Collegati con noi

In Evidenza

La tregua Conte-Grillo fa bene al M5s, Lega e Pd sono i partiti che crescono di più, Draghi consenso record

Pubblicato

del

Il governo Draghi passa da un gradiente del 69 per cento di giugno al 65 per cento attuale. Perde 4 punti ma il valore resta elevato, superiore a quello ottenuto all’insediamento, attribuibile al positivo andamento della campagna vaccinale e alla situazione economica in miglioramento rispetto alle fosche previsioni di qualche mese fa. Tuttavia, i temi di attualità hanno suscitato malumori nei diversi elettorati e un complessivo indebolimento dell’immagine di coesione dell’esecutivo. Viceversa, il presidente Draghi non sembra pagar pegno per la montante litigiosità delle forze della maggioranza, dato che il suo indice di gradimento fa segnare solo una lieve flessione, passando da 71 a 70. Si tratta in ogni caso del livello più elevato mai raggiunto da un premier a oltre cinque mesi dall’entrata in carica. Quanto agli orientamenti di voto, si registrano quattro aspetti di rilievo: la riduzione dell’area dell’astensione e dell’indecisione (dal 40,3% di giugno al 37,2% odierno). In secondo luogo, l’aumento del consenso per la Lega (da 20,1% a 21,1%) e per il Pd (da 19,7% al 20,9%) che risultano separati solo da 2 decimali e si avvantaggiano rispetto a FdI, che flette di 0,4 punti (da 19,4 a 19%). Il terzo aspetto da sottolineare è rappresentato dalla ripresa di consenso per il M5S (da 16,5% a 17,1%), dopo la tregua tra Conte e Grillo. In realtà, l’aumento è più netto se confrontato con le stime effettuate durante la fase più acuta del conflitto tra il fondatore e il leader in pectore quando il M5S era sceso al 14,5%. Infine, il calo di Forza Italia (dal 7,9% al 7%) che ritorna sui valori di un anno fa. Nel complesso mentre la corsa dei primi tre partiti si mantiene molto incerta (i due battistrada allungano leggermente sul terzo, ma la distanza tra Lega, Pd e FdI rimane compresa all’interno dell’errore campionario), quella tra le coalizioni lascia poco spazio all’incertezza, dato che le tre forze del centrodestra (47,1%) mantengono un vantaggio molto netto su quelle di sinistra e del centrosinistra (31,8%). Quanto al gradimento dei leader di partito e dei ministri (limitandoci a quelli conosciuti da almeno il 50% della popolazione), Conte fa segnare una ripresa di apprezzamento (l’indice sale di 2 punti, da 49 a 51) ed è seguito da Giorgia Meloni (in calo di 3 punti) e Speranza appaiati a 37, Salvini (31) e Letta (29). Tra i ministri si conferma al primo posto Franceschini (33) seguito da Giorgetti (30), Orlando (27) e Di Maio (26). Questi sono i dati sondaggio Ipsos per il Corriere della Sera, analizzato da Nando Pagnoncelli.

Advertisement

Esteri

Blackout in Spagna e Portogallo: indagini in corso, ipotesi anche di un cyberattacco

Spagna e Portogallo colpiti da un blackout elettrico: disagi nei trasporti e nelle comunicazioni. Il governo indaga, possibile anche un cyberattacco.

Pubblicato

del

Poco dopo le 12 di oggi, migliaia di cittadini in tutta la Spagna continentale e in Portogallo sono stati colpiti da un improvviso blackout elettrico. Come riportato dal quotidiano “El País”, il governo spagnolo ha attivato diversi team tecnici di vari ministeri per indagare sulle cause dell’interruzione, anche se al momento non esiste ancora una spiegazione ufficiale.

Secondo quanto riferito da Red Eléctrica, l’azienda pubblica responsabile della gestione del sistema elettrico nazionale, si sta lavorando intensamente per ripristinare la fornitura di energia. Anche l’Istituto nazionale di cybersicurezza è coinvolto nelle analisi, valutando la possibilità che il blackout possa essere stato causato da un attacco informatico, sebbene non ci siano ancora conferme in tal senso.

Reti di comunicazione e trasporti in tilt

Il blackout ha avuto ripercussioni su diversi settori strategici: sono stati colpiti reti di comunicazione, aeroporti e linee ferroviarie ad alta velocità in Spagna e Portogallo. Problemi sono stati segnalati anche nella gestione del traffico stradale, con numerosi semafori fuori servizio, oltre che in centri commerciali e strutture pubbliche.

La ministra spagnola della Transizione ecologica, Sara Aagesen, ha fatto visita al centro di controllo di Red Eléctrica per seguire da vicino le operazioni di ripristino. L’azienda ha attivato un piano di emergenza che prevede il graduale ritorno alla normalità, iniziando dal nord e dal sud della penisola iberica.

Coinvolta anche la Francia meridionale

Le interruzioni non hanno riguardato esclusivamente la Spagna e il Portogallo: alcune aree del sud della Francia, interconnesse con la rete elettrica spagnola, hanno subito disagi simili. Le autorità francesi stanno monitorando attentamente la situazione in coordinamento con le controparti spagnole.

Continua a leggere

Esteri

Putin ringrazia i soldati nordcoreani, ‘sono eroi’

Pubblicato

del

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha ringraziato in un messaggio i soldati nordcoreani che hanno preso parte alla “liberazione della regione di Kursk” dalle truppe d’invasione ucraine, definendoli “eroi”. Lo riferisce il servizio stampa del Cremlino.

“Il popolo russo non dimenticherà mai l’impresa delle forze speciali coreane, onoreremo sempre gli eroi coreani che hanno dato la vita per la Russia, per la nostra comune libertà, al pari dei loro compagni d’armi russi”, si legge nel messaggio di Putin. Il presidente russo sottolinea che l’intervento è avvenuto “nel pieno rispetto della legge internazionale”, in base all’articolo 4 dell’accordo di partenriato strategico firmato nel giugno dello scorso anno tra Mosca e Pyongyang, che prevede assistenza militare reciproca in caso di aggressione a uno dei due Paesi. “Gli amici coreani – ha aggiunto Putin – hanno agito in base a un senso di solidarietà, giustizia e genuina amicizia. Lo apprezziamo molto e ringraziamo con sincerità il presidente Kim Jong-un personalmente”.

Continua a leggere

Esteri

Media, due giornalisti italiani espulsi dal Marocco

Pubblicato

del

Due giornalisti italiani sarebbero stati espulsi ieri sera dalle autorità marocchine con l’accusa di aver cercato di entrare illegalmente nella città di Laayoune (El Aaiun). Lo rivela il quotidiano marocchino online Hespress. Matteo Garavoglia, 34 anni, giornalista freelance originario di Biella e collaboratore del ‘Manifesto’, e il fotografo Giovanni Colmoni, avrebbero tentato di entrare nella città marocchina meridionale al confine con la regione contesa del Sahara Occidentale “senza l’autorizzazione richiesta dalla polizia”.

I due erano a bordo di un’auto privata e, secondo quanto riporta il quotidiano marocchino, sarebbero stati fermati dagli agenti che hanno interpretato il tentativo di ingresso come un “atto provocatorio, in violazione delle leggi del Paese che regolano gli ingressi dei visitatori stranieri”. Sempre secondo l’Hespress, i due reporter avrebbero cercato di “sfruttare il fatto di essere giornalisti per promuovere programmi separatisti. Per questo sono stati fermati e successivamente accompagnati in auto nella città di Agadir”. Non era la prima volta che i due tentavano di entrare a Laayoune, secondo il quotidiano, ma sempre “nel disprezzo per le procedure legali del Marocco”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto