verranno a galla è stato evidente che s’ear creata una frattura verticale tra società, squadra e allenatore. Era naturale che pagasse Ancelotti. Non potendo vendere tutti i calciatori e non potendo esonerare il presidente Aurelio de Laurentiis ha pagato il tecnico. Ma non è lui il responsabile unico della debâcle in campionato.

Primo effetto dell’esonero di Ancelotti è stato l’annullamento della presentazione del calendario 2020 del Napoli. Bisogna mettere nelle foto e nel backstage Rino Gattuso. Almeno fino a giugno ci sarà lui. Poi chissà.

Nella giornata più difficile, quella dell’esonero, il Napoli calcio può però festeggiare due eccellenti risultati conseguiti dalla gestione Ancelotti: la vittoria per 4 a 0 contro il Genk significa la qualificazione agli ottavi di Champions League. E significa anche la conquista della 15esima posizione del ranking Uefa.

Saluti, affetto, rispetto per Ancelotti sono i sentimenti espressi da tutti i calciatori che oggi conosceranno Rino Gattuso. “Mister grazie per tutto ciò che hai fatto, sei stato una persona speciale per me, ti auguro il meglio, ovunque tu vada ti meriti il meglio. Un abbraccio forte e in bocca al lupo” ha scritto Fabian Ruiz. “È stato un onore e un privilegio essere allenato da un allenatore come te. Grazie per tutto quello che ci hai trasmesso, per avermi fatto crescere come calciatore e come uomo. Un grande in bocca al lupo per il futuro a te e a tutto il tuo staff” è invece il commento del portiere, Alex Meret. “Grazie di cuore mister per tutto quello che hai fatto per me e per il Napoli” ha scritto Kostas Manolas. “È stato un onore averti come mio allenatore! Un grosso in bocca al lupo a te e al tuo staff, vi auguro il meglio perché lo meritate!” è invece il saluto di Allan. “Grazie Mister è stato un onore aver lavorato con te e il tuo staff. In questi due anni ho conosciuto una persona speciale. Ti auguro il meglio!” è il salire di Lorenzo Insigne, capitano del Napoli.

 

Advertisement

Sport

Calcio: si ritira Sara Gama, esempio anche nel sociale

Pubblicato

del

Campionessa in campo e fuori al punto da meritarsi l’appellativo di “leggenda”, come l’ha definita la Juventus. Sara Gama ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo, la calciatrice ha detto basta a 36 anni. Triestina come la mamma, ma con il sangue congolese di papà, ha annunciato il ritiro attraverso un lungo videomessaggio: “Oggi quel pallone lo calcio e lo lascio andare. Con orgoglio, con gratitudine, con il cuore pieno: è il mio addio al calcio giocato. L’amore per questo sport e per le sue persone resta con me per sempre” la frase per salutare tutti dopo due minuti di ricordi e di emozioni. Ha provato a racchiuderli in una clip da 120 secondi, ma la sua carriera meriterebbe ben più spazio: è iniziato tutto da Trieste alla Polisportiva San Marco, poi è stata una parabola crescente tra Tavagnacco, Chiasiellis, Pali Blues fino ad arrivare a Brescia e Paris Saint Germain. Nel 2017 ecco la chiamata della Juve. “Un club che ha fatto diventare realtà anche i sogni che non sapevamo di avere” l’ha descritta Gama, ma nel frattempo aveva già vinto uno scudetto, due Supercoppe Italiane e una Coppa Italia, oltre a un Europeo Under 19 con l’Italia.

Già, perché tra azzurro e bianconero, Gama sale davvero alla ribalta del calcio femminile e non solo. Oltre agli indiscutibili valori tecnici, la calciatrice ne ha anche umani, tanto da spendersi in prima persona per alcune grandi battaglie: ha mandato messaggi forti contro il razzismo, si è battuta per le tutele sociali e previdenziali del calcio femminile, è stata eletta vicepresidente dell’Aic nel 2020 e nel 2021 è entrata nella Commissione Nazionale Atleti del Coni. Così, il colosso di giocattoli Mattel l’ha addirittura inserita tra le 17 personalità femminili in occasione della “Giornata internazionale della donna” nel 2018, creando pure una bambola Barbie a lei dedicata. Sui social Gama ha ricevuto applausi e complimenti nel giorno del ritiro, poi c’è una lunga lettera della Juve: “Grazie per quello che ci hai insegnato e per tutto quello che hai fatto indossando la nostra maglia, la tua maglia. Sarebbe stato impossibile desiderare di meglio” l’omaggio dei bianconeri dopo 153 presenze e 12 trofei in otto anni insieme.

