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Esteri

La premier Sanna Marin scatenata al party dei vip, il video delle polemiche in Finlandia

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Droga, sesso e rock and roll, cantava Ian Dury. Monta la bufera in Finlandia sulla premier Sanna Marin, 36 anni, il primo ministro piu’ giovane e piu’ cool del mondo, secondo la Bild, immortalata mentre canta e balla scatenata sulle note di un successo del rapper Petri Nygard assieme ad amici di partito e personaggi del jet set di Helsinki. A far esplodere il caso sulla leader socialdemocratica sono stati dei video postati sui social network da una manina anonima e ripresi dal giornale scandalistico Iltalehti. Immagini autentiche, secondo quanto confermato dalla stessa Marin. In particolare le polemiche si sono concentrate su un ipotetico uso di cocaina. Secondo alcuni infatti, nel filmato si sentirebbe una voce fuoricampo che pronuncia la frase slang ‘gang della farina’, mentre nella stanza rimbombano le note di Selvae paeivae (Giorno chiaro) e Marin compare col fotografo e influencer Janita Autio, i conduttori Tinni Wikstroem e Karoliina Tuominen, la designer Vesa Silver e il deputato Ilmari Nurminen. La premier, gia’ al centro di polemiche lo scorso anno per essere andata in discoteca fino alle quattro del mattino dopo un contatto stretto con un caso di Covid, ha negato che nel filmato si faccia uso dell’espressione sulla cocaina e ha spiegato di non avere problemi a sottoporsi a un test tossicologico. “Ho ballato, cantato e fatto festa: cose perfettamente legali. E non mi sono mai trovata in una situazione in cui ho visto o saputo di altri che facessero uso di droghe”, ha spiegato Marin. Ma dalle opposizioni piovono critiche. Il deputato del Partito di Centro Mikko Kaernae e il presidente del Partito dei Finlandesi Riikka Purra hanno chiesto che Marin si sottoponga ad un test antidroga. E diversi parlamentari del partito nazionalista dei True Finns l’hanno attaccata su Twitter rendendo l’hashtag ‘Banda della farina’ un trending topic. Intanto c’e’ anche chi si chiede se dietro il caso non si allunghi l’ombra di Mosca contro la premier decisa a traghettare la Finlandia nella Nato e critica esplicita di Vladimir Putin fin dalla prima ora dell’invasione dell’Ucraina. Proprio di recente, Marin era stata tra i primi leader dell’Ue ad esprimersi a favore del bando del turismo russo in Europa, annunciando una drastica riduzione del numero di visti dal prossimo settembre.

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Esteri

Naufraga barca di migranti alle Canarie, decine i dispersi

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Naufraga un’imbarcazione con migranti a bordo al largo de El Hierro, una delle isole Canarie, lasciando decine di dispersi in mare. Stando a quanto si apprende da diverse fonti, 9 persone sono state soccorse con un elicottero e portate sull’isola per fornite loro assistenza sanitaria e alcuni di essi, scrive l’agenzia Efe, hanno raccontato ai soccorritori che la barca si è ribaltata due giorni fa, e che in quel momento a bordo c’erano circa “60 persone”. In seguito, alcune di loro sarebbero riuscite a rigirarla e tornarvici sopra.

L’incidente, avvenuto a circa 60 miglia nautiche a sud de La Restinga (El Hierro), è stato notificato dall’equipaggio di una nave mercantile di passaggio, chiamata Beskidy. Secondo questa segnalazione, la barca dei migranti era in situazione di “semi-affondamento”. Il servizio di salvataggio marittimo spagnolo, che per ora non conferma cifre di morti e dispersi in questo naufragio, ha mobilitato per i soccorsi, oltre all’elicottero, anche un’imbarcazione di emergenza.

(la foto in evidenza è di archivio e non ha a che vedere con la vicenda narrata)

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Cronache

Le gang criminali in Svezia seducono la polizia e s’infiltrano

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Un’inchiesta giornalistica del quotidiano svedese Dagens Nyheter ha portato alla luce numerosi casi in cui agenti di polizia avrebbero divulgato informazioni sensibili a membri di gang criminali. Alcuni di questi agenti avrebbero agito sotto pressioni da parenti, mentre altri avrebbero avuto rapporti intimi con individui legati alla criminalità organizzata.

Il giornale ha reso pubblici estratti di lettere d’amore inviate da una poliziotta a un membro della nota gang Foxtrot: “Sono al lavoro. Quante ore del mio tempo lavorativo ho dedicato a te? Se solo la gente sapesse”, riporta una delle lettere citate. In un altro caso, la capo squadra ‘Camilla’, specializzata in criminalità organizzata, è stata licenziata dopo essere stata sorpresa uscire da una stanza d’albergo con un membro di una gang al tempo imputato per riciclaggio: “Ci siamo accorti che qualcosa non andava”, ha dichiarato l’ex capo di Camilla al quotidiano. “Abbiamo notato un cambiamento di comportamento nei criminali che stavamo monitorando. Come se sapessero. Questo è successo più volte.

“Molti dei suoi colleghi sono rimasti scioccati dall’improvviso licenziamento di Camilla, avvenuto senza alcuna spiegazione a causa della segretezza. Lo scoop giornalistico rivela che dal 2018 è stato presentato un totale di 514 denunce per presunte divulgazioni di informazioni, ma che non tutte hanno portato a sentenze e in diversi casi non si è riusciti a individuare la fonte della fuga d’informazioni. Durante questo periodo, 30 agenti di polizia sono stati giudicati un “rischio per la sicurezza” e sono stati licenziati o invitati a lasciare il loro incarico. Le informazioni divulgate comprendono dettagli su gang rivali, metodi investigativi e dettagli privati di agenti di polizia, nonché avvertimenti di arresto e perquisizioni. Dopo la rivelazione, il Ministro della Giustizia, Gunnar Strömmer, ha convocato una riunione con i vertici della polizia: “Si tratta di un fatto molto grave” ha dichiarato a Dagens Nyheter “La divulgazione di informazioni sensibili ai criminali è un reato e può avere conseguenze molto dannose per il lavoro condotto dalle forze di polizia. A lungo termine, rischia di minare la fiducia nel sistema di giustizia e ledere la democrazia”, ha concluso il Ministro.

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Esteri

‘Da banche Occidente in Russia 800 mln euro in tasse a Cremlino’

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Le maggiori banche occidentali che sono rimaste in Russia hanno pagato lo scorso anno più di 800 milioni di euro in tasse al Cremlino, una cifra quattro volte superiore ai livelli pre-guerra. Lo riporta il Financial Times sottolineando che le imposte pagate, pari allo 0,4% delle entrate russe non legate all’energia per il 2024, sono un esempio di come le aziende straniere che restano nel Paese aiutano il Cremlino a mantenere la stabilità finanziaria nonostante le sanzioni. Secondo quanto riportato dal quotidiano, “le maggiori sette banche europee per asset in Russia – Raiffeisen Bank International, Unicredit, Ing, Commerzbank, Deutsche Bank, OTP e Intesa Sanpaolo – hanno riportato profitti totali per oltre tre miliardi di euro nel 2023. Questi profitti sono stati tre volte maggiori rispetto al 2021 e in parte generati dai fondi che le banche non possono ritirare dal Paese”.

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