Ai piani alti del Movimento c’è un po’ di mal di pancia per l’eccesso di protagonismo e qualunquismo di Matteo Salvini,”sempre più leader politico in campagna elettorale piuttosto che uomo di Governo” dicono dalle parti del Pd e non solo. La scena politica e mediatica è quotidianamente monopolizzata dalla Lega. Oggi c’è la legittima difesa, domani la rissa con qualche capo di Stato o di governo, poi l’immigrazione, il condono. I 5 Stelle non vogliono sentire parlare di condono. Sono allergici non tanto alla parola ma a quello che si nasconde dietro. Chi per la Lega lavora a questa misura è il sottosegretario al Tesoro, Massimo Bitonci.

Lo scoglio del condono. Il premier Conte media tra Salvini e Di Maio
La Lega sta organizzando invece una sorta di condono permanente. “Transazione fiscale”, sono le parole uscite dalla bocca del sottosegretario Bitonci, che prevede un concordato per adesione tenendo conto della situazione patrimoniale e reddituale del contribuente.
Per i Cinque Stelle la proposta Bitonci può essere incentivo a evadere e a nascondere redditi e patrimoni al fisco.
Luigi Di Maio è franco quando dice “non ci sono tensioni sulla manovra, c’ è un dibattito franco sul fatto che o si mantengono le promesse o è inutile che ci stiamo”.