Continua a leggere

Sport

Le quattro giornate di Napoli, McTominay jolly di Conte

Pubblicato

del

Una fuga che può portare allo scudetto, in una Napoli che esulta ma sta attenta alla superstizione, che celebra il successo e il primato solitario ma aspetta l’aritmetica prima di festeggiare. E’ trascorso così il lunedì successivo al 2-0 sul Torino che per gli azzurri ha significato la terza vittoria consecutiva, nella giornata segnata dallo stop dell’Inter che ha rimediato di contro la terza sconfitta di fila tra campionato e coppe. Risultati che segnano il sorpasso, con il Napoli che ora ha il pallino in mano a quattro giornate dalla fine del campionato con tre punti di vantaggio in classifica sui nerazzurri secondi. L’entusiasmo però può essere pericoloso come sottolinea su Instagram il capitano azzurro Di Lorenzo, che da napoletano adottivo scrive: “A meglio parola è chella ca nun se dice”.

‘La migliore parola è quella che non si dice’ è il proverbio partenopeo che accompagna e nasconde la parola scudetto, un sogno che sembrava impossibile e che invece ora diventa una meta a portata di mano. Perché le parole migliori oggi arrivano in campo dai giocatori di una squadra che il tecnico Conte ha saputo far crescere alla perfezione, con una rosa compatta, che sta dimostrando di saper affrontare al meglio anche le assenze e i cui talenti ormai hanno imparato alla perfezione il calcio della serie A.

E’ il caso di Scott McTominay, la nuova star della città, già ribattezzato dai tifosi ‘McFratm’, a indicare che lo scozzese ormai è sentito come un ‘fratello, uno dei loro, e che ieri ha siglato una doppietta arrivando a 11 gol in campionato, numero da capocannoniere tra i centrocampisti visto che ha superato la star del Milan Reijnders, fermo a 10. Lo scozzese ha imparato bene il calcio italiano, dimenticando le galoppate che faceva al Manchester United per specializzarsi nell’interdizione degli attacchi avversari e nell’inserimento nelle aree avversarie. L’ultima dimostrazione ieri contro il Torino quando è stato ancora una volta decisivo. E’ la nuova stella del centrocampo, in una città che per anni ha amato Hamsik, che adora Lobotka ma che ora sogna grazie a McTominay, l’uomo che trova i varchi nelle difese avversarie spesso ipnotizzate dai movimenti di Lukaku e Politano, in grado di aprire gli spazi giusti per gli inserimenti dello scozzese.

Il Napoli ha dimostrato di avere la pelle dura per puntare al titolo. Ora però bisogna continuare per le altre quattro partite, come ha sottolineato ieri Conte. La prossima è in casa di un Lecce che lotta per la salvezza, in uno stadio che ha messo in vendita 1075 posti nel settore ospiti e che sarà invaso dai tifosi azzurri residenti in Puglia e altre regioni vicine. Dopo i giallorossi le sfide contro Genoa, Parma e Cagliari. Nessuna partita di vertice, ma il pericolo resta vivo per una squadra che deve fare anche i conti con una rosa stanca, come dimostrato da Olivera e Lobotka che ieri hanno terminato la gara esausti. E risposte si aspettano anche da Buongiorno, che dopo il dolore alla coscia destra mette di nuovo in pericolo l’equilibrio della difesa di Conte.

Continua a leggere

Sport

Manna: Conte e i giocatori del Napoli hanno fatto un lavoro incredibile

Pubblicato

del

”Se pensiamo da dove siamo partiti e guardiamo la nostra classifica a quattro giornate dalla fine del campionato dico che il lavoro della squadra e dell’allenatore è stato incredibile: se arriveremo in fondo sarà tutto merito loro”. A parlare è il direttore sportivo del Napoli capolista Giovanni Manna, premiato oggi a Coverciano come il migliore nel suo ruolo durante la manifestazione ‘Inside the Sport 2025’ promossa da Ussi e Mcl.

”Ringrazio chi mi ha scelto e voluto, per adesso siamo felici di quello che abbiamo fatto – ha aggiunto Manna – L’impegno della famiglia De Laurentiis è stato costante, il prossimo anno giocheremo la Champions e stiamo già programmando, il Napoli ha sempre investito nei calciatori anche se adesso siamo tutti concentrati sul presente”.

Sull’exploit di Mcominay che sta dimostrando di essere decisivo per la squadra e fra i migliori colpi di mercato il dirigente partenopeo ha dichiarato: ”Uno come lui non andava scoperto, sapevamo che era un calciatore importante, serviva solo metterlo al centro di un progetto preciso. Prima che guardi io un giocatore c’è un lavoro dello staff. La Premier è migliore campionato del mondo, con i calciatori migliori. Il livello è alto, c’è tutto, intensità, tecnica, tattica”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto